I bambini si spezzano facilmente
Davanti ai suoi occhi nulla più che un ragazzino
ferito e umiliato. Un ragazzino che non aveva fatto nulla, che era stato macchiato dai peccati di chi gli stava
intorno e da essi si era lasciato trasportare.
<< I bambini si spezzano facilmente
>>
Era così, da tutto ciò che gli capita intorno i bambini si lasciano facilmente
influenzare. Loro che spesso prendono i grandi da esempio, e che non sanno
distinguere il bene dal male. Loro che, così puri, se marchiati da simili
peccati non sono più in grado di tornare indietro, un segno destinato ad essere
portato per il resto della vita.
Sì, i bambini si spezzano facilmente, e ricostruire quell’animo lacero è
difficile.
Souma aveva rivolto a lui tutte le crudeltà che erano
state rivolte tempo addietro a lui stesso, eppure non sentiva il bisogno di
quelle scuse che gli stava dando, non aveva bisogno di quello sguardo
supplichevole che adesso gli veniva rivolto.
I peccati di Souma-sama erano i peccati di tutte le
persone che gli erano state intorno in quegli anni.
E Masataka aveva deciso che non era necessario dire
nulla al commissario.
Souma forse l’aveva ferito, fisicamente e
psicologicamente, ma nulla di quello che era successo era paragonabile a quello
che quel bambino aveva vissuto. Negli occhi del signorino c’era sempre stata
una scintilla di colpa a seguire ogni sua azione, quella richiesta << Per favore, vorresti uccidermi?
>> non era altro che una supplica a salvarlo.
E Masataka
aveva preso una decisione molto importante.
Si alzò facendo forza sui gomiti, allungando le braccia e allacciandole dietro
il collo del padrone di casa, poggiando delicatamente le labbra su quelle
dell’altro. Un gesto delicato e appena accennato. La mano scivolò lungo il
fianco nudo raggiungendo la compagna, sfiorando le dita dell’altra e stringendole
fra le sue con forza, l’altra carezzò i capelli ormai corti.
<<
Io la perdono. La perdono. Perciò, per favore, smetta di tormentare se stesso. Io
la perdono, lo faccia anche lei. Perdoni se stesso >>
I bambini si spezzano facilmente, perché quelle
azione che per degli adulti possono sembrare di poco conto, agli occhi
infantili di un bambino possono sembrare tanto più gravi. I bambini capiscono
molto più di quanto possono far credere, e il loro animo è molto più fragile di
quanto può sembrare.
Una violenza su un bambino assume parvenze d’orrore anche se per chi la
commette pare cosa di poco conto, perché un animo puro brutalmente macchiato
non potrà mai più tornare splendente.
E Masataka non poteva perdonare il silenzio e
l’indifferenza del padrone.
Né poteva più provare odio verso quell’anima di bambino ferita.
Era una vittima quanto lo era stato lui.
Nuovamente catturò quelle belle labbra rosee leggermente imbronciate e si
posizionò meglio su di lui, esibendosi in un sorriso sincero che Souma credeva di non avere più il diritto di mirare,
nonostante le sue parole del giorno prima.
<<
Lei è il mio padrone. Masataka è…suo,
per la vita >>
{ Flash!Fic - 494 parole }
Angolo dell'Autrice:
Questa flash l'ho scritta
parecchio tempo fa, quando ho finito di leggere per la prima volta Sakura Gari. Poi qualche giorno fa gli ho dato una nuova spulciata
e, beh, ho deciso di pubblicarla.
Non è nulla di che, ma è
stata scritta subito dopo la storia di Souma che, lo
ammetto, un po' mi ha scossa. Parecchio, anzi, come anche la fine di questo
manga davvero splendido.
Ad ogni modo, lo pubblico
proprio oggi perché, oltre ad essere questa la settimana dell'infanzia, oggi è
anche la giornata mondiale contro la violenza sui bambini.
L'animo dei bambini va
lasciato puro e candido finché può.
Spero di ricevere la vostra
opinione.
Con affetto, sempre vostra,
Asu <3