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Autore: La figlia di Giotto    20/11/2011    1 recensioni
Una one-shot incentrata sui sentimenti di Sasuke scritta in un quarto d'ora xD Spero che vi piaccia!
Paring: SasuSaku.
Avvertimenti: One-shot, forse un pò OOC.
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto prima serie
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Sakura, 
Il mio piano era quello di andarmene, sparire per sempre dalla vite di voi tutti, inseguendo il mio sogno di vendicarmi. Troncare ogni legami senza nessun preavviso. Se ora tu sei svenuta è solo perché ti sei messa in mezzo, solo colpa tua.
 
Sembro un’idiota, sai? Sto parlando ma tu non rispondi, come se stessi discutendo da solo con la notte, ma forse è meglio così. E’ meglio che tu non sappia tutto ciò che sto dicendo e che voglio dirti, altrimenti tu saresti ancora più ostinata nello scovarmi e finirei per rovinarti la vita.
Ti accarezzo il viso, Sakura, cosa che avrei tanto voluto fare giorni orsono. E’ così delicato, come un fiore di ciliegio. Di nuovo la mano ripercorre il gesto appena fatto, per rivivere quella sensazione così delicata eppure così intensa. Peccato che i tuoi occhi sono chiusi: vorrei vederli per l’ultima volta, vorrei vedere per l’ultima volta quel verde così intenso. Ti asciugo con il dorso della mano le lacrime che tendono ad aggrapparsi alla coda del tuo occhio. Mi mancheranno così tanto quando sarò nel covo di Orochimaru. Ma, ahimè, già so che saranno le prime lacrime di molte, e tutto per colpa mia. E i tuoi capelli? Oh, come farò a dimenticare una ragazzina con i capelli rosa? Nonostante io sia un ragazzo intelligente, non mi spiego come tu possa avere questa colorazione così singolare! Posso dirti, però, che ti dona. E non dar retta alle altre ragazze: tu mi sei piaciuta, sia con la tua chioma lunga, sia corta.
Ti prendo delicatamente e ti ripongo sulla panchina poco distante da noi.
Noi. Noi. Purtroppo il mio orgoglio mi impediva di unirci in un noi. Mi dispiace Sakura, so che a te avrebbe fatto molto piacere diventare la mia ragazza. E avrebbe fatto piacere anche a me. L’odio è più potente, molto più dell’amore, dell’infatuazione che, incoscientemente, ci univa. L’odio mi scava dentro, non mi da pace, mi risucchia l’anima facendomi diventare così un burattino, una tela bianca su cui chiunque avrebbe potuto disegnare ciò che voleva. E l’odio arrivò prima di te, dipinse il volto di mio fratello: Itachi. Sakura, tu non puoi comprendere il dolore che provo. Non puoi nemmeno immaginare come mi sento in questo momento, perciò devo partire, devo abbandonare tutti: Naruto, il maestro Kakashi, te…
 
Come hai fatto a diventare così importante per me in così poco tempo?
 
Sai, è buffo, devo dirti una notizia sconvolgente: sto piangendo. Si, non sono immune a quelle cose chiamate lacrime. Sto per lasciarti per sempre, per non tornare mai più, e guardandoti non riesco a non piangere.
Ti confesso una cosa: dentro di me ci sono due diverse sensazioni, una specie di combattimento interiore: voglio vendicarmi più di qualsiasi cosa al mondo, ma in qualsiasi cosa che faccio nei miei pensieri c’è spazio per te. Affiori sempre e comunque, non conta quanto io cerchi di metterti da parte. Penso a quando piangerai nel tuo letto pensando a me: non voglio essere la fonte delle tue sofferenze. E tutto per lui, per colpa di quel maledetto! Se non fosse stato per lui ora io non sarei qui, ad accarezzarti il volto, sarei un ragazzo spensierato come tutti voi e probabilmente avrei avuto il coraggio di dirti ciò che provavo.
Ma ora basta è il momento di andare, tra poco sorgerà il sole e tu ti riprenderai.
Dunque stammi bene Sakura: diventa una donna bella e forte, trovati un brav’uomo e combatti sempre per ciò in cui credi, abbi cura di te e di quell’incosciente di Naruto. Non dimenticarmi mai, perché io non lo farò: nel mio cuore macchiato d’odio troverò sempre un posto per te.
Però non resisto e ti do un leggero bacio sulla guancia. Siamo giovani Sakura, troppo giovani, ma penso di essere abbastanza maturo per accettare il fatto che mi piaci. Si, hai capito bene. Io, Sasuke Uchiha, ho appena confessato di essere infatuato di te.
Ora sembro ancora più idiota, visto che continuo a parlare al nulla. Da una parte, però, mi dispiace che tu non abbia sentito niente. Rimetto sulle spalle lo zaino che avevo lasciato precedentemente a terra. Ti guardo un ultima volta. Sorrido. Sei insopportabile. Sei una noiosa e insopportabile ragazzina, che mi ha rubato il cuore. Che altro dirti? Ti ho già ringraziato di tutto prima di farti svenire. Ah ecco, scusami. Per tutto.
Mi asciugo le lacrime, ancora intente ad uscire. Mi volto e cammino per la strada, dolorosa ed allo stesso tempo appagante, che ho scelto di seguire, mentre ti lascio in balia dei fruscii del vento.
 

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 Eccomi qui di nuovo dopo un lungo periodo di assenza! Beh, come penso che abbiate capito questo capitolo è incentrato nel momento in cui Sasuke sta abbandonando il villaggio. Ricorderete sicuramente che, con un colpo alla nuca, ha fatto svenire Sakura. Rivedendo quella puntata mi è venuta in mente questa fic, naturalmente cortissima. Non so se mettere l’avvertimento OOC o meno, ditemelo voi nelle recensioni :) Vi aspetto!
La figlia di Giotto

  
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