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Autore: BabyTaiga    21/11/2011    3 recensioni
Aspettare un amore o lasciar perdere? Questo è il dilemma.
Tratto da una storia vera.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Così,lui mi prese e mi baciò.
Non avrei mai pensato che dopo tanto tempo sarei riuscita a toccare le sue calde labbra.
“Fa’ attenzione” mi disse. E ci separammo. Forse per sempre.
Quella gelida sera di Novembre gettai tutti i miei pensieri sul ruvido asfalto e ripensando all’accaduto sorrisi. Perché mi trovavo lì? Perché avevo ceduto alle sue imponenti braccia? Ma la domanda più importante era: Non avrei dovuto farlo?
Cercavo le risposte ad ogni passo,ma più camminavo e più mi rendevo conto di non averle, eppure avevo aspettato così a lungo quel momento che esso mi aveva annebbiato la mente,neanche il lampione più luminoso avrebbe aperto un varco in quella nebbia.
Dopo tante fatiche per aver atteso quell’amore che sembrava essere impossibile,il premio che avevo vinto era la confusione. C’era ancora più confusione.Più di quella che mi aspettassi. Ma che lo amavo era certo.
Ne ero così sicura : bastava la sua presenza per scaturire in me una serie di emozioni indecifabili che si traducevano in un sorriso e in occhi che diventavano di un verde luminoso da poter guardare tutti in modo diverso. Si capiva da un miglio di distanza che quelli erano Occhi innamorati . Innamorati di quella folta chioma riccioluta, di quegli occhi che mi guardavano mentre commettevo errori,di quelle grandi mani che mi accarezzavano e di quell’anima vivace per la quale era nato quest’amore. Ebbene sì,mi ero innamorata del carattere ,in seguito dell’aspetto,il quale è stato solo un punto a favore. Lui ,però, non rispondeva.Né a questo mio amore né a me.
Quando mi disse di essersi fidanzato andai su tutte le furie. Non a causa sua,ma a causa mia.Pensavo di non aver fatto abbastanza. O almeno credevo.
Continuammo a frequentarci ,nonostante tutto, come buoni amici. Ma questa era una buona amica?Una che è innamorata segretamente del ragazzo che apparteneva a qualcun altro? Mi sentivo male. Star con lui ma non poterlo sfiorare. Eppure lui s’avvicinava a me,mi abbracciava e mi diceva frasi le quali mi confondevano: forse anche per lui era più di una semplice amicizia? Mi sentii ancora più male quando si presentò davanti a me quella voluminosa aura di romanticheria che lasciava scia ,formata da quella coppia così carina anche ai miei occhi. Volevo piangere.Non potevo.Non dinnanzi a loro di certo. Me ne andai di corsa per tornare a casa e poter mettere su delle canzoni strappalacrime,così da poter calpestare il mio morale ancora di più e poter far affogare le mie lacrime nel latte bollente il quale poi lasciai sul tavolo.
Decisi di dover lasciare alle spalle tutto ciò che mi era accaduto con lui. Ma come, se poi ,ogni singola notte mi svegliavo e ricordavo?
Capii di essere masochista quando pensai di continuare a frequentarlo. Mi stavo uccidendo con le mie stesse mani . Purtroppo non volevo smettere di vedere quegli allegri riccioli castani.
Volevo continuare a tentare,così trovai un modo per vederlo anche in Autunno e nelle stagioni successive. Mi iscrissi in palestra,quella difronte casa sua. Il prezzo per vederlo era 50 euro al mese.
Eppure a volte c’era e altre no. Così quando non c’era, restavo ad aspettarlo ore in compagnia della mia amica, fuori casa sua, trovando una scusa plausibile per restare ancora un po’ al freddo e al gelo. Delle volte, capitava che non arrivasse o che lo facesse troppo tardi. E spesso era un tuffo in un mare gelido.
Quando invece suonavo al citofono e la sua voce risuonava,a volte stanca, era una gioia per il mio piccolo cuore timido e innamorato. Ed ogni volta che arrivava cercavo di cogliere ogni momento e piccolo particolare,osservandolo come estasiata dalla sua presenza.
E proprio in uno di quei giorni in cui rimase lì con me ,a riscaldarmi dalla tempesta , avvenne ciò che non avrei mai creduto che potesse capitare.
Dopo tutto quel tempo mi guardò,si avvicinò e così,lui mi prese e mi baciò.
  
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