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Autore: PiccolaEco    22/11/2011    2 recensioni
"Ho tanta paura Miroku"
" Di cosa? "
" Ho paura di non arrivare in tempo…ho paura che tutti i nostri sforzi vadano a vuoto…ho paura di non vederlo più. Per la seconda volta. " 
Genere: Fluff, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kohaku, Miroku, Sango
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un giorno ritornerai…

Era una notte tranquilla e stellata e la luna splendeva alta nel cielo scuro in tutta la sua bellezza.
E lei era lì, immobile, seduta in mezzo al prato della sterminata pianura, immersa anch’essa nell’oscurità, ad osservare il cielo scuro nel bel mezzo della notte. Nei suoi occhi un velo di malinconia, malinconia per quei giorni trascorsi felici, insieme. Sango tornò indietro con la mente, a quando lei e Kohaku correvano felici da piccoli in mezzo a quel campo di fiori , il loro posto segreto del quale nessuno conosceva l’esistenza, lontano da tutto e da tutti: giocavano a rincorrersi finchè stremati non si accasciavano al suolo respirando a fatica e iniziavano a perdersi in mille pensieri talvolta semplicemente osservando la forma delle nuvole.
Passavano lì intere giornate, spesso perdendo completamente la cognizione del tempo...
Una lacrima solitaria le rigò il viso. Quante volte avrebbe voluto svegliarsi e constatare che tutta quella situazione era solo un orribile incubo. Quante volte avrebbe voluto credere che Naraku fosse solo frutto della sua fantasia, così come la morte del suo amato fratellino: sperava in cuor suo che la storia che Kohaku sopravvivesse solo grazie al frammento fosse tutta una bugia, un pessimo scherzo. Ma non era così.
Era tanto immersa nei suoi pensieri che non si accorse che qualcuno l’aveva raggiunta e ora la stava osservando con occhi pieni di tenerezza.
<< Stai pensando ancora a Kohaku, vero? >>.
Sango si ridestò di colpo e solo allora si accorse che miro era lì e la stava osservando.
Si affrettò ad asciugarsi gli occhi con la manica del vestito. << Scusa, non ti avevo sentito arrivare >>.
<< Lo so >> ribadì il giovane monaco con un sorriso. Seguirono minuti di silenzio. Entrambi osservavano le stelle che brillavano nell’immenso cielo come scaglie di diamanti.
<< Ho tanta paura Miroku >> ruppe il silenzio Sango.
<< Di cosa? >>.
<< Ho paura di non arrivare in tempo…ho paura che tutti i nostri sforzi vadano a vuoto…ho paura di non vederlo più. Per la seconda volta. >>.
Preso dall’istinto il giovane l’attirò a sé e cominciò ad accarezzarle i lunghi capelli castani, mentre la ragazza dove diede libero sfogo alle lacrime.
<< Shhh… non devi neanche pensarlo, piccola >>.
Ci volle qualche secondo perché Sango comprendesse quelle parole, anzi: quella parola.
I singhiozzi della ragazza cominciarono a poco a poco a placarsi e pian piano i suoi occhi color cioccolato andarono ad incontrare quelli color notte del monaco.
Sango lo osservava con un’ espressione fra il sorpreso e l’incredulo.
<< C-che c-cosa hai…detto? >>.
<< Ho detto che non devi neanche pensare una cosa del genere, piccola >> ripetè dolcemente lui. << Stai tranquilla: salveremo Kohaku…anche a costo della mia vita, se sarà necessario >>.
<< Miroku… >>.
<< Però… >>.
<< Però…? >> chiese lei con una punta di trepidazione nella voce.
<< Però ho bisogno che tu ti fida di me, Sango >>. La fissava intensamente negli occhi come a volerle scrutare l’anima. << Ti fidi di me? >> .
Sango spalancò gli occhi lucidi: ora in questi vi si poteva scorgere un barlume di speranza. Con gli occhi colmi di lacrime e con un sorriso leggero che andava increspandosi sulle sue labbra, abbassò lo sguardo e gli sussurrò: << Si, Miroku: mi fido di te >>.
Anche il monaco sorrise mentre le alzava il mento e le stampava un delicato bacio a fior di labbra. La ragazza rimase sorpresa ma non si oppose al bacio, a quel bacio che nella sua semplicità riuscì a ridarle sicurezza e ad allontanare da lei ogni dubbio e timore.
<< Ricordatelo: tu non sarai mai sola, Sango. Io ti starò vicino e ti proteggerò sempre. Sempre… >> le sussurrò dolcemente Miroku staccandosi da lei e avvicinando la punta del suo naso a quella della bella sterminatrice.
<< Perdonami: sono stata una sciocca a pensare, anche solo per un momento, di arrendermi… >> .
Sango appoggiò la testa sul petto del ragazzo, percependo ogni singolo battito del suo cuore. Intanto Miroku continuava a tenerla stretta a sé, come se non volesse lasciarla andar via, finchè lei, al sicuro tra le sue braccia, non si abbandonò al mondo dei sogni.

*Angolo dell’autrice * :

Salve a tutti! ^^ Beh, dal momento che non mi avete mai vista in questa sezione, come avrete ben immaginato questa è la mia prima fan fiction su Inuyasha…proprio per questo ho deciso di iniziare con una piccola one-shot su Sango e Kohaku (che poi, vabbè, è anche una Sango/ Miroku ma questo è un piccolo dettaglio! v.v). Sinceramente è da un po’ che ce l’avevo preparata su carta e quando stasera, per puro caso, mi è capitata tra le mani, mi sono detta: “Perché non pubblicarla su EFP? In fondo, è abbastanza presentabile!” *sorrisetto di soddisfazione *
E così, ecco qui questa piccola fluff, incentrata su Kohaku e Sango …o almeno questo è quello che avevo in mente! XD Spero di non essere uscita troppo “fuori tema” descrivendo anche i momento romantici tra lei e Miroku :3
Che dirvi di più… aspetto tantissime recensioni con i vostri pareri, consigli e, eventualmente, anche critiche! ^^

Un bacio fortissimo

PiccolaEco

PS: Su suggerimento di KitsuneDemon (che colgo l'occasione per ringraziare! ^^) vi consiglio vivamente di leggere la fanfiction con la canzone "Sango to Miroku" di Kaoru Wada come sottofondo...l'effetto è garantito! *-*


  
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