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Autore: Rota    21/11/2011    3 recensioni
Allen sentì un rumore soffuso di coperte tirate e di lenzuola che venivano piegate con cura: Link Howard stava preparando il proprio giaciglio per passare una notte, come al solito, in sua stretta ed evidentissima vicinanza.
Il ragazzo girò il viso per metà, a spiare con la coda dell'occhio i movimenti del giovane uomo, un poco incuriosito da tutto quel zelante indaffararsi. La molle sensazione di tranquillità solita di ogni fine missione aveva rilassato corpo e mente e, benché la presenza di Link gli fosse stata imposta con la forza, Walker non sentiva alcun peso a opprimergli lo stomaco - se ne stava lì, appoggiate le braccia alla finestra e il mento nel palmo aperto di una mano.

[Questa fanfic partecipa alla Challange indetta sul forum di EFP da ­(_Armonia_) “Allen Walker pairing centric”]
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Allen Walker, Link | Coppie: Link/Allen
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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*Autore: Rota
*Titolo: Quello che c'è sulla terra
*Fandom: D. Gray- Man
*Personaggi/Pair: Allen Walker, Link Howard; LinkAllen
*Genere: Sentimentale, Introspettivo
*Avvertimenti: One shot, What if...?, Shonen ai, OOC
*Rating: Verde
*Credits: Tutti i personaggi ivi descritti e mossi non appartengono alla sottoscritta ma alla mente assai brillante di Katsura Hoshino. Io non ricavo altro che immane soddisfazione dalla pubblicazione di questa opera (L)
*Challange: Questa fanfic partecipa alla Challange indetta sul forum di EFP da ­(_Armonia_) “Allen Walker pairing centric”
*Dedica: A lei, perché solo l'amore per lei può spingermi a scrivere una simile cosa (L) E lei lo sa benissimo (L)(L)
*Note: Questo pair, mi costa ammetterlo, comincia a piacermi un pochetto - poco poco, ma davvero poco poco. Ho tentato più volte un approccio che potesse essere soddisfacente, ma fin'ora nulla mi era piaciuto davvero.
Ho voluto cominciare con questa piccolezza perché una certa persona la stava attendendo da secoli, una mia LinkAllen. E io non potevo certo sfuggire in eterno. Mi è pure venuta più lunga di quanto non mi sarei aspettata XD
... spero di non aver scritto una benemerita schifezza (L)
 
 
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Allen sentì un rumore soffuso di coperte tirate e di lenzuola che venivano piegate con cura: Link Howard stava preparando il proprio giaciglio per passare una notte, come al solito, in sua stretta ed evidentissima vicinanza.
Il ragazzo girò il viso per metà, a spiare con la coda dell'occhio i movimenti del giovane uomo, un poco incuriosito da tutto quel zelante indaffararsi. La molle sensazione di tranquillità solita di ogni fine missione aveva rilassato corpo e mente e, benché la presenza di Link gli fosse stata imposta con la forza, Walker non sentiva alcun peso a opprimergli lo stomaco - se ne stava lì, appoggiate le braccia alla finestra e il mento nel palmo aperto di una mano.
Aveva ancora addosso la divisa da Esorcista, ma le scarpe giacevano abbastanza lontano da risultare irrecuperabili, in modo da lasciare liberi i piedi d'andare avanti e indietro tra le gambe della sedia di legno sotto il suo sedere. Neppure il lieve freddo che sentiva sulla pelle nuda gli dava poi così tanto fastidio.
Mirando il cielo privo di sole e di luna, guardava il tutto e pensava a niente, accontentandosi di ragionare sulle inezie che il paesaggio donava ai suoi occhi.
Una stella appena nascosta da una nuvoletta scura.
Un uccellino notturno che pigolava spaurito.
Una brezzolina di vento che smuoveva le foglie.
Un vociare appena soffuso di qualche persona intenta a riordinare lil retro dela locanda prima di andare a letto.
Una lanterna lontana, sulla strada, che si muoveva a passo d'uomo.
E ancora le stelle, in cielo. Immobili e brillanti.
Dietro di sé sentì a malapena la voce di Link che lo richiamava per andare a letto, perché "seguire una routine precisa rendeva più ordinata la vita" o qualcosa del genere - l'uomo era sempre stato bravissimo a insinuare debolezze o carenze nella condotta morale di chicchessia e Allen certo non faceva eccezione alcuna. Non ricevendo però risposta Link lo raggiunse alla finestra e guardò nella sua stessa direzione, cercando il motivo di tanto disinteresse nei propri confronti.
-Walker, sei quantomeno pregato di rispondere quanto qualcuno ti rivolge la parola!-
Allen lo guardò di nuovo con un'espressione sul viso che esprimeva totale indifferenza a qualsiasi cosa. Era stanco e non voleva occupare la mente con niente; di Akuma, di morti, di distruzioni e di colpe era già pieno il giorno, che la notte fosse libera da impedimenti gravosi come quelli: il sonno sarebbe stato sicuramente più tranquillo.
Così, in maniera del tutto sincera e spontanea, gli rispose pacato.
-Stavo pensando...-
Link lo guardò male, infastidito più dal dovergli cavare le parole di bocca a forza che da altro. Non gli piacevano quei giochetti, erano semplici tira-e-molla esasperanti - quasi che l'interesse che dovevano dimostrare l'uno nei confronti dell'altro potesse andare oltre i loro ruoli.
Incrociò le braccia al petto, giusto per esplicitare i propri sentimenti con più vigore.
-A cosa, di grazia?-
Allen tornò a guardare fuori e assottigliò lo sguardo verso il nulla.
Era così evidente, tutto.
-Alle stelle...-
L'altro semplicemente guardò fuori a sua volta, restando in silenziosa attesa del resto.
Nascondendo un lieve sorriso giocoso dietro le dita, Allen lo prese un po' in giro, giusto per vedere quale reazione riusciva a strappargli ora che niente alterava davvero l'equilibrio tra loro.
-Mi stavo domandando se tu, nella tua professionalità, saresti disposto a seguirmi fin lassù...-
Infatti Link ne rimase stupito, tanto che dapprima non riuscì neanche a reagire con la sua solita fermezza.
-Fino alle stelle, Walker?-
Allen gli sorrise, incoraggiante.
E senza fatica si ripeté, perché il concetto gli fosse più chiaro ed evidente.
-Fino alle stelle, Link...-
Ci volle qualche istante di troppo perché Link si riprendesse dalla sorpresa di una simile domanda.
Era ovvio che Walker fosse troppo spossato persino per completare un pensiero logico di senso compiuto, sennò la cosa non si spiegava affatto.
Link rise sotto i baffi, tornando verso il letto e invitando implicitamente Allen a seguirlo.
-Che quesito assurdo su cui arrovellarsi. La battaglia di oggi deve averla stancata parecchio se è arrivato a pensare a una simile sciocchezza!-
Come ultima stoccata, Allen volle sincerarsi di una cosa.
-Il tuo è un no?-
Non rispose.
Link non volle rispondere.
Sia per non cedere alla follia che tutto quello suggeriva sia per non dover rendere conto proprio di nulla. Ciò che pretendeva di sapere Allen era decisamente troppo, a suo parere.
Lo guardò piccato, rimproverandolo aspramente.
-Pensi piuttosto a quello che c'è sulla terra ferma e non a quanto sta in cielo, Walker. Potrebbe venirle più utile.-
L'uomo spense con un soffio la luce della lampada, relegando tutta la stanza in un buio pesante e chiudendo così ogni ulteriore discussione.
Uno sguardo ancora al cielo, uno sbadiglio ben grande, e Allen che per quella sera avrebbe smesso volentieri di pensare.
Perché di sentimenti, di pensieri, di sogni a occhi aperti e sogni a occhi chiusi era piena la notte - e se il cuore ne risultava maggiormente appesantito il ragazzo credeva che ne valesse davvero la pena, in fondo.
   
 
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