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Autore: laisaxrem    22/11/2011    2 recensioni
« Dobbiamo assolutamente andare da qualche parte a mangiare tutti insieme » esclamò.
« E perché mai? » chiese Naruto.
Sakura lo fulminò con lo sguardo.
« Ma per festeggiare il team sette!
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Ciao a tutti!
Era da un po’ che pensavo a questa cosa e ora sono riuscita a buttarla sulla carta, ehm, tastiera (“buttarla” nel vero senso della parola: non mi è venuta proprio benissimo, credo che molti verbi siano a tempi sbagliati).
L’ho ambientata circa cinque anni dopo che Sasuke se ne è andato da Konhoa, cancellando, però, tutto ciò che accade nella seconda serie dell’anime (come spiegazione non è granché, comunque capirete meglio se avrete ancora voglia di leggere il resto).
Come suggerisce il titolo è una storia d’amore (che strano eh XP). Ma a questo punto: amore tra chi? Sono aperte le scommesse e le previsioni.
Grazie in anticipo. (come sempre sono molto gradite anche le recensioni negative e i consigli per migliorare la mia scrittura).
L
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AMORE LATENTE
Capitolo 1
 
Era un pomeriggio assolato di metà settembre a Konoha. L’uomo con i capelli argento camminava per le strade del villaggio, il naso immerso nel suo libro.
Di tanto in tanto le persone che incontrava lo salutavano e lui ricambiava.
Ad un certo punto, una voce lo chiamò dalle sue spalle.
« Maestro Kakashi! »
Kakashi Hatake si voltò.
Una giovane donna con i capelli rosa gli correva incontro con un gran sorriso dipinto in volto, gli occhi verde smeraldo scintillanti e sventolando la mano.
Kakashi rimase impietrito sotto alla maschera quando Sakura Haruno lo raggiunse.
Da quanto tempo non si vedevano? Quasi cinque anni, pensò.
L’ultima volta che si erano visti era stato in ospedale, dopo una missione di livello S particolarmente pericolosa dalla quale il ninja era tornato seriamente ferito e debilitato per il massiccio uso dello sharingan ipnotico, quando la ragazza non era più una sua allieva ed aveva già iniziato a concentrarsi seriamente sulle arti mediche.
Ed in quel tempo, Sakura era cambiata. Non era più la ragazzina di tredici anni che aveva allenato. Ora era una giovane donna di diciotto anni.
« Sakura! Sei proprio tu? »
La giovane donna gli sorrise allegramente.
« È vero che sono cinque anni che non ci vediamo, maestro, ma credevo che mi avrebbe riconosciuta ».
Kakashi fece un mezzo sorriso di scusa.
« Come stai? »
« Bene, grazie. Lei? »
« Sakura, non sono più il tuo maestro, perciò smettila di darmi del lei e chiamami Kakashi »
Sakura lo squadrò per un momento, come per capire se l’uomo fosse serio, poi sorrise.
« Ok. Allora, va bene, Kakashi »
« Dove stai andando? »
Sakura lo guardò storto.
« Ma come, non lo sa... sai? Naruto sta tornando al villaggio! »
Un sorriso si dipinse sul volto del Jonin. Naruto Uzumaki. Uno dei ninja più forti e più coraggiosi, nonché sicuramente il più testardo ed impulsivo, che Kakashi avesse e, probabilmente, avrebbe mai incontrato.
Naruto era stato uno dei suoi allievi nel team 7, quando era solo un Genin.
Quattro anni  e sette mesi prima, Naruto era partito con uno dei ninja leggendari, il sommo Jiraiya, per un allenamento intensivo che sarebbe dovuto durare all’incirca tre anni.
Scopo dell’addestramento: diventare sufficientemente forte da sconfiggere Orochimaru, un altro dei tre ninja leggendari, e riportare Sasuke Uchiha al villaggio.
Sasuke era il terzo membro del team 7 e ultimo discendente della potente casata Uchiha. Cinque anni prima se ne era andato dal villaggio seguendo Orochimaru. Aveva deciso di abbandonare i suoi amici, la sua casa, la sua vita per inseguire un sogno di vendetta: uccidere suo fratello, Itachi Uchiha, colpevole di avere sterminato l’intero Clan quando Sasuke era solo un bambino.
Dopo un paio d’anni, però, Sasuke era comparso alle porte del villaggio dopo avere ucciso Orochimaru e portando sulle spalle il fratello in fin di vita.
L’uomo venne portato immediatamente dal Quinto Hokage, Tsunade, il terzo ninja leggendario, e, su preghiera di Sasuke e dopo una breve spiegazione, venne curato e riaccolto nel villaggio, esattamente come il fratello. Purtroppo Itachi morì pochi mesi dopo a causa di una malattia che lo aveva tormentato sin da bambino.
Sasuke aveva deciso di rimanere al villaggio ed ora era uno dei migliori ninja di Konoha.
Naruto era stato avvertito di quanto era successo e, dopo essere tornato al villaggio per abbracciare e picchiare l’amico ritrovato, se ne era ripartito per continuare e approfondire l’addestramento.
Ed ora era tornato al villaggio e Kakashi era curioso di vedere quanto fosse diventato forte.
« Mae... Kakashi. Vieni con me? ».
La voce di Sakura interruppe il flusso di ricordi del ninja copia.
L’uomo sorrise e si incamminarono entrambi verso l’entrata del villaggio.
 
Quando arrivarono alle porte salutarono le sentinelle che avevano il compito di registrare le persone in arrivo e in partenza.
Si sedettero. E poi attesero.
Non parlavano. Entrambi cercavano di aguzzare la vista per scorgere l’arrivo del ragazzo.
Per un paio di volte credettero che Naruto fosse arrivato ma ogni volta tornavano a guardare lontano quando si accorgevano che non si trattava di chi stavano aspettando.
Dopo più di mezz’ora di attesa, quando il sole era ormai basso sull’orizzonte, due figure comparvero in lontananza.
Uno aveva i capelli lunghi e bianchi, l’altro, leggermente più basso, aveva corti capelli biondi e, anche se Sakura non poteva vederli da quella distanza, due occhi azzurri come il cielo.
Entrambi i ninja si alzarono ma non si mossero.
Lentamente Naruto e Jiraiya si avvicinarono.
Quando si trovarono a pochi passi l’uno dall’altro, Naruto allungò la mano verso il suo vecchio maestro e verso la donna che aveva amato per molti anni.
Poi, visto che nessuno dei due pareva volerla stringere, la abbassò, una traccia di delusione sul volto.
Stava per parlare quando si ritrovò addosso Sakura, le braccia della donna a cingergli il collo, le sue urla a stordirlo.
Sorrise e la strinse in un caloroso abbraccio.
Quando finalmente la ragazza lo lasciò libero, rivolse lo sguardo a Kakashi.
« È un piacere rivederla, maestro Kakashi » disse con un sorriso e allungò di nuovo il braccio.
Ma il Jonin ignorò la mano tesa e abbracciò il suo studente.
Naruto, Sakura e Jiraiya lo osservavano.
« Maestro. Non credevo che fosse così sentimentale » disse Naruto con un sorriso.
Kakashi gli diede una botta sul capo ridendo.
« Punto uno: non gasarti troppo, testa quadra. Punto due: smetti di chiamarmi “maestro”, sono cinque anni che non lo sono più » lo ammonì Kakashi estraendo dalla tasca il libro che stava leggendo prima di incontrare Sakura. Lo aprì ma in realtà non si mise a leggere: era troppo concentrato a seguire i discorsi che stavano facendo i due giovani e alla fine rinunciò alla lettura intascando di nuovo il libricino.
« Bè ragazzi » li interruppe Jiraiya qualche minuto dopo. « Io vi lascio. Vado a trovare la mia vecchia Tsunade. Ci vedremo presto ».
E dopo avere fatto un breve inchino a Sakura e aver salutato i due uomini, si incamminò verso il palazzo dell’Hokage.
I tre ninja iniziarono ad allontanarsi dalla porta del villaggio senza smettere di parlare.
Stavano chiacchierando già da qualche minuto quando una voce parlò da dietro le loro spalle.
« Bè, pare che tutto il team 7 sia nel villaggio, oggi »
I tre si voltarono e videro il terzo membro della squadra di fronte a loro, sorridente.
Naruto si lanciò subito su di lui e lo abbracciò talmente forte da togliergli il respiro.
Anche Sakura si avvicinò e abbracciò entrambi. Solo qualche anno prima sarebbe scoppiata a piangere, ora, invece, sorrideva raggiante.
« Sasuke » disse il ninja copia avvicinandosi a sua volta. « È un piacere rivederti ».
Il ragazzo gli sorrise.
« Il piacere è tutto mio ».
Finalmente i tre sciolsero l’abbraccio e Naruto iniziò a bombardare i tre ninja di domande su di loro e sui loro amici.
« È cambiato molto dall’ultima volta che sono venuto al villaggio? »
Sakura rise.
« Ti stupiresti di sapere quanto le cose siano cambiate qui in questi anni ».
Mentre i due ragazzi parlavano, Kakashi si rivolse a Sasuke.
« Ho saputo che sei un insegnante, ora ».
Sasuke annuì.
« Ero dall’Hokage per ritirare i fascicoli dei tre Genin che mi sono stati affidati, quando ho saputo » disse indicando Naruto.
« Ehi » esclamò Sakura all’improvviso.
Tutti e tre gli uomini si voltarono ad osservarla.
« Dobbiamo assolutamente andare da qualche parte a mangiare tutti insieme » esclamò.
« E perché mai? » chiese Naruto.
Sakura lo fulminò con lo sguardo.
« Ma per festeggiare il team sette! Sei sempre la solita testa quadra, Naruto » disse tirandogli un leggero pugno sulla testa e facendo scoppiare tutti a ridere.
  
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