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Autore: Ilaryf90    20/11/2011    5 recensioni
Quella per Rachel era una giornata come le altre, con la solita routine e le solite faccende da sbrigare. Ancora non sapeva che cosa il destino avesse in serbo per lei.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kurt Hummel | Coppie: Finn/Rachel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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You are perfect to me

 

 

 

Da quando Rachel si era sposata la sua vita era totalmente cambiata.

Ormai non era più una ragazzina che frequentava il liceo e sognava di arrivare, un giorno, a calcare i palchi più prestigiosi di Broadway per interpretare il ruolo della protagonista dei suoi musical preferiti. Era diventata una vera e propria donna e il suo più grande amore era suo marito Finn. Subito dopo veniva il suo lavoro.

Dopo il diploma Rachel era stata ammessa senza problemi alla New York Academy of the Dramatic Arts insieme a Kurt ed era stata apprezzata dai suoi insegnanti per il suo grande talento. Proprio per questo ora si trovava a vivere il grande sogno che la accompagnava sin da quando era bambina e i suoi papà la facevano partecipare a vari concorsi canori per dimostrare a tutti che la loro piccola era speciale.

Tutto ciò che aveva sempre desiderato era lì, a portata di mano, era tutto vero.

Rachel viveva a New York con Finn, la persona che amava da quando aveva sedici anni, era la star di Broadway e aveva degli amici strepitosi. Blaine aveva raggiunto Kurt a New York non appena si era diplomato, un anno dopo di loro, ed anche loro due avevano visto i proprio desideri diventare realtà.

Quella per Rachel era una giornata come le altre, con la solita routine e le solite faccende da sbrigare. Ancora non sapeva che cosa il destino avesse in serbo per lei.

Rachel buttò un’occhiata all’orologio, sbuffando sonoramente poiché la fila alla cassa del supermercato quel venerdì mattina sembrava non terminare mai e lei aveva un sacco di cose da fare e pochissimo tempo a disposizione.

All’ennesimo sospiro dell’amica Kurt, che si era offerto di aiutarla con le spese visto che aveva il giorno libero, si voltò verso di lei e disse con tono scocciato: << Rachel, potresti gentilmente smettere di sbuffare almeno per un minuto? Questo non aiuterà a far scorrere più velocemente la fila! >>.

Rachel si voltò di scatto verso il suo migliore amico e il suo sguardo si fece serio quando disse, alzando il tono della voce: << Dimmi come posso andare in lavanderia a ritirare la giacca di Finn, passare in banca e comprare un vestito elegante per domani sera in sole due ore se questa fila non si velocizza? >>. Parecchie persone si voltarono verso di lei con aria infastidita in quanto stava praticamente urlando nel bel mezzo del supermercato.

Tra di queste c’era una bambina che si trovava proprio di fronte a loro che cominciò a fissare Rachel con insistenza. Sembrava esserne ipnotizzata.

Dopo qualche minuto Rachel si accorse che la bambina non era intenzionata a distogliere lo sguardo da lei e, improvvisamente, anche lei si perse nei suoi grandi occhi color nocciola.

Era proprio una bambina adorabile. I suoi lunghi capelli castani leggermente ondulati le ricadevano sulle spalle e aveva una mano sulla bocca che nascondeva un timido sorriso rivolto a Rachel.

Intanto Kurt, che non si era accorto di nulla, continuò a riprendere la sua amica dicendo: <>.

Poi si accorse che Rachel era diventata silenziosa tutto ad un tratto e la cosa lo preoccupava. Kurt notò che aveva uno sguardo che non riuscì ad interpretare e continuò ad osservarla per comprendere cosa avesse intenzione di fare.

Rachel mostrò un grande e dolcissimo sorriso e salutò con la mano la bambina che tentava di nascondersi dietro le gambe della madre per la vergogna. Quando capì che la ragazza aveva buone intenzioni ricambiò il saluto con un timido gesto e sul suo viso apparve un sorriso felice.

In quel preciso istante Rachel si rese conto di desiderare qualcosa come non lo aveva mai fatto. Era la prima volta che le capitava una cosa del genere, era una sensazione strana ma fortissima.

Da quel momento Rachel non si lamentò più della fila e sul suo volto apparve un sorriso colmo di felicità.

Kurt la osservò preoccupato ma non le disse nulla. Almeno la ragazza ora si era calmata e l’ondata di nervosismo sembrava essere passata.

Una volta usciti dal supermercato Rachel si diresse velocemente verso la sua macchina, esortando l’amico a camminare più in fretta: << Kurt, sbrigati. Devo andare immediatamente a parlare con Finn >>.

Kurt, piuttosto confuso, entrò in macchina e rispose: << Forse mi sfugge qualcosa. Non avevi mille cose da fare? Poi Finn non è a lavoro adesso? >>.

<< Lo so, ma è importante >> disse Rachel entrando in macchina e mettendo in moto.

Mentre guidava Rachel aveva un solo pensiero fisso nella sua mente.

Aveva finalmente capito che cosa mancava per far sì che la sua vita fosse davvero perfetta. Quella splendida bambina aveva risvegliato il suo istinto materno e il desiderio di avere un figlio tutto suo che avrebbe reso la sua vita, già felice, perfetta.

Aveva sempre desiderato avere un figlio ed ora che lei e Finn avevano un lavoro stabile e il loro rapporto era più solido che mai sembrava essere il momento adatto.

La guida di Rachel era piuttosto spericolata e Kurt non poté fare altro che lanciarle occhiate sconcertate. Conoscendo la sua amica, sapeva benissimo di non avere alcun potere decisionale in situazioni come questa perché Rachel era troppo testarda e quando aveva in mente qualcosa non era poi così semplice distoglierla dal suo obiettivo.

Dopo qualche minuto arrivarono di fronte all’edificio dove lavorava Finn e Rachel parcheggiò velocemente, scese subito dalla macchina non degnando nemmeno di uno sguardo il suo amico che sbuffò e poggiò la testa sul sedile con aria rassegnata.

Rachel, intanto, corse su per le scale e superò la scrivania della segretaria che non fece in tempo neanche a salutarla, ed entrò nell’ufficio del marito che era intento a scrivere qualcosa al computer.

Non appena Rachel apparve alla sua porta senza fiato Finn la guardò preoccupato, temendo che fosse successo qualcosa di grave. Si alzò di scatto dalla sedia e raggiunse Rachel che non aveva detto una parola ma lo guardava con un ampio sorriso.

Finn la osservò con uno sguardo interrogativo e le chiese: << Amore, va tutto bene? Che è successo? >>.

<< Finn, mi ami? >> gli chiese Rachel avvicinandosi sempre di più, con il sorriso ancora stampato in volto.

<< Tesoro, avresti dei dubbi a riguardo? >> disse Finn, sorpreso dalla domanda, chiudendo la porta dell’ufficio visto che la discussione stava diventando sempre più intima.

<< Ho bisogno di sapere se mi ami veramente. Ho bisogno di sentirtelo dire >>.

Lo sguardo supplichevole di Rachel convinse Finn a farsi più vicino a sua moglie e ad afferrare le sue mani.

<< Ti amo, Rachel >> disse Finn guardandola intensamente negli occhi. << Ti amo come non ho mai amato nessun’altra donna nella mia vita. Ti amo perché sei la cosa più bella che mi sia mai capitata. E ti amo perché nessuno prima di te aveva creduto così tanto in me come hai fatto tu >>.

A quelle parole delle lacrime cominciarono ad apparire sul volto di Rachel, ma il sorriso non la abbandonò.

<< Volevo esserne sicura perché anche io ti amo alla follia e solo oggi ho capito che cosa ci manca per poter essere una vera famiglia >>.

Dopo un attimo di pausa per farsi coraggio, Rachel rivolse a Finn uno sguardo entusiasta ma intimidito allo stesso tempo per poi fissare un punto indefinito sul pavimento.

Sperava che suo marito avesse il suo stesso sogno ma aveva paura di ricevere una risposta negativa da parte sua.

<< Poco fa, mentre ero al supermercato a fare la spesa, è accaduta una cosa che mi ha fatto riflettere >> disse Rachel, per poi alzare lo sguardo e continuare con maggiore convinzione. <>.

Finn continuò a guardarla incuriosito da questa dichiarazione improvvisa e le fece un cenno di incoraggiamento, invitandola ad andare avanti.

<< Sento che è arrivato il momento di avere un figlio. E’ quello che desidero di più al mondo adesso >> disse Rachel, mentre le lacrime continuavano a scendere per l’emozione. << Non sarebbe bellissimo avere qualcuno che ci chiami “mamma” e “papà” e che ci ricordi ogni giorno che il nostro amore è stato capace di creare qualcosa di così prezioso? >>.

Finn, nel frattempo, era rimasto immobile vicino alla porta e guardava attentamente sua moglie.

L’unica volta che l’aveva vista così emozionata era stato quando le aveva chiesto di sposarla. Anche lui ultimamente aveva pensato spesso alla possibilità di avere un figlio e a come sarebbe stato bello potergli insegnare a giocare a football o portarlo al parco. Si sentiva pronto ormai e il fatto che Rachel fosse al suo fianco rendeva tutto più semplice e più bello.

Finn si avvicinò lentamente a Rachel che stava attendendo con evidente agitazione il suo parere su ciò che aveva appena detto e le posò una mano sulla guancia, accarezzandola dolcemente, mentre abbozzava un sorriso e i suoi occhi diventavano lucidi.

<< Ho sempre pensato che tu fossi la donna perfetta per me e ciò che mi hai detto ora non fa altro che confermarlo >> disse Finn con un tono dolce ed affettuoso, senza mai distogliere lo sguardo dagli occhi lucidi di sua moglie.

<< Sin da quando ci siamo conosciuti tu non hai fatto altro che credere in me e mi hai dato la forza necessaria per andare avanti e capire che cosa volevo veramente quando il futuro mi sembrava incerto >> riprese Finn. << Ed è per questo che anche io desidero con tutto me stesso avere un figlio da poter crescere con te >>.

Non riuscì neanche a terminare la frase che Rachel era già tra le sue braccia, con le lacrime agli occhi e il cuore che le batteva forte per l’emozione. Anche suo marito aveva il suo stesso desiderio e sentirgli dire quelle parole l’aveva colpita profondamente.

Rimasero abbracciati per qualche minuto in silenzio, senza aggiungere altro, ed entrambi potevano percepire l’emozione dell’altro per un futuro pieno di esperienze da condividere.

Poi Rachel alzò lo sguardo per incontrare gli occhi del marito e gli disse, fingendo un tono serio: << Se sarà femmina la chiameremo Barbra o Patti, così diventerà sicuramente una star! Mentre se sarà maschio lascerò a te la scelta! >>.

<< Certo che non ti smentisci mai >> disse Finn con un sorriso, avvicinando il suo volto a quello di Rachel. << Comunque, essendo tua figlia diventerebbe senz’altro una star, non ci sono dubbi!>>.

Rachel si fece sfuggire un sorriso e posò le sue labbra su quelle di Finn.

Improvvisamente si ricordò che Kurt era rimasto in macchina e la stava aspettando, quindi si separò da Finn e disse: << Ora è meglio che vada o Kurt me la farà pagare per averlo lasciato da solo al freddo e al gelo >>.

Dopodiché si avvicinò alla porta con un ampio sorriso e disse: << Ci vediamo stasera. Ti aspetto per cena >>. Poi aprì la porta e si diresse verso l’uscita.

Finn non smise di guardarla mentre se ne andava felice e sollevata e rimase impalato di fronte alla porta aperta.

Proprio in quel momento un collega passò di fronte al suo ufficio ed osservò Finn che aveva lo sguardo perso nel vuoto con il sorriso in volto e si avvicinò preoccupato.

<< Finn, va tutto bene? >>.

Finn sembrò svegliarsi da un sogno, si voltò lentamente verso il suo collega e rispose: << Non sono mai stato così bene in vita mia >>.

Quelle parole erano sincere e uscirono spontaneamente, come un fiume in piena. Aveva bisogno di farlo sapere al mondo.

Tutti dovevano sapere che, in quel momento, Finn Hudson si sentiva l’uomo più fortunato del mondo.

  

 

 

 

 

 

 

 

Note dell’autrice

 

L’altro giorno ero in autobus per andare all’università, ho visto una splendida bambina seduta accanto a me e mi è venuta l’ispirazione per una storia del genere. Non chiedetemi come ho fatto a pensare a Rachel perché non ne ho idea. So solo che a lezione non ho fatto altro che scrivere la storia anziché ascoltare la professoressa!

Spero vi piaccia! Come sempre sarei felicissima di sapere cosa ne pensate!

Alla prossima!

 

Ilaryf90

   
 
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