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Autore: InkHeart_Tai    22/11/2011    2 recensioni
"Lysander, figlio mio, mi raccomando cerca di essere il più strambo della classe come tua madre"
Erano state queste le ultime parole ditegli da suo padre prima di partire per Hogwarts.
La sua vita l'aveva passata con lui in giro per il mondo. Quando avevano divorziato Lysander e Lorcan erano stati separati, infatti non sapeva dell'esistenza dell'altro.
Famiglia, amore, giustizia, passione per le cose che ci circondano.. Erano questi i principi col quale era cresciuto... Senza dimenticarsi le prediche di zia Rob quando lui litigava con la cugina:
"Non si fa così, le ragazze le bisogna trattare come dei fiori".
Una sensibilità innata in lui per la musica. Avevano passato un periodo nel mondo dei babbani, e lì, una vicina di casa gli aveva insegnato a suonare la chitarra.
Da allora se la portava sempre in giro in spalle.. Anche quel fatidico giorno del 1 settembre.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Seduto sulle rive del lago nero, quel mattino, gli venne in mente il suo primo giorno di scuola. 
Lo scompartimento dove si trovava era vuoto, così se ne approfittò per tirare fuori la sua chitarra e suonare un pochino, gli serviva per rilassarsi. 
Timidamente una ragazza gli chiese se si poteva sedere con lui, tutto il treno era pieno, lei voleva soltanto un po di pace e tranquillità per leggersi il libro che custodiva saldamente. 
Doveva trattarsi di qualcosa di molto speciale, che aveva riletto più volte, le pagine erano così segnate che lo si poteva capire chiaramente. 
Il resto del viaggio passò così, con una chitarra e un libro. 
La traversata sulle barche, la spiegazione delle regole, l'arrivo dei fantasmi.. Tutto come gli aveva descritto la zia. Ma ora gli aspettava qualcosa che nessuno in casa aveva voluto dirgli: "La cerimonia". 
Si ricordava ancora bene le mille emozioni che gli passarono quando percorse il corridoio e attendeva il suo nome. 
E si ricordava ancora bene quando al cognome Scamander salì un altro ragazzo e non lui: Lorcan! 
E questo chi era mai?.. Perchè portava il suo stesso cognome? 
Però, vivendo tra i babbani, sapeva che potevano capitare persone dallo stesso cognome ma senza nessun filo di parentela, e così, aveva lasciato perdere. 
Lorcan andò a finire a Tassorosso, proprio la stessa casa di suo padre, mentre lui, con tutto se stesso sperava di essere in Corvonero, almeno avrebbe avuto qualcosa della madre che non aveva mai visto prima. 
Il cappello non si decideva, lui si sentiva svenire, sarebbero passati mesi prima che prendesse una decisione? 
Subito dopo l'attesa venne ricompensata: 
-CORVONERO!- un boato arrivò dal tavolo dove una volta sedeva la madre. Venne accolto fra sorrisi e abbracci. Lo facevano sentire a casa. 

Con quel dolce pensiero ritornò alla realtà. 
Una voce squillante lo continuava a chiamare avvisandolo che la preside lo cercava. 
Dopo una manciata di secondi e un bel respiro, si alzò e si andò in direzione presidenza, chissà che aveva combinato sta volta per essere ripreso così. 
Negli ultimi 3 anni aveva effettuato ricerche per cercare di capire che affinità c'era fra lui e Lorcan. Molte volte gli pareva di avere una specie di collegamento mentale con lui. In altre occasioni si trovavano in infermeria insieme, causa: lo stesso male! 

Tutta la squadra di Quiddich di Corvonero era stata convocata. E non solo. 
Grifondoro e Tassorosso erano lì davanti a loro. 
Ma perchè? Che avevano mai fatto per essere convocati? 
Ma ben presto le domande ebbero risposta. 
-Quest'anno i Serpeverde si sentono più forti che mai. Dovete portare la massima attenzione ai falli. Avete già visto che hanno fatto con Tassorosso vero? E' già bello se quel ragazzo siamo riusciti a salvarlo al volo. 
Quindi vi chiediamo di prestare maggiore attenzione, di tenervi ben saldi alle scope e in bocca al lupo per la partita..- 
- Ma perchè dobbiamo stare attenti noi? Non potete vietargli di giocare? Quest'anno sono più sanguinari degli altri anni! Una punizione, per fargli imparare la lezione!- era intervenuto Lysander, non riusciva a capire quell'ingiustizia. 
-Perchè vogliamo dargli un'ultima possibilità..- 
-E così ci dobbiamo rimettere noi giocatori? Ma sapete che rischio ci state facendo correre? Siamo in una scuola, e dovremmo avere la massima protezione da voi!- 
La discussione suonò a vuoto.. La partita si sarebbe fatta ne più ne meno. 

-Ragazzi, questa volta gliela facciamo vedere noi a quelli!-  e così Lysander congedò i suoi compagni e e ne tornò nel mondo dei ricordi.


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