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Autore: xZivaDavid    22/11/2011    3 recensioni
Aprì piano la porticina socchiusa e sorrise teneramente, con quella gioia di padre,
da troppo tempo negata dai troppi impegni.
Rimase nella porta, osservando le coperte rosee alzarsi e chinarsi al respiro della bambina, che sonnecchiava.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Diventare padre è semplice, essere un buon padre, questo è difficile.

 

Cap. 1. Aprire le mani e liberare sentimenti.

 

 

L'uomo scese dal Suv nero appena parcheggiato vicino alla villa.

Si sentiva stanco e infreddolito, la giornata era stata lunga e snervante.

In silenzio, varcò l'uscio e chiuse la porta.

Non poteva svegliare nessuno.

Avanzò a tentoni lungo l'abitazione che a stento conosceva, fino a giungere in quella cameretta.

Aprì piano la porticina socchiusa e sorrise teneramente, con quella gioia di padre,

da troppo tempo negata dai troppi impegni.

Rimase nella porta, osservando le coperte rosee alzarsi e chinarsi al respiro della bambina, che sonnecchiava.

Un pugnetto stretto scivolava lungo il cuscino, la bocca mostrava dei dentini che si facevano largo tra le gengive e sulle gote, l'ombra di una lacrima. L'uomo fu pervaso dal gelo.

Riconobbe all'angolo della camera, una lampadina rossa, unico sprazzo di luce nella stanza.

L'uomo si poggiò allo stipite e passò una mano sul volto. 

Non sapeva quale fosse il colore preferito di Rose, né se fosse una brava bimba o arrogante, non conosceva le sue abitudini. Vide un disegno, sulla scrivania della bimba.

Era troppo piccola perché potesse arrivarci, era opera di sua madre se si trovava là.
Si avvicinò piano.

Un pugno si scagliò contro lo stomaco di lui. 
In quel foglio bianco, spiccava un sole enorme, una casetta, una donna e una bimba per mano.
E poi un uomo, lontano, con gli occhiali da sole.
Louis trattenne il respiro, liberandosi ancora di quelle fastidiose sensazioni.
Chiudendo fuori da sè altre emozioni.

Non la vedeva crescere. Non la vedeva mai.

Ma lo faceva per lei, si disse, lo faceva per la sua piccola Rose.

Osservò i boccoli della bambina sparsi per il cuscino e gli sfuggì un sorriso.

Uscì dalla stanza in punta di piedi.

Si diresse verso l'altra, verso la sua camera.

Guardò il letto matrimoniale mentre le sue iridi si abituavano all'oscurità.

La donna aveva gli occhi chiusi ma, lui poteva giurarci, non dormiva.

Si spogliò e cambiò, poi fece per infilarsi sotto le coperte.

E lei parlò, con voce calma. -Rose ha parlato.- Louis poté giurare di aver sentito qualcosa che si rompeva.

Rose ha parlato. - Ripetè una vocina fastidiosa dentro sè.

E lui non c'era, come al solito.

   
 
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