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Autore: solosilenzio    20/11/2011    6 recensioni
«E’ arrivato il momento di chiarire» mi dice asciugandosi alla meglio il fiume di lacrime che scorre lungo il suo viso.
«Non aspettavo altro» dico sincero come non mai.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'It just kind of happened.'
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Wake up, we both need to wake up ♥




Ennesima chiamata.
Sto per riattaccare, per la decima volta ormai, quando mi accorgo di un nome diverso dal solito sul display del mio cellulare: è Zayn.
Rispondo sorpreso, credevo fosse lui anche stavolta.
«Harry, Louis è lì con te? » mi chiede con un tono di voce quasi impercettibile.
«No che non è qui con me. Perché? » comincio ad insospettirmi.
«Sapevamo che tu avessi da fare, ma lui era semplicemente uscito per un caffè! »
«Ma adesso cosa c’entra il mio avere da fare con il suo caffè? »
«Harry, è uscito stamattina, siamo seriamente preoccupati! »
Una potente morsa m’impedisce di rispondergli.
«Sei ancora in linea? Ti prego, se sai qualcosa-»
«Forse so dove trovarlo, ti richiamo tra non molto»
Nemmeno il tempo di replicare che ho già chiuso la chiamata.
Corro più forte che posso: è lì, ne sono sicuro.
In tempo record arrivo alla meta, ma non vedo nessuno; decido allora di girare intorno al castello imponente.
Un castello? Si, proprio un castello.
E’ il suo posto speciale: viene qui da quando era piccolo, lo usa quando ha bisogno di pensare, ma solo io posso saperlo.


inizio flashback --
«Dove mi porti? »
«Scoprirai presto dove ho intenzione di portarti. È un posto speciale, vedrai» mi dice con una voce alquanto entusiasta.
Mi ritrovo davanti un castello. Diroccato, non c’è che dire, ma pieno di uno splendore tutto suo.
«E questo? »
«Vengo qui quando ho bisogno di pensare o semplicemente di stare da solo»
«Nessuno sa di questo posto? »
«Noi due» mi sorride dolcemente.
«Come mai hai deciso di “svelarmi” il tuo posto segreto? »
«Perché, come hai detto tu, è segreto. Io e te non abbiamo segreti. »
«Stiamo diventando troppo sentimentali, lo sai, vero? »
«Sarà» dice tra le risate per poi avvolgermi in uno dei suoi abbracci.

fine flashback --


Finalmente lo vedo.
Mi avvicino lentamente e mi accorgo del suo sguardo, perso nel vuoto.
Decido di sedermi vicino a lui; l’azzurro dei suoi occhi incontra il verde dei miei, i primi s’illuminano improvvisamente di una rabbia a loro sconosciuta.
«Perché sei qui? »
«Ci hai fatto preoccupare, pensavo di trovarti qui! »
«Ah si? Vi ho fatto preoccupare? » mi dice quasi schernendomi.
«Ma cosa ti prende? »
«Cosa mi prende? A me, dici? Chi non risponde a dieci delle mie chiamate, eh?! » mi dice visibilmente irritato, quasi deluso.
Non riesco a ribattere, credo l’abbia notato.
«Avrei potuto essere in pericolo» mi dice impercettibilmente.
«Lo sei? »
«No, non è questo il punto. Spiegami perché non hai risposto. »
«Avevo da fare, semplicemente questo»
«Non prendermi in giro, voglio la verità»
«Non lo so» soffio.
«Perfetto, adesso so di non poter più contare su di te» fa per andarsene e ho come un deja-vu: sembra di ritornare a cinque mesi fa, all’episodio del bagno, una delle mie solite crisi dovute ai miei stupidi sentimenti. (nda: leggi qui) E come cinque mesi fa, rieccomi a fermarlo per la mia ennesima cazzata.
«Aspetta! Sai che non è vero, sono ancora il tuo migliore amico. Non so cosa mi è preso»
«Dici sempre così. Sappi che non ti giustifica»
Il solito sbruffone ha lasciato posto a un ragazzo pieno di rabbia e tristezza.
«Scusami, ti prego»
Non so cos’abbia visto nei miei occhi, ma tanto è bastato per farlo ritornare sui suoi passi.
«Promettimi di esserci, di non fare più ciò che hai fatto oggi»
«Te lo prometto»
Lo abbraccio di slancio: ne ho bisogno, ne abbiamo bisogno, riesco a percepirlo.
«Adesso puoi dirmi il perché di tutte quelle chiamate? È successo qualcosa, non è così? »
Improvvisamente i suoi occhi si fanno lucidi.
«Si tratta di mia mamma. Lei … lei …» non riesce a continuare: gli accarezzo dolcemente la spalla per dargli forza.
«Ha dei problemi, mettiamola così. »
Non posso fare a meno di stringerlo ancora una volta a me.
Sono uno stronzo. Uno stronzo. Un enorme stronzo.
Ha bisogno di me ed io cosa faccio? Tiro fuori tutto l’orgoglio e l’egoismo che ho in corpo.
Bell’amico che sono.
Amico, il problema è proprio questo.
Improvvisamente lo sento tremare e in meno di due secondi il mio maglione è completamente bagnato dalle sue lacrime.
«Shh, shh, andrà tutto bene» e intanto sento il mio cuore frantumarsi in tanti minuscoli pezzetti: non posso sopportare di vederlo ridotto così e di non poterci fare nulla.
«Ci sarò sempre per te, sempre. Non farò mai più una cazzata del genere» gli dico quando si stacca dall’abbraccio dopo un paio di minuti, o forse ore.
Mi rivolge un’occhiata indecifrabile, dopo cerca di aprir bocca.
«E’ arrivato il momento di chiarire» mi dice asciugandosi alla meglio il fiume di lacrime che scorre lungo il suo viso.
«Non aspettavo altro» dico sincero come non mai.


Wake up, we both need to wake up
Maybe if we face up to this
We can make it through this
Closer, maybe we’ll be closer
Stronger than we were before
Made this something more, yeah

One Direction - Same Mistakes





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NDA: Rieccomiii! *saluta con la manina*
Si tratta di una mini-long, non più di 3-4 capitoli ^^
L'idea mi è venuta leggendo la recensione di AngeKsl alla mia one-shot sempre sui larry, quindi grazie mille *--*
Spero piaccia e domanda cruciale, a cui desidero una risposta: continuo o non continuo? a voi la scelta v.v

HermioneJeanGranger

   
 
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