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Autore: KayeJ    21/11/2011    2 recensioni
Luci. Corpi che ballano. E se Lavi e Kanda si incontrassero?
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Coppie: Rabi/Kanda
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Moi je l'ai vu mais c'est la vie
il m'a pas connu je n'ai pas cru
hier je revais qu'il m'a touché
avant hier il a dansé avec moi
dans mes rèves

 


 
Balla. E’ un sottile obbligo che scivola nella mente. La musica assordante e ritmata che cerchi per sfuggire dai tuoi pensieri e dalle immagini di morte che hai negli occhi fa muovere in automatico il tuo corpo. Per una sera sei soltanto un ragazzo, un diciottenne senza responsabilità e segreti. Per una volta lasciati esistere Lavi!

Altero, austero. Gli occhi che girano per la sala, sorvolano la folla senza mai posarsi su nessuno. Ovviamente nessuno ti accompagna, non che tu lo voglia, sia ben chiaro. Cerchi qualcosa che non trovi fra quei corpi che, ammassati, si muovono. E’ una massa pulsante di pelle e sangue, muscoli e sudore: e danza –oh se danza!- ti attrae come la luce. Li guardi con lo sguardo del lupo affamato, li guardi con invidia e alterigia –sei diverso da loro, ma sei mille volte meglio- mentre cerchi un qualcosa, un qualcuno che nemmeno tu sai. Quella fiamma che si muove ha appena brillato per te, Kanda.

Che strano. Questa canzone la conosci: chiudi gli occhi, sì. E’ un gentile obbligo che scivola nella mente. Alza le braccia al cielo, scuoti il tuo corpo, ondeggia a ritmo. Sorridi! –sii te stesso- balla senza preoccupazioni, non pensare ai corpi che ti pressano, non pensarli come numeri: beati di quella sensazione di appartenenza, quella gioia che si ha in un atto tanto primitivo quanto nuovo ogni volta. La gente si scansa e si avvicina: l’attrazione è una lama a doppio taglio.

Ti getti tra la folla, incurante di venire fagocitato da quella giovane massa di energia pulsante. Mille corpi ti toccano , ti sfiorano, ma a chi importa? C’è una fiamma laggiù, che appare e scompare fra la folla, come ne fosse risucchiato e riemergesse ogni volta. La vuoi, è tua, devi raggiungerla. Questo desiderio opprimente ti guida, non è altro che desiderio, curiosità e fame… Sì, fame: di pelle, di calore, di labbra, occhi, orecchie, mani, braccia e gambe. Fame di umanità: è tutto ciò che cerchi in questa discoteca, fuori dall’Ordine. Niente lame per una volta, niente battaglie e morti: senti la vita, la senti? Pulsa attorno a te in quella giovane massa, devi solo allungare una mano per prenderla.
 

joli garçon aime moi
ne dis pas au revoir
joli garçon aime moi
ne dit pas au revoir



 

Due mani ti circondano la vita: e a chi importa? Mani femminili, mani maschili: a chi interessa? Basta ballare, basta tenere gli occhi chiusi e vivere il momento: nell’anima siamo tutti uguali, maschio o femmina non importa. Un corpo si avvicina al tuo, mentre delle labbra ti baciano i capelli, quelle fiamme che si stagliano fra le luci multicolori della pista: rilucono di vita propria nel buio benedetto della notte, voce delle sirene per i marinai, faro che preserva dagli scogli. Ti giri verso colui –sì, nonostante tutto è inequivocabile che sia un lui- che ti sta massaggiando con delicatezza e urgenza il petto, il ventre, esplorando ogni centimetro delle tue forme da sopra il tessuto della maglietta. Sono due mani gentili, nonostante tutta quell’elettricità palpabile, proveniente dalla sua anima. Sorridi per quel contrasto, rifiutandoti di osservare in volto il tuo ballerino: tanto non ha importanza. Tu non esisti, non sei mai esistito, meglio che rimanga solo un numero, potresti scoprire quanto sia bella l’umanità altrimenti.
 

Je l'ai vu la plus femme que j'ai jamais vu

on peut dire q'uil se moque de moi
j'ai une envie folle de toi
on peut dire je suis folle comme ça
j'aimerais bien t'embrasser
mon chérie ne bise pas l'autre fille
Joli garçon



 
Con tutte le persone che potevi trovare proprio quella fiamma doveva attrarti?  Non è una donna, - oh, assolutamente no- ma a chi importa: siamo tutti uguali nell’anima. Certo, che fra tutte le persone presenti nella sala, il destino ti ha giocato un bello scherzo: proprio Lavi dovevi trovare? Ma a chi importa? Dopotutto, lui ha già deciso, nel momento esatto in cui si è voltato verso di te con un sorriso e gli occhi chiusi. Massì, non ci pensare. Se lui chiude gli occhi per una volta, perché non puoi farlo anche tu. E poi le sue mani sono così morbide mentre ti accarezzano il collo, mentre scivolano sulle tue spalle, e il suo sorriso perfora l’anima: è sereno, vero, reale. Non il solito ghigno, ma il sorriso di un semplice ragazzo, che sia questo il vero Lavi? Forse dovresti provare a chiederglielo, ma la tua voce potrebbe tradirti. Ci sono altri modi in fondo per sapere certe cose –mille domande che ti affollano la testa: quelle labbra, così invitanti, così belle nel sorriso, conoscono la gioia di un bacio?- forse potresti provare a scoprirlo. E’ questo ciò che pensi, avvicinandoti a lui, abbassando la tua testa verso la sua.

Gli cingi il collo con le braccia, ballando assieme a lui, obbligandolo a seguire il tuo ritmo. E’ più basso di te, ma che importa, non per questo deve essere poi così diverso. Anche il fatto che ti annusi, che sfiori con il naso il tuo collo non ti da fastidio: il fatto di avere un odore dimostra che esisti. Non sei solo un’identità come tante altre, Lavi esiste! – è bello saperlo ogni tanto- E scoprire che qualcun altro se ne accorge non può essere che piacevole. Perché non scoprire cos’è l’umanità per una sera? Sentilo il corpo contro il tuo –guardarlo non puoi, meglio mantenere un velo di sogno-  senti il suo respiro sulla tua pelle, le sue mani gentili che ti accarezzano i fianchi mentre ballate. E’ forse una sensazione di calore quella che provi? Perché cercare le sue labbra ti pare la cosa più naturale da fare?

Je l'ai vu la plus belle femme
joli garçon
que j'ai jamais vu
ne dit pas au revoir




Oh, no. Non sono assolutamente le labbra di una donna, quelle che si posano sulle tue. Labbra maschili, irruente e decise, ma al contempo morbide, che accarezzano e saggiano le tue labbra con curiosità. Se ti fermi ora è finita, Kanda. La tua coscienza non indietreggia mai davanti a nulla, nemmeno alle cose più strane. E’ inutile stupirsi per quel contatto, quando è proprio quello che cercavi. E’ inutile stupirsi quando è proprio la risposta a ciò che ti domandavi. Che sapore hanno le labbra di Lavi? Sanno di tutto e di niente, di dolce e amaro. C’è un mondo racchiuso in quelle labbra e forse non aspetta altro che essere scoperto. Chiudi gli occhi anche tu, stringendolo a te, fermandoti al centro della folla. La musica non si sente più, c’è solo Lavi, con quei suoi capelli rossi che funzionano meglio della luce per i ciechi, meglio dell’acqua per gli assetati: e sono tuoi ora che ci affondi le dita, e ne saggi la consistenza. E’ tuo quel corpo tornito e agile che si è fermato nel tuo abbraccio, e che si aggrappa al tuo petto con le mani. Sono tue quelle labbra –oh, quelle labbra! Il nettare degli Dei di sicuro non ha un sapore che sa di totalità come quelle-  che audaci giocano con le tue. E le torturano con piacere, quasi volessero imprimersi nella mente la loro forma –il tuo sapore.

Che capelli lunghi e morbidi ha questo ragazzo! E’ un peccato che li tenga raccolti in una coda –che prontamente sciogli Lavi. Ci passi le mani attraverso, miele fra le tue dita, seta al tatto. E quelle labbra forti ma gentili, che assaporano con decisione le tue: che sia questa l’umanità? La curiosità è troppo forte per resistere oltre, e apri gli occhi.  Chi l’avrebbe mai detto che quello di cui ti stai beando, colui che ti dona umanità è proprio Yuu Kanda –il tuo desiderio più recondito e vietato- , l’esorcista più scontroso, bello e irraggiungibile dell’Ordine? Ed ha gli occhi chiusi! Un sogno come questo non esiste, non può essere vero. Ma se è solo un sogno, allora perché non lasciarcisi avvolgere? Ti stringi a lui, assaporando con una nuova curiosità le sue labbra: c’è tutto Yuu lì dentro, solo lui può essere un tale concentrato di bianco e nero, solo lui è così netto e senza sfumature. Ed è tuo. Prega che l’incantesimo non svanisca, chiudi gli occhi Lavi! Non sai che il buio rivela più verità che la luce? Chiudi gli occhi se non vuoi che il sogno svanisca, che i tuoi occhi incontrino i suoi, potrebbe non esserci un ritorno.
 

Kanda riapre gli occhi: quelli di Lavi, che balla nuovamente contro di lui sono chiusi. E’ il momento per sparire, per uscire di scena: sarebbe scomodo dover accettare una verità tanto bella e crudele. Scivola via Kanda, sciogliti dalla sua presa, e sparisci nella folla fino a che sei in tempo. Non ti sarà concessa una seconda volta. Scappa prima che diventi tutto troppo complicato. Fuggi prima che la realtà raggiunga il vostro sogno!
 


je l'ai vu
 
 
Lavi il mattino dopo passeggiava per il corridoio dell’Ordine. Incrociò Kanda e gli sorrise, come al suo solito. Il sogno della notte precedente era ancora vivido. Si stupì, quando Kanda non gli puntò subito Mugen alla gola, per quel sorriso.
“Buongiorno Yuu-chan!”
“Che. Baka Usagi”


 

  
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