19/11/2011
6 recensioniFandom: Ao no Exorcist
Personaggi: Yukio Okumura, Rin Okumura
Genere: Introspettivo, Fluff
Rating: Verde
Avvertimenti: Flashfic, Shonen-ai
Conteggio Parole: 342 (FiumiDiParole)
Note: 1. Scritta per sushi_precotto per il Drabble Meme :3
2. YAY! Prima Okumuracest** pre-serie<3
{ Preoccupazioni ~
Nel sentire il disinfettante sul suo mento, Rin cercò di ritrarsi emettendo un lamento strozzato.
“ Fa più male questo che il taglio!”, esclamò.
Yukio sospirò ma non si arrese e si allungò ancora per continuare a disinfettare le varie ferite del fratello.
“ Pensaci due volte prima di azzuffarti con qualcuno, no?”, gli fece presente con calma, strappando a Rin non solo uno sbuffo tra il seccato ed il rammaricato, ma anche l’ennesimo lamento per il bruciore. “ Ho quasi finito. Resta fermo…”, mormorò mettendogli un cerotto sul mento e soffermandosi poi con la mano sulla guancia del maggiore.
Rin lo fissò, subito dimentico del bruciore provato, andando subito a coprire la mano del fratello con la sua.
“ Non capisci che ci fai preoccupare?”, domandò.
Per qualche istante lo sguardo si abbassò quasi colpevole.
Lo sapeva benissimo. Cercava di evitare i guai ma questi arrivavano senza che andasse a cercarli.
Non voleva far preoccupare Yukio o suo padre.
Non voleva proprio creare loro altri problemi… ma falliva sempre.
E in quei momenti poteva solo cercare di allontanare le preoccupazioni donando a tutti il suo solito sorriso canzonatorio, nella speranza che quello potesse far dimenticare tutto il resto.
“ È che non voglio rinunciare alle tue cure da infermierina.”, rispose ridacchiando.
Yukio sospirò ancora, conscio del fatto che Rin stesse cercando di cambiare discorso o di renderlo almeno più leggero.
Lo conosceva fin troppo bene e… non poteva fare a meno di assecondarlo.
“ Io farei volentieri a meno delle tue lamentele.”, sorride mesto.
“ Crudele.”, sbuffò Rin, ricevendo poi un veloce e leggero bacio sul cerotto.
“ Scommetto che preferisci una cura simile.”, suggerì Yukio, sistemandosi poi gli occhiali in un sogghigno.
Il maggiore si illuminò, da una parte sollevato dalla piega che aveva preso il discorso, iniziando poi ad annuisce con convinzione. Il fratello però si allontanò, lasciandolo seduto sul tavolo.
“ Peccato che non funzionino.”, ribatté sparendo verso il monastero e senza nascondere nella voce un tono vagamente divertito.
“ Ohyyy! Yukio! Dove vai? Non è vero che non funzionano!”, esclamò Rin e, ridendo di sollievo, scattò all’inseguimento del fratello minore.
Certe cose non sarebbero davvero mai cambiate.
