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Autore: A n o n y m o u s Rei    19/11/2011    7 recensioni
Titolo temporaneo, centra col contesto di sicuro.
-Non era dalla Weasley dividere la frase e la sciare che la gente la concludesse, era come se dopo quei puntini lasciati lì a mezz’aria ci fosse il baratro. La fine.[...]-
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Follow the butterflies'
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È una fottutissima e schifo scommessa.
Da bassi fondi dire.
Ma ci si crede sempre no? Non potrebbe mai fartelo, è la tua migliore amica.

Invece eccomi qui a scrivere la mia ultima storia oppure con un pò di fondato sedere venti recensioni entro domani.

Ok, devo inventarmi qualcosa di geniale.

Eh si ragazzi, siamo arrivati all’epilogo della Luna.

 
A Riccardo, che mi ha ispirato questa storia
A Matteo perchè pretendo che il giorno del suo matrimonio sia bello come lo era ieri sera.
A Chiara che chiedo scusa per tutto.


DON'T LOOK ME THIS WAY

 




Nessuno aveva mai capito bene perché si fossero sposati.

Sì, si amavano ma non era un amore da matrimonio perenne.

Nessuno dei due aveva preso in considerazione che potessero andare così tanto avanti senza tradirsi.

In casa erano Rose e Scorpius, marito e moglie, due ragazzi con una guerra, la loro guerra, sulle spalle e tante ferite ancora da risanare.

Fuori erano due sconosciuti che si davano a tutti i piaceri carnali possibili e immaginabili, tradendosi senza tanto puntualmente.

E puntualmente quando rientravano a casa avevano bisogno di appartenere a qualcosa o qualcuno e ognuno dei due trovava la propria parte di mondo negli occhi dell’altra.

Facevano l’amore tutte le notti, si sentivano felici, loro due, sussurrando i propri nomi e sentendosi vivi.

Ma la mattina fuori da quella porta quel legame diventava fragile come il vetro che si infrange, tutto distrutto.

Quella mattina nessuno dei due voleva lasciare l’altro. Volevano appartenersi ancora un po’, prima di iniziare ad interpretare personaggi che avevano un'altra vita.

Erano mesi che i tradimenti si erano ridotti al minimo o addirittura azzerati, sembrava che entrambi sentissero aria di cambiamento e un bisogno radicato di cambiare dentro se stessi.

Poi Rose saltò giù dal letto e si precipitò in bagno.

Scorpius la guardò con semi aperti, ancora sdraiato sul letto, con un grosso punto di domanda in faccia.

Quando entrò in bagno aveva indosso solo un paio di boxer e Rose era seduta per terra in lacrime.

Aveva alzato appena gli occhi, come ad aspettare il giudizio di chi, in vita sua non ha fatto altro.

“Sono.. incinta.” Non era dalla Weasley dividere la frase e la sciare che la gente la concludesse, era come se dopo quei puntini lasciati lì a mezz’aria ci fosse il baratro. La fine.

Scorpius fu di colpo sveglio, si avvicinò al corpo tremante della moglie e la portò in braccio fino a farla stendere sul letto e coprirla bene per non fargli prendere freddo.

Non era da Scorpius essere così. Così premuroso.

Fece il giro del letto e si sdraio di fianco a lei, con gli occhi puntati al soffitto, che in quel momento trovava interessante, molto più di qualsiasi conversazione.

Dopo interminabili minuti di silenzio la domanda venne quasi naturale:

“Da quanto?”

“Tre settimane.” Risponde dopo un breve singhiozzo. Sembra mancarti l’aria per lo sforzo di non scoppiare a piangere.

“E perché non me lo hai detto prima?” sei curioso, è qualcosa che ti è nato dentro, vuoi sapere. Hai bisogno di sapere.

“Non sapevo se tenerlo o meno, non sapevo se l’avresti voluto.” Mentre parla è scossa dai singhiozzi, vorresti abbracciarla, ma non trovi il coraggio.

“Non capisco come tu abbia potuto farmi questo, dannazione!”

La tua voce è ferma dura.

Un singhiozzo particolarmente forte la scuote, e le coperte tremano.

L’abbracci senza curarti del fatto che una parte di te vorrebbe litigare perché ti ha tenuto nascosta una delle cose più belle della tua vita.

Ma non lo fai, l’abbracci e basta, adesso ha bisogno di questo.
 


8 mesi e 7 settimane dopo.
 
È un caldo pomeriggio di fine estate, tieni in braccio un fagotto di appena cinquanta centimetri e già ti sembra di essere padre da una vita.

Quell’esserino che tieni in braccio ha già un numero indefinito di capelli rossi e i speri che gli occhi rimangano grigi, come i tuoi.

Guardi Rose e ti specchi nei suoi occhi, la sua anima è il riflesso della tua. Siete completi.

Appartenete a qualcosa di reale, entrambi.
 

 










Eccomi qui, come avete già letto su, molto probabilmente è l’ultima ragazzi miei.
Perché? Ho perso una scommessa e ovviamente da brava testarda e orgogliosa quale sono ho messo in palio l’ultima cosa che avevo aperto sul pc, cioè?
EFP. Cazzo.
L’unica alternativa è ricevere venti recensioni. Credete che la mia migliore amica non sia tanto crudele?
Oh, non la conoscete.
Quindi godetevi l’ultimo piccolo gioiello.
Grazie
 
-Lunastorta
  
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