Un
giorno
ritornerai…
Era
una notte tranquilla e stellata e la luna splendeva alta nel cielo
scuro in tutta la sua bellezza.
E
lei era lì, immobile, seduta in mezzo al prato della
sterminata pianura,
immersa anch’essa nell’oscurità, ad
osservare il cielo scuro nel bel mezzo
della notte. Nei suoi occhi un velo di malinconia, malinconia per quei
giorni
trascorsi felici, insieme. Sango tornò indietro con la
mente, a quando lei e
Kohaku correvano felici da piccoli in mezzo a quel campo di fiori , il
loro
posto segreto del quale nessuno conosceva l’esistenza,
lontano da tutto e da
tutti: giocavano a rincorrersi finchè stremati non si
accasciavano al suolo
respirando a fatica e iniziavano a perdersi in mille pensieri talvolta
semplicemente
osservando la forma delle nuvole.
Passavano
lì intere giornate, spesso perdendo completamente la
cognizione del tempo...
Una
lacrima solitaria le rigò il viso. Quante volte avrebbe
voluto svegliarsi e
constatare che tutta quella situazione era solo un orribile incubo.
Quante
volte avrebbe voluto credere che Naraku fosse solo frutto della sua
fantasia,
così come la morte del suo amato fratellino: sperava in cuor
suo che la storia che Kohaku sopravvivesse solo
grazie al frammento fosse tutta una bugia, un pessimo scherzo. Ma non
era così.
Era tanto immersa nei
suoi pensieri che non si accorse che qualcuno l’aveva
raggiunta e ora la stava
osservando con occhi pieni di tenerezza.
<<
Stai pensando ancora a Kohaku, vero? >>.
Sango
si ridestò di colpo e solo allora si accorse che miro era
lì e la stava
osservando.
Si affrettò
ad asciugarsi gli occhi con la manica del vestito. <<
Scusa, non ti avevo
sentito arrivare >>.
<<
Lo so >> ribadì il giovane monaco con un
sorriso. Seguirono minuti di
silenzio. Entrambi osservavano le stelle che brillavano
nell’immenso cielo come
scaglie di diamanti.
<< Ho tanta paura Miroku >> ruppe il
silenzio Sango.
<<
Di cosa? >>.
<<
Ho paura di non arrivare in tempo…ho paura che tutti i
nostri sforzi vadano a
vuoto…ho paura di non vederlo più. Per la seconda
volta. >>.
Preso dall’istinto il giovane
l’attirò a sé e cominciò ad
accarezzarle i lunghi capelli castani, mentre la
ragazza dove diede libero sfogo alle lacrime.
<<
Shhh… non devi neanche pensarlo, piccola
>>.
Ci volle qualche secondo perché Sango comprendesse quelle
parole, anzi: quella parola.
I
singhiozzi della ragazza cominciarono a poco a poco a placarsi e pian
piano i
suoi occhi color cioccolato andarono ad incontrare quelli color notte
del
monaco.
Sango lo osservava con un’
espressione fra il sorpreso e l’incredulo.
<< C-che c-cosa hai…detto?
>>.
<< Ho detto che non devi neanche pensare
una cosa del genere, piccola
>> ripetè
dolcemente lui. << Stai tranquilla: salveremo
Kohaku…anche a costo della
mia vita, se sarà necessario >>.
<< Miroku… >>.
<< Però…
>>.
<< Però…? >> chiese
lei con una
punta di trepidazione nella voce.
<<
Però ho bisogno che tu ti fida di me,
Sango >>. La fissava intensamente
negli occhi come a volerle scrutare l’anima. <<
Ti fidi di me? >> .
Sango
spalancò gli occhi lucidi: ora in questi vi si poteva
scorgere un barlume di
speranza. Con gli occhi colmi di lacrime
e con un sorriso leggero che andava increspandosi sulle sue labbra,
abbassò lo
sguardo e gli sussurrò: << Si,
Miroku: mi fido di te >>.
Anche il
monaco sorrise mentre le alzava il mento e le stampava un delicato
bacio a fior
di labbra. La ragazza rimase sorpresa ma
non si oppose al bacio, a quel bacio che nella sua
semplicità riuscì a ridarle
sicurezza e ad allontanare da lei ogni dubbio e timore.
<<
Ricordatelo: tu non sarai mai sola, Sango. Io ti starò
vicino e ti proteggerò
sempre. Sempre… >> le sussurrò
dolcemente Miroku staccandosi da lei e avvicinando la punta del
suo naso a quella della bella sterminatrice.
<<
Perdonami: sono stata una sciocca a pensare, anche solo per un momento,
di
arrendermi… >> .
Sango
appoggiò la testa sul petto del ragazzo, percependo ogni
singolo battito del
suo cuore. Intanto Miroku continuava a tenerla stretta a sé,
come se non
volesse lasciarla andar via, finchè lei,
al sicuro tra le sue braccia, non si abbandonò al mondo dei
sogni.
*Angolo
dell’autrice * :
Salve
a
tutti! ^^ Beh, dal momento che non mi avete
mai vista in questa sezione, come avrete ben immaginato
questa
è la
mia prima fan fiction su Inuyasha…proprio per questo ho
deciso di iniziare con
una piccola one-shot su Sango e Kohaku (che poi, vabbè,
è anche una Sango/
Miroku ma questo è un piccolo dettaglio! v.v). Sinceramente
è da un po’ che ce
l’avevo preparata su carta e quando stasera, per puro caso,
mi è capitata tra
le mani, mi sono detta: “Perché non pubblicarla su
EFP? In fondo, è abbastanza
presentabile!” *sorrisetto
di
soddisfazione *
E così,
ecco qui
questa piccola fluff, incentrata su Kohaku e Sango …o almeno
questo è quello
che avevo in mente! XD Spero di non essere uscita troppo
“fuori tema” descrivendo
anche i momento romantici tra lei e Miroku :3
Che
dirvi di più… aspetto tantissime recensioni con i
vostri pareri, consigli e,
eventualmente, anche critiche! ^^
Un
bacio fortissimo
PiccolaEco