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Autore: Cabiria Minerva    21/11/2011    8 recensioni
E se l'amore per cui hai vissuto tutta una vita decidesse di darti una nuova occasione?
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Lily Evans, Lily Luna Potter, Severus Piton | Coppie: Lily Luna/Severus
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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I giorni passano lenti, quando non appartieni al tuo mondo. Il tempo sembra volerti condannare al disagio di essere estraneo nell'unica realtà in cui puoi vivere. Questo Lily lo sapeva fin troppo bene. Il silenzio era l'unico modo che conosceva per fuggire da quella vita in cui si sentiva stretta, in cui ogni passo aveva il gusto amaro dell'errore. Spesso, infatti, si perdeva in lunghe passeggiate tra prati e boschi e silenzi che le quietavano l'animo. Solo così riusciva, anche se per poco, a sentirsi meno sola. Amava quelle sue passeggiate soprattutto d'autunno, quando tutto veniva avvolto da un alone di mistero. I boschi, verdi macchie sprizzate di arancio, rosso e giallo, emanavano un calore che andava oltre al mero tepore dei raggi del sole. Le piante, con i fruscii di foglie ormai stanche, le parlavano, sussurri fragili come aliti di vento. Gli animali che le abitavano, d'altro canto, sbirciavano timidi dai tronchi e vi sparivano ogniqualvolta un rumore troppo forte rompeva la quiete boschiva. Il respiro di Lily si fondeva con quello del bosco. Anche i prati, in autunno, davano nuove sensazioni. L'erba, ormai stanca dalla lunga estate, si muoveva seguendo correnti a volte impercettibili, e il silenzio che la circondava sembrava surreale. Oltretutto, il freddo che preludeva all'inverno teneva le persone rinchiuse nelle proprie case, o nei dedali delle città, perse tra negozi e decorazioni natalizie apparse troppo presto, e i boschi non erano violati da voci e passi e mani egoiste.

L'autunno era la sua stagione. Soprattutto, c'erano giorni in cui la nebbia avvolgeva tutto e Lily sentiva sulla pelle dei brividi di gioia quando ne respirava il profumo leggero. Non conosceva bene il motivo, ma i paesaggi seminascosti dalla nebbia le suggerivano un mondo di mistero e magia che sembrava molto più famigliare del suo. Metteva un maglione di lana e correva a perdersi in quel mare lattiginoso.

La sua famiglia e le persone che la conoscevano l'avevano sempre considerata un po' strana. I suoi genitori amavano le due figlie in maniera assoluta, ma guardavano alla secondogenita con un po' più d'accondiscendenza. Le persone del villaggio, i docenti, gli altri bambini, tutti pensavano che fosse strana. Brillante. Ma strana. A Lily poco importava di tutte quelle persone. Capiva benissimo di essere diversa, sebbene il motivo le sfuggisse, ma non comprendeva come questo potesse essere un problema. A volte tentava, per far piacere alla sorella, di interessarsi ai suoi giochi, ma falliva fin troppo frequentemente, annoiata dal rumore e dall'agitazione degli altri bambini. Non che fosse una bambina triste. Lily Evans era una bambina felice. Ogniqualvolta riusciva a ritagliarsi un momento di solitudine immersa nei boschi non troppo lontani da casa la sua risata argentina risuonava nel silenzio. A volte sua sorella l'accompagnava, e per alcuni lunghi istanti sembravano andare d'accordo. Si immergevano in campi macchiati di fucsia e giallo e azzurro, guardando le farfalle danzare sopra le loro teste.

Ma, lentamente, Petunia aveva abbandonato anche questi momenti d'armonia fraterna. A dire il vero, Lily aveva iniziato a far accadere cose strane prima che Petunia decidesse di non voler più avere a che fare con lei. Quando la bambina aveva iniziato a far sbocciare boccioli di rosa nella sua mano, la sorella maggiore rideva estasiata. Ma poi l'invidia aveva preso rapidamente il posto dello stupore, e Petunia aveva iniziato ad allontanarsi da Lily. Lei se n'era dispiaciuta, ma non faceva apposta. Gliel'aveva giurato, aveva addirittura versato qualche lacrima frustrata, ma non era servito a nulla. La sorella le aveva detto che era malata, che certe cose non erano normali, non potevano esserle.

Poi un giorno era sbucato quello strano bambino con la pelle giallognola e gli occhi neri. Non era stato molto gentile quando aveva fatto cadere un ramo sopra la sorella maggiore, ma Lily l'aveva ben presto perdonato, sicura che fosse stato solo un incidente. Purtroppo Petunia la pensava diversamente, e da quel momento aveva decretato la fine di qualsiasi rapporto che andasse oltre i semplici gesti quotidiani richiesti all'interno di una famiglia. La salutava il mattino, seppur con una certa smorfia sul volto, e le sussurrava «mostro» ogni volta che, per un motivo o per l'altro, si ritrovavano vicine. Lily ne rimaneva ferita, ma il bambino strano iniziava a comparire sempre più spesso, ai bordi di un laghetto che delimitava il confine tra il bosco e i prati silenziosi, e ben presto la piccola Evans si lasciò trascinare dalla novità di questo strano amico.

Severus non poteva sapere, allora, che quella bambina che guardava con adorazione sarebbe diventata fin troppo presto la sua unica ragione di vita. Due volte.







NB: Avviso per i deboli di cuore. Questa storia è pensata come Repayment, ed è quindi altamente probabile che ad un certo punto si svilupperà attorno alla coppia Lily Luna/Severus.
       Se pensate che ciò possa scioccarvi, scandalizzarvi o anche solo darvi fastidio, vi consiglio di non continuare la lettura!

   
 
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