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Autore: Gems    22/11/2011    5 recensioni
" Hai sconfitto la morte, Arvin " gli dici. Tu non hai paura della morte, sai che ti ricorderanno per sempre " Ma non hai sconfitto me ".
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jack Bristow
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tutto il tempo del mondo ~ Tutto il tempo del mondo.

Non avevi mai pensato a come morire, o forse lo avevi fatto tante di quelle volte da non rendertene neanche conto.
Ma tu non hai paura di morire, sai per chi lo stai facendo, sai che non ci sarà niente ad aspettarti e questo ti rende tranquillo.
Sei cinico fino al midollo, Jack. Te lo diceva sempre anche il tuo fottuto migliore amico. Perchè lo era, vero Jack?
E ora, che ti ha sparato e ucciderà la persona per cui ti sei sacrificato e che hai impiegato una vita a proteggere, è ancora il tuo migliore amico?
Ti credevano cattivo... Si suggestionavano anche solo se gli rivolgevi qualche occhiata e si spaventavano per il tuo essere così incredibilmente razionale.
Nessuno ha mai capito com eri in realtà. Lo aveva capito solo una persona, che è morta tempo fa', che non è mai esistita.
Però non sei pentito di questo errore, anche se ti ha segnato e sei ostinato a non ammetterlo per quel maledetto orgoglio che ti ritrovi.
Hai sempre cercato di dare tutto alla tua piccola Syd, nonostante non eri quasi mai a casa, ma di nuovo, lo stavi facendo per lei.
Ti ha salvato, no? Senza di lei probabilmente saresti stato devoto a quel maledetto progetto di Rambaldi. Sydney vale per te più di quanto tu sia mai riuscito a dimostrarle. Lo sai tu e lo sa' lei. Tua figlia è sempre bellissima e sai che rimarrà così: orgogliosa, determinata, giusta, buona.
La vedi andare via, ma va bene. Preferisci che sia lei, in fondo, a combattere Irina. Avresti ancora quei tormenti delle notti di vent'anni fa', avresti esitazioni all'ultimo minuto, perchè sei troppo debole, Jack.
Sai, però, che anche se volessi combatterla è troppo tardi ormai. Non lo avresti mai detto Jack, ma stai morendo.
Vedi la macchina mettersi in moto... La tua piccola sta' andando via.
Sai che non la rivedrai più, sai che non potrai mai più perderti nei suoi caldi occhi, pensando a quanto sia fiero di lei.
Le vuoi bene, la ami e lei lo sa, glielo hai detto.
Cadi per terra, ansimando.
Sei stanco, vero Jack?
Ti stanca perfino respirare, il tuo solito carattere ti porta a pensare che la morte ti stia ridendo addosso, che stia giocando con te. E allora ti ritrovi a pensare di voler morire il più in fretta possibile per poterla guardare e riderle in faccia.
Hai fatto tutto quello che dovevi fare, ti fidi di tua figlia, sai che sarà al sicuro e non farà stupidaggini.
Nonostante questo, ti manca qualcosa. Qualcosa che ha il valore di una " soddisfazione personale ".
Scendi giù nel sotterraneo, dove tua figlia ha sparato quello che credevi il tuo migliore amico per te.
Sorridi impercettibilmente, sai già che lo troverai vivo, ma gli renderai la vita impossibile. Lo trovi a parlare da solo, il potere ha dovuto dargli alla testa, di sicuro.
Quando si accorge di te ti sorride, gli occhi spiritati: " Jack, non volevo spararti ".
Si certo. Immagini che non volesse uccidere nemmeno sua figlia e sua moglie.
" Posso farti vivere per sempre ", continua.
Ma nemmeno questo ti interessa. E' patetico per te, se pensa che vivere per sempre possa renderlo felice. Sai che lo scopo della natura è quello di nascere e di morire, non hai intenzione di essere tu a cambiare questa cosa.
" Jack, abbiamo tutto il tempo del mondo ".
Certo Arvin, tu lo hai. Jack, uomo realistico e maledettamente patriottico, preferisce avere il tempo che basta.
" Hai sconfitto la morte, Arvin " gli dici. Tu non hai paura della morte, sai che ti ricorderanno per sempre " Ma non hai sconfitto me ".
Premi il pulsante della bomba e chiudi gli occhi, mentre ti invade calore e ascolti il rumore ormai ovattato dello scoppio.
L'unico pensiero che ti sfiora è quello del volto sorridente e finalmente di tua figlia e vedi di nuovo la tua Laura, una persona che non esiste.
E' finita Jack, sei morto.

A te, se sei arrivato fin qui.
A te, che hai letto e non hai niente da dire.
A chi, come me, ha una persona a cui dedicarla.
A te papà, perchè non ci sarà giorno in cui smetterò
di amarti.



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