Anime & Manga > Sailor Moon
Segui la storia  |       
Autore: bimbarossa    20/11/2011    0 recensioni
Cosa succederebbe se le figlie delle guerriere Sailor non fossero delle combattenti? Se non avessero una divisa? Mako la cicciotella non potrebbe neanche entrarci, Mina ha molti ideali ma quando si tratta di combattere non sa che fazione scegliere, Rei sa benissimo invece che vuole essere la principessa della favola e non vuole salvare il mondo ma essere salvata dal suo principe, mentre la furba Amy dimostra una insolita propensione per i cattivi della situazione e per i dispetti. Come potrà questo gruppo scombinato di ragazze un po' ignorantelle e impertinenti crescere e seguire quella retta e nobile via che contraddistingue i personaggi di Crystal Tokyo? Ho scritto la versione leggera della saga che sto scrivendo sulle loro madri, spero che le seguiate entrambe e che vi piacciano!
Genere: Avventura, Commedia, Satirico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la fine
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Se qualcuno avesse chiesto quale era il sogno di Rei lei avrebbe sicuramente risposto diventare una principessa.

Ed era solo per questo che ora se ne stava davanti quella porta scarlatta, ad aspettare impaziente con il foglio pubblicitario in mano, trepidante come mai era stata in vita sua la risposta a tutte le sue domande e ambizioni.

Dovete sapere che la nostra amica era sempre stata una bambina bellissima, con i lunghi capelli scuri dai riflessi violacei della madre e gli occhi azzurro ghiaccio del padre, alta, aggraziata, una creatura assolutamente speciale.

Anche se il fattore ereditario aveva avuto la sua parte Rei crescendo aveva sviluppato queste qualità per diventare quella che lei chiamava la Lady Perfetta.

Così fin da poppante se ne stava dietro il regale abito rosso della madre mentre davanti ai suoi occhi infantili si avvicendavano dame e cavalieri che ballavano e facevano luccicare preziosi gioielli; con le guance arrossate e il respiro che le si mozzava in gola vedeva i suoi splendidi genitori volteggiare come esseri divini, nobili e senza macchia.

Lei voleva essere come loro, voleva essere come la figlia dei sovrani, adulata, corteggiata, con persone che la servivano e l'adoravano.

Quando lei e le altre ragazze avevano scoperto che non sarebbero mai diventate guerriere si vergognava ad ammetterlo ma ne era stata felice. Se invidiava alla figlia dei sovrani il suo lato principesco non le invidiava di certo il fatto di essere una paladina della giustizia. Come avrebbe fatto a combattere senza rovinarsi l'acconciatura? E poi quelle uniformi non le piacevano! C'era un galateo per combattere? Si poteva intimare cortesemente al nemico di arrendersi e farsi uccidere?

Infatti dovete sapere che se Mina rallegrava le altre con battute sciocche Rei le ammorbava con citazioni continue del galateo, non si può fare quello, questo deve essere fatto così...un vero tormento.

Finora il suo studio dell'etichetta si era limitato a ciò che la sua stessa nascita le permetteva, attraverso i libri oppure con le sue istitutrici che la avevano introdotta in questa stupefacente realtà fatta da regole ben precise, dove tutto era sotto controllo e l'armonia regnava ovunque.

Poi c'era stata l'esperienza come dama di compagnia della regina che si era conclusa tragicamente con l'umiliante licenziamento in seguito alla scoperta della duplicazione della chiave del giardino privato di Queen Serenity; almeno Amy si era beccata la punizione maggiore con la permanenza forzata su Nettuno per l'estate che stava ora iniziando.

L'estate. Rei ne sentiva i primi segni sulla pelle, lì davanti a quella porta scarlatta, con il sole che si divertiva ad arrossare la sua epidermide perfetta(spendeva un sacco di soldi dello stipendio di suo padre per i cosmetici)ma anche se ormai gli occhi le lacrimavano per il riverbero della luce lei non desisteva.

Il misterioso foglietto, anch'esso rosso come il sangue bruciava,un cartaceo tizzone incandescente come il liquido scarlatto che le scorreva nelle vene pompato dal suo cuore che batteva impazzito e ansioso.

In alto scritto in nero vi erano queste profetiche(almeno Rei sperava che lo fossero)parole”Diventa la nuova Lady di Crystal City: segui le lezioni di galateo di Madame Astev, famosa ma sfortunata principessa costretta all'esilio dalla sua patria. Contattala e diventa la prossima principessa!”

Dopo la brusca conclusione con la sua regnante che avrebbe potuto essere più clemente nei suoi confronti, Rei non si trovava nella disposizione emotiva di provare rimorso a tradirla con una oscura ex regnante che si manteneva dando lezioni di bon ton che l'avrebbero fatta certamente diventare la nuova principessa, l'orgoglio dei suoi genitori.

Lentamente aprì quella porta ma essendo in controluce non vide nulla se non l'ignoto, nero e affascinante come il pericolo.


Mina, sono settimane che non vedo più Rei, sta frequentando ancora quel fantomatico corso di galateo?” Mako stava divorando un gigantesco gelato alla nocciola con la panna sopra e non facendo attenzione mentre parlava si sporcò suscitando l'allegria delle altre.

Si, adesso non ha più tempo per noi; è diventata ancora più pedante di prima riguardo alle regole. Sinceramente sono contenta che non ci sia, non sopporterei i suoi rimbrotti sul fatto che non posso bere prima di avere digerito il boccone, oppure non mi posso vestire con colori troppo accesi, o che non posso frequentare più ragazzi contemporaneamente, anzi non vuole che frequenti neanche un ragazzo se prima non lo avverto con un biglietto!” Mina si sedette con uno schianto e ordinò un gelato grande tanto quello di Mako.

Per quanto mi riguarda Rei sta perdendo il suo tempo con quel ridicolo corso, il galateo è per gli idioti che non hanno un cervello proprio e si affidano a tutte quelle regole per nasconderlo!”Amy era sempre sferzante quando le sue amiche affrontavano quel nuovo problema creato da Rei.

Ma voi l'avete mai vista questa principessa esiliata? Ho chiesto in giro ma nessuno al castello sa niente!”

Mako, se tu fossi stata cacciata a calci nel sedere ti piacerebbe che tutta la nobiltà di Crystal City lo venisse a sapere?”

Mina attaccò con ingordigia il suo gelato e per un po' nessuna parlò.

Secondo me c'è qualcosa di strano e non mi piace che Rei ne sia così coinvolta!”

Con queste parole Mako si pulì e ordinò un altro gelato.


Se le sue amiche avevano visto poco Rei in quelle settimane Rei aveva visto poco loro. Non che non le dispiacesse non frequentarle ma si rendeva conto che lei era diversa da loro, aveva delle ambizioni più elevate, un'educazione migliore e una maggiore forza di volontà per ottenere quello che voleva. A Mako bastava mangiare per essere felice, Mina impazziva con i vestiti e i ragazzi mentre Amy se ne stava sempre immersa nei libri e nel suo laboratorio non per inventare chissà quale portentosa invenzione ma solo materiale speciale per produrre copie di chiavi proibite e soluzioni infiammabili per distruggere piante.

Lei era diversa.

Quando era entrata in quella villa tra le colline boscose che circondavano la città Rei aveva continuamente, ad ogni passo che la separava dalla sua benefattrice, pensato a come lei fosse, ma non si era minimamente immaginata una cosa simile.

Ad iniziare dalla stessa magione che ospitava la nobildonna e il suo seguito, che era tutta sui toni del rosso e del nero. Mentre Queen Serenity aveva uno stile più classico e semplice che si poteva riscontrare anche nel suo castello, questa Astev preferiva l'opulenza, i mobili lussuosi e i tappeti orientali, le tende di velluto e i preziosi marmi che avevano un'insolita tinta nera come peltro con nervature rosse, lacrime sanguigne che inizialmente l'avevano leggermente spaventata.

Un maggiordomo dalla faccia somigliante ad un carlino l'aveva condotta davanti ad una figura immobile, appollaiata su una sedia di velluto in una posizione che non ricordava quella di una Lady.

Non appena entrarono però la misteriosa donna si sedette regalmente e con la mano inguantata di pelle nera le fece segno di avvicinarsi.

Abituandosi a quella inconsueta luce rossastra che le ricordava le camere oscure del 20° secolo Rei poté vedere che Astev, perché di lei si trattava era una giovane donna, troppo giovane, con lunghi capelli rosso sangue che le scendevano in boccoli, il viso ossuto in cui spiccavano due occhi talmente marroni da sembrare rossicci, la carnagione abbronzata di chi è abituato all'aria aperta e alle cavalcate,pensò Rei, magari il risultato di uno sport come la caccia, anch'esso molto diffuso tra i nobili del 20° secolo. Forse questa famosa principessa era fissata per le cose antiche!

Rei fece una profonda reverenza che strappò un sorrisino di piacere all'esotica regina.

Tu sei una delle cinque ragazze che avranno il privilegio di imparare le virtù indispensabili per diventare una Lady Perfetta! Vieni,” la sua voce era suadente e melodiosa come quella dei canarini che se ne stavano a cinguettare nelle numerose gabbie presenti nella sala, anzi per un attimo Rei non ne riuscì a distinguere la differenza.

Ti presenterò le tue compagne con cui condividerai il soggiorno per le prossime sei settimane. Ecco, fanciulle vi presento Rei,” e la indicò con la mano, un gesto certamente nobile e frutto di molta pratica, ”cercate di diventare amiche e di creare un legame di armonia e aiuto reciproco. L'armonia è una cosa buona. L'armonia deve essere in tutto quello che facciamo. Io vi insegnerò l'eleganza persino sopra il water...ehm volevo dire alla toilette!” Con un portentoso e brusco colpo di tosse la nobildonna cercò di ricomporsi e cominciò a lisciare le pieghe dell'abito di seta nera con decori scarlatti.

Forse era l'eccitazione per avere finalmente il suo sogno a portata di mano o forse Rei era troppo sconvolta per la presenza di Sailor Ceres nel gruppo ma non diede molta importanza allo strano comportamento della sua nuova insegnante.

Anzi con il passare dei giorni Rei e le altre allieve cominciarono a sviluppare per lei un'ammirazione che rasentava il proselitismo, nelle loro camere di notte ripetevano le lezioni che lei aveva impartito, imitavano i suoi gesti e osservavano affascinate i suoi capelli bellissimi che si muovevano come una massa viva rosso scuro mentre Astev cavalcava.

Infatti ogni settimana le ragazze avevano lezione di equitazione. La principessa e le sue profferte si avvolgevano nei loro mantelli dotati di cappucci, che nel caso di Astev era nero come il suo abito, e prendendo ognuna il proprio cavallo si dirigevano nelle lontane foreste a nord, dove il disboscamento e l'urbanizzazione non si erano ancora diffusi. Niente case di cristallo da quelle parti, solo natura incontaminata e aria pura.

A Rei piacevano molto quelle escursioni, piaceva l'avvolgersi nel pesante abito azzurro ghiaccio come i suoi occhi scelto appositamente da sua altezza, montare la più bella giumenta che avesse mai visto e sentire il vento tra i suoi lunghi capelli scuri.

In quei momenti avrebbe voluto che le sue amiche fossero lì con lei. Aveva provato a coinvolgerle in quello che le stava capitando, attirare anche loro nella magica luce rossa di Astev ma l'esperienza era stata un completo fallimento.

Aveva invitato le ragazze a pranzo, ovviamente con il consenso della padrona di casa, preparando tutto affinché risultasse elegante e armonioso(l'armonia era sempre il fine primario).

Ma già dall'inizio si era resa conto che le invitate non erano ne eleganti ne armoniose. Non rispettavano le elementari regole del comportamento a tavola: Mako si abbuffava, Mina rideva e parlava ininterrottamente e Amy invece si era ostinatamente rifiutata di portare il rispetto dovuto alla nobildonna che fissava scandalizzata la scena.

Rei era imbarazzata e furiosa. E la sua furia e il suo imbarazzo crebbero quando dopo il pranzo e dopo che le troglodite se ne furono andate la ragazza ascoltò per caso una conversazione in cui Astev si lamentava disgustata con Sailor Ceres che Rei aveva delle pessime relazioni sociali e che queste le avrebbero rovinato la carriera.

Allarmata la piccola spiona si era rinchiusa in camera sua. Davvero avere delle amicizie tanto compromettenti poteva rovinare tutto quello che stava costruendo? Poteva rinunciare a loro se così fosse stato?

Si disperò tutta la notte, lacerata su quello che doveva fare.

In realtà aveva già preso la sua decisione molto tempo prima, quando lei stessa si era disgustata vedendo la totale mancanza di decoro di quelle tre sciocche.

Non che Rei trovasse facile ammettere tutto ciò, di vergogna e rimorso ne provava ma semplicemente era più forte in quel momento l'immagine di lei bambina tra le gonne di sua madre e le chiedeva:

Mamma, io sarò mai una principessa come te? Se divento importante il papà non dirà che sono inutile perché sono una femmina?”


Tutti nella villa di Astev si erano accorti che Rei era molto abbattuta in quei giorni. Aveva evitato le sue amiche da quel famoso giorno in cui consapevolmente o no aveva rinunciato alla loro amicizia. Loro lo avevano capito e le avevano mandato un biglietto in cui si scusavano se l'avevano messa in imbarazzo e le auguravano buona fortuna.

Inoltre la partenza di Amy per Nettuno si stava avvicinando e Rei non sapeva come comportarsi.

Almeno si sarebbe consolata con la festa dell'estate del giorno dopo e stava decidendo che vestito indossare quando entrò Astev che reggeva uno strano indumento.

Buongiorno fanciulla, spero che tu ti senta meglio oggi! Ti ho portato un regalo che spero apprezzerai. E' un vestito fatto con del materiale prodotto sul mio pianeta, volevo regalartelo perché sei la mia allieva migliore e ci terrei che tu lo indossassi alla festa.”

Davvero?”

Tutta la tristezza che aveva provato in quei giorni scomparve magicamente mentre afferrava trepidante il leggero tessuto viola che sembrava fatto di nuvole e sogni. I suoi sogni.

Provandolo vide che era MOLTO leggero, ma la sensazione di indossare aria era troppo invitante.


Era una giornata molto calda ma Astev aveva insistito che tenessero i mantelli fino alla loro presentazione formale davanti ai sovrani.

Rei sudava copiosamente ma non avrebbe mai infranto le regole, quindi accolse con sollievo lo squillo delle trombe che indicavano l'arrivo del re e della regina.

Una folla di dignitari riempì la sala e le cinque ragazze stavano per unirsi al gruppo quando Rei si accorse che la principessa era scomparsa e anche Sailor Ceres. Le altre tre ragazze la guardavano in modo strano, come se aspettassero qualcosa di estremamente interessante.

Altre tre ragazze, quelle che lei aveva elegantemente e armoniosamente scaricato erano riunite insieme e la ignoravano, alternando espressioni di disprezzo, confusione e nostalgia.

Rei decise di ignorarle e si preparò a sfoggiare il suo fantastico abito quando si accorse togliendosi il mantello che sotto non aveva nulla e la fodera interna del mantello era tutta sporca di viola.

Così si trovò davanti a tutta la corte con un leggerissimo tessuto trasparente che non copriva niente e se prima si sentiva vestita d'aria ora era il fuoco della vergogna a bruciarle il viso e sarebbe voluta sprofondare nel terreno.

Tutta la stavano fissando, i suoi genitori, le sue ex amiche e con orrore crescente anche la sua cara Astev che adesso era Sailor Vesta e se la rideva con le sue compagne mentre un brusio sempre più forte arrivava alle sue orecchie infuocate. In quel momento però arrivò una figura vestita di rosso che protesse quel corpo esposto con le sue gonne, come aveva sempre fatto da quando era una bambina.


Era tutto uno scherzo! Era tutto un maledetto scherzo! Umiliata e con la reputazione distrutta. E adesso?”

Princess Mars la guardò con tenerezza e comprensione.

Si volevano vendicare per quello che è successo a Sailor Pallas e la distruzione del carro allegorico di Sailor Ceres, anche se hanno esagerato. Saranno punite ma dovresti esserlo anche tu. Hai rinunciato ad uno de sentimenti più nobili che esistano, l'amicizia per cosa? Un'illusione! Sei stata superficiale e pedante, sconsiderata e molto meno nobile di quanto mai saresti potuta essere senza la lezione che ti ha impartito Sailor Vesta che non approvo ma che ti è stata molto utile. Ora dovrai scusarti con loro e sperare che ti perdonino.”

Credi che lo faranno?”

Non lo so, ma una principessa rischierebbe!”


Rei aveva rischiato e aveva perso. Aveva raggiunto le ragazze vicino alla navicella che doveva portare Amy su Nettuno mentre si stavano abbracciando e dando consigli per non incorrere nell'ira di Princess Neptune.

Appena la videro si scambiarono uno sguardo di intesa e e continuarono ad ignorarla fino a che non si fece coraggio per sussurrare parole che niente avevano di elegante o affettato. Se voleva chiedere scusa doveva dimenticare tutte le nozioni, il galateo e quella maledetta armonia.

Mi dispiace, sono stata una stupida e voglio solo rimediare a quello che ho fatto!”

Ora è troppo comodo venire qui e pregarci, te lo puoi scordare che ti perdoniamo! E poi non vogliamo che lo zimbello di tutta Crystal City si avvicini a noi, sarebbe socialmente inammissibile!”

Mako era stata sorprendentemente dura ma il tradimento di Rei l'aveva particolarmente ferita.

E ' meglio che te ne vai! Torna da quelle smorfiose, noi non ti vogliamo!” Mina si voltò mentre Amy non parlò neppure, non c'era bisogno che parlasse. La piega amara della sua bocca era sufficiente, non l'avrebbero perdonata.

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Sailor Moon / Vai alla pagina dell'autore: bimbarossa