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Autore: Viki_chan    22/11/2011    7 recensioni
Nei Pub di Londra a volte si è così fortunati da trovare un tavolo in prima fila.
Si è così fortunati da trovare una canzone che parla proprio di noi.
Hermione, nonostante queste fortune, non è molto felice.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
- Questa storia fa parte della serie 'All we need is Harmony'
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Il titolo della FF è tratto da una bellissima (e tristissima) canzone di Amy Winehouse, in questa occasione cantata dagli Scar. Questa FF è per me necessaria, ho davvero bisogno di scrivere secondo il mio stile classico, al di fuori dei nuovi esperimenti.
Ah, la dedico a Apple, perchè mi fa sentire importante e perchè ha creato uno degli uomini della mia vita.





Love is a Losing Game






Luci soffuse.
Alti tavoli di legno occupati da avventori di ogni genere.
Mi siedo proprio davanti al piccolo palco infondo al locale, la birra fredda che lentamente ruba il calore dalle mie dita.
Sul palchetto, un paio di musicisti accordano i loro strumenti, sistemano i microfoni.
Un basso e una tastiera.
L'atmosfera è quella giusta.
L'aria è calda, umida di ombrelli abbandonati all'ingresso del pub e spolverini autunnali che faticano ad asciugarsi.
Il bassista mi guarda, sorride.
Ha occhi azzurri come il cielo e lunghi capelli spettinati.
Un po' di barba incolta, una camicia allacciata fino all'ultimo bottone.
E' sexy nel suo studiato stile trasandato.
Sono le dieci.
Sorseggio la birra continuando a guardare il palco.
Una ragazza magra e un po' stralunata sfiora il braccio del bassista, si avvicina al microfono, vi batte un dito.
Dalla mia posizione posso vedere il suo smalto verde brillante sgualcito, i suoi occhi coperti da lenti a contatto viola.
“Siamo gli Scar, benvenuti.”
La sua voce bassa viene quasi del tutto coperta da un fischio acuto.
Il tastierista si avvicina e maneggia il microfono.
La ragazza si passa una mano nei lunghi capelli neri e si guarda intorno.
La osservò un po'.
Anche lei mi guarda, anche lei sorride.
“Come ti chiami?” mi chiede senza microfono, in modo che solo io e gli altri in prima fila possiamo sentirla.
“Hermione.”
Nel frattempo il tastierista torna al suo posto, fa un cenno al bassista.
La musica inizia, lenta.
Un po' blues e calda.
Perfetta per questo pub, per questa sera.
La ragazza si umetta le labbra con la lingua, si sistema ancora una volta i capelli, riprende possesso del microfono, si culla al ritmo della musica per qualche secondo.
“Dicevo... Siamo gli Scar. Questa è Love is a losing game ed è dedicata a Hermione.”
Sorrido, quasi mi ero dimenticata di piangere.
Anche se lo faccio da ore.
Bevo un sorso di birra, chiudo gli occhi.
L'amore è un gioco a perdere, canta, perché non vorrei mai aver giocato?
Vorrei non pensare a Ron, alla nostra ennesima litigata, allo schiaffo che gli ho dato.
Me ne sono andata senza dire nulla, buttandomi nella pioggia.
Sebbene io sia piuttosto cieca, l’amore è un destino rassegnato.
Il bassista mi fa un cenno, alza il mento.
Sembra mi stia invitando a sorridere.
Ogni nota, ogni accordo è Dittamo per le mie scottature.
Ferite che ho accumulato in un anno di amore.
Un tormento che non so se ho più voglia di sopportare.
I ricordi rovinano la mia mente, l’amore è un destino rassegnato al di là di tutte le nostre questioni futili prese  in giro dalle divinità.
Sto crollando, lo sento.
Vedo negli occhi viola della cantante tutta la passione che mi manca.
La sua voce si tende in un virtuosismo caldo e roco.
Mentre la musica si scioglie nelle ultime note, lei spalanca gli occhi.
Una mano si appoggia alla mia spalla.
Harry si siede, scuote la testa come un cucciolo.
Alcune gocce di pioggia mi colpiscono il volto e entrano nella mia birra.
“Non piangere Hermione. Basta.”
Il pubblico applaude.
Vorrei applaudire anche io.
Gli Scar si inchinano, la ragazza prende un bicchiere di birra che qualcuno le ha appoggiato accanto ai piedi.
Se lo alza davanti al volto.
Faccio lo stesso, brindiamo a qualche metro di distanza.
“Come hai fatto a trovarmi, Harry?”
“Sono qui da un po', non volevo rovinare la canzone che ti hanno dedicato.”
“Io e Ron non..”
Il labbro mi trema.
“Sta ricominciando a cantare.” sussurra lui con un sorriso, indicando il palco con il mento.
Mentre ritorno a fissare il gruppo, Harry mette un braccio dietro alla mia schiena, mi fa appoggiare sulla sua spalla.
Poi, prende la mia mano nella sua.
La birra mi ha raffreddato le dita, le ha inumidite.
Harry non se ne cura, la stringe forte.
L'amore è un gioco d'azzardo, mi dico.
Forse è arrivata la mia mano vincente.

   
 
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