21/11/2011
1 recensioniDue zaffiri in un mare d’inchiostro.
Se ne stava su quella collina come sempre,con le mani dietro la testa e gli occhi rivolti alle nuvole che volavano accarezzate dal vento in un cielo azzurro tipico delle giornate d’estate.
Dopo la morte di Asuma era cambiato.
La pigrizia che lo accompagnava durante le missioni e i suoi sbadigli in segno di approvazione si erano trasformati in voglia di sacrificarsi per gli altri e di rispondere con un secco “sì” agli ordini di madamigella Tsunade.
Chiuse per un attimo gli occhi,abbandonando tutti i pensieri,lasciando la mente libera.
- Ehi Nara. -lo sorprese la ragazza di Suna.
“No,ti prego,no. Che vuole quella seccatura?”
- Sabaku no. -rispose il ragazzo.
-Che ci fai solo soletto qui? Ino mi ha detto che questo è uno dei tuoi posti preferiti dove ti ritrovi per stare solo a sonnecchiare.-disse Temari guardandolo con aria giocosa.
-Appunto,per stare solo. Che vuoi?- domandò Shikamaru assonnato.
-Siamo nervosetti,eh Cry Baby?-lo provocò lei-Peccato volevo soltanto fare due chiacchiere..-
Era insopportabile,una tortura. Quella donna lo tartassava,ma non poteva fare a meno di sentirla parlare. Segretamente amava perdersi in quegl’occhi azzurro cielo,così seri ma seducenti allo stesso tempo. Odiava ammetterlo,ma era così,per quanto potesse essere maschilista,non riusciva a starle lontano.
Si mise a sedere,la schiena contro l’albero,si voltò ma no la vide. Si alzò e guardò la chioma dell’enorme pianta.
All’improvviso una folata di vento lo travolse e immediatamente sentì l’equilibrio mancargli,un corpo sopra il suo avvolto in un abbraccio.
Sentì l’odore dell’erba insieme a quello di uno shampoo del quale non sapeva distinguere il profumo.
Sentiva un corpo tremare sopra il suo,una voce singhiozzare:piangeva.
- Seccatura non stai piangendo vero?- le sussurrò Shikamaru scostandole i capelli dall’orecchio. Temari, tenace e forte come una leonessa era diventata fragile e paurosa come un candido coniglietto.
La ragazza alzò la testa dal petto del ragazzo.Lo fissava con le guance rigate dalle lacrime,gli occhi gonfi dal pianto che dal bell’azzurro del cielo erano diventati torbidi come l’acqua del mare nel bel mezzo di una tempesta.
-Mi spieghi che ti è preso?-cominciò il Nara voltando lo sguardo oltre le spalle della ragazza.
-Che mi è preso?- domandò lei.
- Perché ti sei messa a piangere all’improvviso?!-
- Shikamaru io ti amo e tu non lo capisci,cerco di aiutarti e mi tratti in malo modo! Oggi ero venuta per consolarti sapendo della morte del tuo maestro mi sono avventurata fin qui per parlarti e mi hai risposto con menefreghismo e ci sono rimasta male. Tutto qui.-disse tutto d’un fiato Temari scostando le lacrime dalle guance.
-Scusa se ti ho ferito Sabaku no. Io non mi sono reso conto dei sentimenti che tu senti per me ma,ti posso assicurare che tutto ciò che provi tu lo provo anch’io. -rispose lui,portando una mano dietro la schiena della ragazza spingendola verso di se e con dolcezza la baciò.
Sembrava una scena di un film,secondo la ragazza della sabbia,un incantesimo.
Per lui invece,era soltanto una favola che si avverava.
-L’angolo dell’autrice.-
Salve a tutti,vi presento la mia FF scritta durante l’ora di storia!
Dai,a parte gli scherzi questa storia mi è apparsa nella mente durante l’ora di storia e non potevo evitare di trascriverla per poi riproporvela!
Spero vi piaccia,Grell Evans.