Vapore.
Ore dieci,
lezione di pratica.
Obiettivi dell'aspirante genin:
prendere familiarità con la nobile e antichissima arte degli
shuriken,
tramandata di...
“Coglione
in
cretino”, ribatté sarcastico Deidara, cestinando
il libro di
teoria e spogliandosi per entrare nelle docce comuni, dopo l'ora
massacrante di allenamento.
“Che
brutta
ferita”, osservò Sasori, il trovatello di Suna,
entrando nello
scompartimento con il corredo medico. Con la scusa di
volergli
fasciare la spalla.
Deidara
annuì, sul
punto di svenire dall'anemia, dal calo di zuccheri e dai fumi
bollenti che trasformavano ogni briciolo di forza rimastagli in
sudore. Il tutto era incredibilmente etereo e cristallino. Persino il
grattare della garza sulla pelle, persino i tocchi delle dita di
Sasori.
Sasori poi era
così... soporifero.
Con quel viso
delicato, quel fare riflessivo, quel fisico soprattutto.
I capelli bagnati e
gli occhi grandi e castani, la pelle pallida, i fianchi snelli...
“Deidara”.
“E-eh?”
“Guardami negli
occhi”.
Neve.
“Mi
raccomando, niente alcol e niente
porcate”.
La voce antipatica del capo sicurezza
gelò il mucchietto di studenti infreddoliti, rannicchiati
sui
pavimenti delle classi nei loro sacco a pelo.
“E dormite”, aggiunse, prima di
continuare il giro di pattuglia.
Notte
di gelo.
L'occupazione del liceo era iniziata
silenziosamente, smorzata da una calotta di ghiaccio.
La neve continuava a cadere,
imbiancando la città in rivolta; la notte trascorsa
all'interno
della scuola diventava fiabesca.
Dopo le nove veniva attuato il
coprifuoco, e il gigante di cemento si fondeva col buio come un'ombra
zuccherata.
Sasori, avviluppato in una coperta, si
avvicinò strisciando al suo compagno di classe.
“Stai dormendo Deidara?” Gli scostò
i capelli biondi, scherzoso.
Il ragazzino scosse la testa,
appoggiandosi con la schiena al termosifone tiepido e accennandogli
un bacio sulla guancia.
Nessuno all'interno della classe sapeva
della loro relazione.
E quella sera magica sarebbe stata
un'occasione perfetta.
La neve continuava a cadere, ma non avrebbero demorso.
Silvar
Tales: 8,25 (arr. 8.3)
Vapore
→ 8,5
Mi
ha fatto cadere dalla sedia il caratterino di Deidara e la sua uscita
sul testo del libro (geniale!) e ho apprezzato molto la presenza di
Sasori con la scusa della ferita da curare... ^^
Neve
→ 8
Simpatica
l'idea di farli dormire a scuola nei sacchi a pelo e, soprattutto, la
contrapposizione tra la neve esterna e il calore interno tra i due
giovinastri!