Chapter one.


Samantha's POV

08.40. Di nuovo in ritardo. Corro in camera e prendo lo zaino-Samantha Sheireen Moiron, scendi immediatamente!- la voce di mia madre risuona per tutta casa. Si, Sheireen. Significa 'Consacrata' e Samantha significa 'Ragazza Sacra'. Mia madre è indiana, e questo spiega il nome e i capelli di quel colore come il miele scuro. Mentre mio padre è candese, così si spiega la carnagione bianca tipo Edward Cullen. Ora viviamo tutti insieme in Texas, con Gabriel e Rick, i miei fratelli maggiori, assomigliano più a degli indiani mentre io sono più canadese. Per un tempo abbiamo vissuto in Canada, dove sono i miei nonni. L'unica che ha il nome indiano e con un significato specifico sono io, la gioia di mia madre, voleva amntenere la tradizione. 8.50, forse ce la faccio. Salgo in macchina e sprono mia madre a partire. Sistemo i miei corti capelli in quella maledetta coda e passo ancora una volta la matita sugli occhi. Apro lo sportello e corro come una matta dentro. Mi fermo. Ce l'ho fatta. sistemo la borsa, con un gesto mando in dietro la frangietta e mi avvio verso le scale. Sui corridoi non c'è nessuno, solo qualche bidello che mi saluta con un sorriso. Fondalmentalmente odio questa scuola. Se non fosse per i bidelli cordiali, per il professore di Arte e per Travis, il mio ragazzo. Fa il quinto ed è il più carino della scuola. Gioca persino nella squadra di football e, come tutti sanno, io dovrei essere una cheerleader ma non sono abbastanza 'elastica'. Ah e poi per la mia migliore amica, Anya. è fantastica, ma è troppo gentile con tutti. Sono avvolta nei miei pensieri quando incampo, mi afferro alla righiera ma qualcuno mi prende per un braccio. Alzo gli occhi e incontro gli occhi verdi smeraldo di un ragazzo riccio con uno sguardo abbastanza preoccupato, sicuramente rivolto a me. Non l'ho mai visto eppure conosco tutti. Ah, deve essere uno dei ragazzi nuovi, inglesi. Amo gli inglesi. Anche se Travis è del Texas. Continuo a guardare quello sguardo così magnetico che mi ha catturato. Colpo di fulmine? No assolutamente. Io amo Travis, credo.


Harry's POV


Mi Chiamo Harry Styles… Ripeti con me… Haaaaaaaaarryyyyyyy Styyyyyleeeeesss.
Ancora una volta H A R R Y    S T Y L E S. Ecco, ora dovrebbe essere chiaro.
Bene, allora ricapitolando. Mi chiamo Harry Styles (per chi non l’avesse ancora capito), sono di Holmes Chapel però da poco mi sono trasferito in Texas… Mh bello il Texas, ma ancora più bello se qui con me ci fosse la mia famiglia. A dirla tutta, una parte della mia famiglia è qui.
Accanto a me ci sono quattro magnifici ragazzi, che sono la mia famiglia.
Li ho conosciuti poco tempo fa, Zayn, Niall, Liam e Louis hanno partecipato ad X-Factor UK, i giudici hanno ritenuto opportuno che cantassimo insieme, ed eccoci qua.
Una band, sì mi piace dirlo. Una band, i One Direction.
Siamo più di una semplice Band.
Alle basi del gruppo, non c’è solo una passione comune, ma la nostra amicizia.
C’è un feeling speciale fra noi.
Sono qui in Texas perché la mia casa discografica è qui. Ma intendo finire la scuola prima di dedicarmi interamente alla carriera da cantante.
-Amor, muoviti!- ecco che una voce interrompe il mio sonno…
-Io vi odio!- urlo con la faccia nel cuscino, convinto che mi possano sentire.
Alzo la testa dal guanciale e me li trovo tutti lì; schierati uno dopo l’altro. I miei migliori amici.
-Ragazzi, io mi alzo, ma a patto che… - ecco che mi blocco - mi date un bacio ciascuno- continuo brontolando e piagnucolando.
Sì, sono tenero. Lo so.
Li vedo venirmi incontro e stamparmi uno dopo l’altro un bacio sulla guancia. Non vorrei lavarla, ma è igiene personale lavarsi… o almeno credo…
Subito corro in bagno a fare una doccia e vestirmi.
Oh bhe, per il primo giorno di scuola in un college bisogna vestirsi bene…
Peccato che le mie immaginazioni sul vestiario, non servano a nulla. Le uniformi. Santa, terribile cosa.
E lo sapevo! Sapevo di aver fatto tardi! Cazzo, potevano aspettarmi però.
Corro, corro, corro, aspetta, ho lasciato la porta aperta.
Corro, chiudo la porta, corro verso l’ala del college dedicata alle aule, corro su per le scale, il terzo piano.
D’istinto prendo il braccio di una ragazza. Nei corridoi non c’è nessuno e sono a dir poco in ritardo.
Ma quella ragazza stava cadendo. Mi trovo a pochi centimetri da lei.
Grigio, vedo solo grigio. Mi perdo in un nuovo universo che ho l’impressione che non sia mai stato scoperto prima d’ora. I suoi occhi.
-Come stai?- Le chiedo un po’ perplesso. 



-spazio autrice...
allooooooooooooora ch dire.. eccomi qua con una nuova FF **
ma noooo non è come le altre (?)
non la scrivo fa sola... Ci siamo io e Buba (sì, ora ti chiamo così) e.e
io sono Harry v.v Interpreto un maschio, ossèèè..
Mentre Buba, Samantha... la adorerete**
spero leggiate questa storia e spero recensiate anche :33 un baaaciiiooo
seempre con più amore...
-simo. <3