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Autore: Jane79    18/11/2011    9 recensioni
Una promessa rimane una promessa e come tale va mantenuta, chissa' quale sara' la sua reazione a distanza di anni...
Spero che quesa one-shot possa piacervi! Buona lettura :)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: André Grandier, Oscar François de Jarjayes
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il rumore delle onde che si infrangono sugli scogli lontani, il profumo salmastro del mare, i gabbiani che volano nel cielo, il sole che sta ormai per tramontare specchiandosi nel mare e donando uno splendido colorito rossastro al paesaggio circostante.

 

Due cavalli, fermi su una spiaggia in Normandia, osservano una scena già vista molte volte in un giardino di un palazzo parigino. Due splendidi stalloni uno bianco e uno nero sembrano rispecchiare i loro piccoli padroni.

 

Due bambini uno biondo e l'altro bruno intenti a duellare con le spade poco lontano. Spade forse troppo pesanti e pericolose per loro. 

Le lame continuano ad incrociarsi riflettendo di tanto in tanto uno degli ultimi raggi del sole, finche il duello non giunge al termine.

 

Un volto sorridente e una mano tesa verso l'amico. 

Il bambino biondo aiuta l'altro ad alzarsi e a ripulirsi dalla sabbia che lo ricopre.

"Ancora una volta hai vinto tu Oscar, per essere una ragazza ci sai fare" i bambini non pensano a quello che dicono, non hanno peli sulla lingua. 

Quella frase ha colpito la piccola provocandole un dolore simile a quello che avrebbe provato se durante il duello fosse stata ferita dalla spada.

Da poco aveva scoperto di non essere quello che credeva. 

Era cresciuta come un maschio e ora invece scopriva di essere una femmina.

La ferita era ancora fresca, stava iniziando a chiudersi ma ora era nuovamente aperta.

 

Si allontanò dal compagno di giochi e sedette più vincita alla riva del mare, le onde avanzavano minacciose per poi ritirarsi lasciando una leggera scia sulla sabbia bagnata.

 

***

 

Aveva scoperto di essere una femmina pochi giorni prima, al matrimonio di una delle sue sorelle che, ignara del dolore che stava per causarle, l'aveva messa di fronte alla verità.

 

Aveva pianto durante la cerimonia, con Nanny che la stringeva tra le braccia convinta di riuscire a leggere commozione nei suoi occhi. 

Quello che invece si celava negli enormi zaffiri luccicanti era dispiacere. 

Una miriade di domande l'aveva assalita a quella scoperta…quella che più le pesava era:"perché nessuno me l'ha detto prima?" 

Anche se l'avesse saputo non si sarebbe opposta alla decisone del padre. Sarebbe cresciuta lo stesso con un'educazione maschile, le bugie non servivano.

 

Aveva smesso di piangere solo alla fine della cerimonia quando una scena l'aveva distratta dai suoi pensieri. L'immagine del viso sereno della sorella mentre per la prima volta baciava un uomo. 

L'aveva vista così felice e quel sorriso così sincero l'aveva convinta che un bacio fosse una cosa stupenda.

 

Terminata la cerimonia si era avvicinata alla nonna, aveva tirato la sua gonna per richiamare l'attenzione e le aveva detto "Nonna…perché mia sorella era così felice quando ha baciato suo marito?"

La nonna le sorrise rispondendo con voce dolce "Vedi bambina mia, tua sorella ha avuto una fortuna che molte donne nobili non hanno potuto condividere…Vuole davvero bene a suo marito e quindi è stata felice di baciarlo"

"Quindi un bacio è una cosa bella?" chiese mentre la sua mente elaborava l'informazione.

"Certo se dato a qualcuno a cui si vuole bene" aveva concluso la governante.

"Quindi io posso darlo ad André? Gli voglio bene e voglio essere felice" ecco! Aveva trovato la soluzione al male provocato dalla scoperta, e con il bacio sarebbe stata felice come sua sorella. O almeno così sperava.

"No!" rispose agitata l'anziana signora per come la bambina aveva interpretato le sue parole "Un bacio è una bella cosa solo se si è grandi" aggiunse.

La bambina si rabbuiò per un attimo ma subito il sorriso tornò ad illuminarle il volto "Vorrà dire che aspetterò di essere grande" e a passo veloce si allontanò.

L'anziana signora guardò quella buffa bambina che si allontanava…fortunatamente l'aveva persuasa a cambiare idea e quando sarebbe stata grande si sarebbe sicuramente dimenticata di quell'assurda conversazione.

 

***

 

Un'altra onda raggiunse gli scogli provocando un rumore poco lontano…André aveva ormai raggiunto la bambina ed ora era in piedi alle sue spalle.

"Scusa Oscar, mi dispiace. Non volevo ferirti…se posso fare qualcosa per farmi perdonare dimmelo e io la farò" si sentiva molto sciocco, sapeva quanto quell'argomento fosse delicato per lei, e allora perché non ci aveva pensato?

Oscar si voltò dicendo "André per favore siediti, devo parlarti di una cosa seria".

Il piccolo ubbidì, si sedette e guardò l'amica negli occhi convinto che li avrebbe trovati umidi di lacrime. 

Fu sorpreso invece di leggervi una luce strana forse in parte dovuta al tramonto.

"Qualcosa puoi fare per farti perdonare" disse con un tono di voce convinto, lo stesso che usava per sentirsi grande quando stava con gli adulti "devi farmi una promessa".

"Certo Oscar, cosa devo prometterti?" chiese. Sarebbe stato disposto a tutto per la piccola che aveva il compito di proteggere e che invece aveva fatto soffrire.

"Quando saremo grandi, qui in questa spiaggia, di fronte ad un tramonto come questo dovrai darmi un bacio, un bacio da grandi".

Senza aspettare la risposta la piccola si alzò allontanandosi in direzione dei cavalli. 

Infilò un piede nella staffa, si issò sulla sella e partì al galoppo lasciando l'amico leggermente spaesato sulla spiaggia.

Dopo un attimo il piccolo sorrise sussurrando "Si, te lo prometto" le sue parole si confusero con lo sciabordare delle onde e il rumore del vento. 

André si alzò e seguendo l'esempio dell'amica montò a cavallo diretto a casa.

 

***

 

Stessa spiaggia,stesso rumore di onde e stessi cavalli, tranquilli in attesa dei padroni.

Solo loro sono cambiati con il tempo, sono cresciuti ormai ma il loro gioco preferito non è cambiato. 

Dopo una lunga cavalcata sulla spiaggia sono li, ad attaccarsi e  difendersi con le spade per migliorare la tecnica già quasi perfetta.

Sono in Normandia da poche ore e già sono in spiaggia, come quando erano bambini.

I colpi sono più decisi e veloci rispetto a quando erano piu' piccoli. I movimenti più sicuri. Schivare i colpi diventa più difficile di giorno in giorno.

 

L'esito del duello però non e' cambiato, la spada del ragazzo è caduta sulla sabbia mentre la lama di Oscar è a pochi centimetri dalla gola di André.

Sorride soddisfatta e abbassa l'arma. 

Alla luce del tramonto i suoi bellissimi ricci sembrano rossi, come il fuoco. E come fiammelle che danzano nei camini vengono mossi dal vento.

 

"Oscar questa è l'ultima volta che mi batto con te. Non è possibile, vinci sempre tu!".

Si allontana da lei lasciandosi cadere poco lontano in riva al mare. 

Non ci vuole molto perché la ragazza si unisca a lui. 

Si lascia cadere a sua volta sulla sabbia e gli dice ridendo "Dopo tutti questi anni non hai ancora imparato a perdere André".

"Si si, hai ragione" quella scena lo riporta con la mente a molti anni prima, ad una promessa fatta ma non ancora mantenuta. 

 

Voltandosi verso la ragazza la osserva, è assorta nei suoi pensieri e non si accorge di essere osservata. 

E' così bella ora, i capelli ricadono sulle spalle e poi lungo la schiena, mossi dal vento, gli occhi azzurri che fissano il mare, la bocca carnosa…la voglia di mantenere la promessa aumenta. 

Chissà come reagirebbe se si decidesse a farlo…no non può baciarla così dal nulla, deve prima tastare il terreno.

 

"Oscar ti ricordi quand'eravamo piccoli?"la ragazza si volta verso di lui osservandolo negli occhi

"Certo che mi ricordo André…ma cosa dovrei ricordarmi di preciso?" l'espressione curiosa dipinta sul volto.

"Ti ho fatto una promessa in questa spiaggia, rammenti?" negli occhi di lei un segnale. Ora sa per certo che lo ricorda pure lei.

"Si, me la ricordo ancora André" sente il cuore battere forte nel petto, non credeva che André si sarebbe ricordato di quella promessa così lontana nel tempo. 

In quel momento il volto della sorella comparve nella sua mente e lei sorrise. Si perché ora anche lei è grande.

"Una promessa è una promessa" disse il ragazzo avvicinandosi. 

 

Si aspettava un rifiuto, uno schiaffo o qualcosa di simile che però non arrivò. Chiuse gli occhi non appena le sue labbra incontrarono quelle della ragazza morbide e calde. 

La ragazza restò momentaneamente immobile, attraversata da un brivido di calore. 

Chiuse gli occhi e premette a sua volta le labbra contro quelle del ragazzo.

 

Il sole continuava la sua lenta discesa, inghiottito dal mare mentre il cielo iniziava a cambiare colore…il rosso andava sbiadendo.

 

Spinti dalle sensazioni che il contatto tra le loro labbra aveva scatenato si erano lasciati andare, i loro baci si erano fatti sempre più audaci finche le le bocche iniziarono ad esplorarsi, le dita si erano intrecciate e di tanto in tanto venivano lasciate libere di cercare il viso dell'altro. Emozioni nuove e travolgenti, una sensazione di calore che sembrava provenire dal cuore per scaldare tutto il corpo. Le labbra bollenti, i capelli incollati alla fronte i respiri coperti dal rumore dalle onde che si infrangevano sugli scogli. 

 

André prese nuovamente l'iniziativa e continuando a baciare la ragazza guidandola finche la sua schiena non si trovò a contatto con la sabbia morbida. 

Ora faceva pressione sui gomiti per cercare di non pesare sulla ragazza che si lasciava guidare dall'uomo in quelle sensazioni nuove mentre veniva cullata dal rumore delle onde.

 

André si sdraiò in fianco ad Oscar che apri gli occhi e trovò nel viso di André la stessa espressione serena che l'aveva spinta a desiderare quel bacio. 

Sperava con tutto il cuore di avere la stessa espressione dipinta sul volto.

Si fermarono qualche istante per riprendere fiato, le loro labbra erano ormai gonfie e il sole era quasi sparito all'orizzonte. 

Non ci volle molto perché le labbra si incontrassero di nuovo.

Si interruppero solo quando un'onda dispettosa li travolse, fredda come il ghiaccio.

 

Oscar si lasciò cadere con la schiena sulla sabbia ridendo "André direi che è il caso di rientrare, quest'onda ha voluto ricordarci che si è fatto tardi". Un'ultimo bacio al sapore di sale.

 

La ragazza continuando a ridere si sollevò dalla spiaggia e si avviò a passo veloce verso il cavallo.

André si sollevò a sedere e guardò la ragazza correre verso Cesar, i vestiti bagnati che ora aderivano a quello splendido corpo…gli serviva una doccia fredda per tornare alla realtà e quell'onda era arrivata giusto in tempo.

Se non fossero rincasati forse qualcuno sarebbe andato a cercarli.

Un'ultimo sguardo alla sua Oscar che montava in sella a Cesar e lo spronava al galoppo in direzione di casa. Subito la seguì cercando di raggiungerla.

 

***

 

Nanny stava per iniziare a preoccuparsi quando vide i suoi piccoli entrare, bagnati e ricoperti di sabbia. 

Entrambi sereni la salutarono per poi dirigersi verso le proprie stanze continuando a ridere e scherzare proprio come anni prima quando ancora erano bambini.


Nota dell'autore: Ringrazio chi ha letto questa breve One-Shot, se volete lasciare un commento, positivo o negativo ne sono felice, infondo serve solo per migliorare! Spero vi sia piaciuta Jane
  
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