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Autore: Kitsune Blake    19/11/2011    5 recensioni
Goku riceve un regalo di Natale decisamente speciale! Il nostro eroe, e con lui Vegeta, non ha molta scelta: o accetta il regalo…o niente cena per una settimana!
[Terza classificata al contest "Christmas Comedy", di Girl_in_Blu e Yori]
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Goku, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Questa one-shot partecipa al contest Christmas Comedy, indetto da Girl_in_Blu e Yori. ^^ L'obiettivo sarebbe far ridere, quindi spero tanto che la mia storiella riesca nell'intento! XD Kitsune

 

 Autore: KitsuneDemon
Titolo: A Training for You!
Genere: Comico
Avvertimenti: One-shot, Missing Moments
Rating: Verde
Personaggio scelto: Goku
Pacchetto scelto: Oro
Introduzione: Goku riceve un regalo di Natale decisamente speciale! Il nostro eroe, e con lui Vegeta, non ha molta scelta: o accetta il regalo…o niente cena per una settimana!

 

 

 

A Training for You!

 

Quando Goku quell’anno aveva scartato il suo regalo di Natale ne era rimasto molto sorpreso. Non si sarebbe mai aspettato nulla del genere. I suoi occhi stupefatti erano passati in rassegna di tutti i presenti, che lo guardavano divertiti. Solo quando aveva visto lo sguardo inorridito di Vegeta, che aveva ricevuto lo stesso regalo, Goku aveva capito che in effetti c’era qualcosa che non andava.

Il principe dei saiyan aveva alzato lo sguardo, incrociando il suo. Entrambi avevano capito di non avere scampo. Lo scintillio sinistro che balenava negli occhi delle loro mogli sorridenti era un avviso più che chiaro: se avessero rifiutato il regalo per loro sarebbero stati guai seri.

E ora, Goku si stava cimentando in una lezione per “imparare l’autocontrollo”. Così avevano detto le due donne.

“Sono stanca di dover rifare l’arredamento della casa una volta a settimana!” aveva detto Chichi. Quindi Goku aveva accettato di buon grado di prendere lezioni. Se fosse servito per tranquillizzare sua moglie, allora non ne vedeva nulla di male.

Certo, non si aspettava che le lezioni di autocontrollo fossero tanto strane.

“Guardi che io…non so se posso farcela!”

“Non dica sciocchezze signor Son, secondo me è bravissimo”.

“Le dico che non è vero!” esclamò Goku, corrucciato. Incrociò le braccia, ma quel movimento fece sì che perdesse l’equilibrio e cadesse per terra, proprio sul sedere.

“Ahiahiahi!!!”

L’istruttore lo aiutò ad alzarsi. “Le avevo detto di tenere il suo peso in avanti, signor Son. Pattinare sul ghiaccio non è facile come sembra! Bisogna saper dosare ogni movimento, solo dopo potremo passare alla parte più divertente!”

“La fa così facile lei!”

Un urlo improvviso interruppe la loro conversazione. “Stai attento a dove metti le mani, inutile terrestre!”

“Ma io…la stavo solo aiutando a rialzar…”

Un colpo secco e un rumore assordante. Un povero istruttore era volato contro al bordo del palaghiaccio.

“Questo è il settimo?” chiese Bulma, che stava appoggiata al bordopista con fare annoiato, mentre Goten e Trunks si rincorrevano sugli spalti.

Chichi annuì funerea. “Vegeta non ha speranze...e noi che speravamo che qualche lezione di pattinaggio potesse aiutarli. Almeno mio marito si sta impegnando”.

Le due donne volsero a questo punto la loro attenzione su Goku, che sembrava aver ritrovato il suo equilibrio…un equilibrio un po’ strano. Stava a gambe divaricate in mezzo alla pista di pattinaggio, aveva il busto piegato in avanti e teneva le braccia aperte. Forse non era col sedere a terra, ma nemmeno dava cenno di volersi muovere.

Bulma sorrise. “Già! Goku sembra proprio mettercela tutta!”

A quel punto Trunks si aggrappò al bordopista insieme a Goten. “Sarà, a me sembra seduto sul water!” disse il primo, e l’amico mise il muso, arrossendo per l’imbarazzo.

“Signor Son” stava dicendo l’istruttore, accalorato, “cerchi di unire di più le gambe, così non andrà avanti di un millimetro!”

“Ma insomma” disse Goku offeso, “mi lasci concentrare!”

Stava guardando un punto imprecisato sul ghiaccio, e in poco tempo una leggera aura dorata lo avvolse completamente. L’istruttore era senza parole. “Signor Son, cosa sta…?”

“Ssssst! Vuole stare zitto?” disse l’eroe, che lentamente, molto lentamente, si alzò, riuscendo a mettersi in piedi. L’aura dorata sparì mentre Goku si rilassava.

“Ce l’ho fatta!” urlò infine, alzando il pugno in aria in segno di vittoria.

“Ottimo!” disse l’istruttore, battendo le mani, “Bravissimo, riesce finalmente a stare in piedi!”

L’eroe strinse i pugni, lo sguardo carico di grinta ed euforia. “Adesso passiamo alla parte divertente?!”

“Certo!” esclamò l’uomo, entusiasta. “Cominci pure, signor Son. Ma mi raccomando, non dimentichi di mantenere l’equilibrio”.

“Allora io vado. Si tenga pronto eh?” disse Goku in un sorriso, piegando leggermente le ginocchia.

“Partirò dopo di lei. Non abbia paur…aaaaah!”

L’istruttore, che un secondo prima si trovava in piedi di fronte a Goku, ora era spiattellato sul bordopista, dalla parte opposta. Era evidentemente svenuto.

Goku, col braccio ancora teso e il pugno chiuso, era stupefatto. “Ehi, ma…dov’è finito?”

Poi vide cos’aveva combinato. “Cosa? Al tappeto per così poco? Chichi, tesoro, sei sicura che quel tizio sia un vero maestro?” aggiunse rivolto alla moglie, che rimaneva appoggiata al bordopista con aria depressa.

Goku si alzò e si volse dall’altra parte. “Ehi, Vegeta, l’ora di lezione è finita. Ce ne andiamo?” disse, uscendo dalla pista con un salto e sedendosi per togliersi i pattini.

Non c’era bisogno di chiederlo. Il principe si era già rimesso gli stivaletti bianchi e aveva raggiunto il saiyan, in silenzio. Insieme si diressero verso l’uscita del palaghiaccio.

“Che delusione” disse Goku, portandosi le mani dietro alla nuca, “credevo che questi allenamenti sul ghiaccio fossero un po’ più duri. Pensavo che tu stessi esagerando come al solito, ma anche il maestro che avevo io non era granché”.

Vegeta incrociò le braccia. “Tsk, solo una perdita di tempo…”

La delusione sul volto di Goku sparì in un istante. “Mi è venuta una gran fame! Che ne diresti se andassimo a mettere qualcosa sotto i denti?”

“Mangiare con te, io?” disse Vegeta, senza guardarlo. “Fai come ti pare, comunque è sempre meglio che allenarsi con questi pagliacci!”

Così i due saiyan uscirono, seguiti dai bambini, lasciando dentro le mogli sconfortate.

“L’anno prossimo” disse Bulma con rabbia, “gli regalerò una settimana di lezioni di danza classica!”

Chichi sospirò. “Non credo possa servire a qualcosa…” disse, mentre si dirigeva con l’amica verso l’uscita. Entrambe sembravano abbattute. Era inutile, quegli scimmioni nei geni non avevano un briciolo di eleganza.

   
 
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