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Autore: bbacktodecember    23/11/2011    0 recensioni
Era un giorno come tanti a Wilmington, North Carolina ma non per Amanda. Non aveva idea che quel giorno la sua vita sarebbe cambiata del tutto.//
C'è sopratutto Cory in questa FF ma ci sono anche tutti gli altri.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Cory Monteith
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Amanda si svegliò con un forte maldischiena. Grande idea dormire sul divano! si disse mentre si metteva seduta e cercava di darsi una sistemata. La porta si aprì e una raggiante Dianna entrò e le porse un caffè “Buongiorno Amanda.” Ok allora non era un sogno “Giorno Dianna.” “Come hai dormito?” “Diciamo bene.” “Te l’avevo detto che potevi prendere il letto, io ormai sono abituata a dormire ovunque.” “Immagino” e le sorrise, poi iniziò a bere il suo caffè “Buono” ne bevve un altro sorso “Allora a che ora avete l’aereo?” “Alle 11:30” “Ah ok. E che ore sono ora?” chiese mentre cercava il telefono “Sono le 9:00” “E non dovete andare? Per il check in eccetera?” stava ancora cercando tra i cuscini del divano il cellulare e quando lo trovò vide che c’era due messaggi da parte di Tay. “No no. Il check in è alle 10 quindi siamo in tempo.” “Ok.” Rispose Am senza nemmeno ascoltarla stava leggendo i messaggi di Tay
“Ha chiamato tua madre voleva sapere perché ieri sera non ti aveva sentito. Mi sono inventata una balla”
“Stai ancora dormendo? Voglio sapere tutto quando torni!”
“Chi è il tuo ragazzo?” chiese Dianna curiosa “No no. Niente ragazzo. E’ la mia amica” “Come niente ragazzo? Sei tanto b-“ “Ti prego non lo dire” e scoppiò a ridere “sono stufa delle persone che mi dicono sei una bella ragazza” “Ok. Non te lo dico. Ma è vero.” “Bhè ma si sa. Gli uomini vogliono una sola cosa” quel discorso fu interrotto da qualcuno che bussava alla porta, Dianna si alzò e andò ad aprire.
Amanda vide che erano Darren e Cory e si ricordò che anche quello che era successo la sera prima non era stato un sogno “oh cavolo” pensò.
“Darren stai bene?” gli chiese Dianna cercando di non ridere. Era a pezzi. “Non fatemi bere mai più” “Dici sempre così.” Poi entrarono nella stanza e Darren si andò a mettere seduto vicino a Amanda. “Ieri sera ti ho fatto qualche proposta strana?” “In teoria si. Ma non fa niente” “Ok. Non ricordo nulla.” “Bene. Vuoi un po’ di caffè?” gli chiese “Oh si ne ho proprio bisogno.” E lei gli diede il suo.
Cory se ne stava da una parte e non parlava. Dianna si accorse della strana situazione ma non disse nulla. “Devo andare un attimo in bagno.” disse Amanda all’improvviso così si alzò e si andò a chiudere lì.
Aprì il rubinetto del lavandino e si lavò la faccia. Poi si fissò allo specchio “Stai tranquilla. Fai dei bei respiri. Fra un’ora se ne vanno e tutto sarà finito.” Cercò di sorridere ma non ci riuscì “Se è questo quello che vuoi davvero”
Intanto nella stanza Dianna diede un pugno a Cory “Ma che cavolo—“ le rispose lui “Che è successo?” “Cosa?” “Cory!” Darren si intromise “Già amico che è successo? Fino a due minuti fa eri tutto sorridente e ora sembra che ti è morto il gatto”. Lui non rispose e cercò di evitare lo sguardo degli amici e si fissò le scarpe. “Ieri sera quando vi ho lasciati soli sembrava tutto apposto. Che è successo Cory?” “Non lo so ok.” Sbottò lui. “Non lo so che è successo. Mi fa uno strano effetto.” “Ti piace.” Dianna non voleva di certo fare una domanda ma Cory rispose “Forse..credo di si” fece una pausa e tornò a riguardarsi le scarpe “E’ impossibile. La conosco da quanto? Due ore?” “Si chiama colpo di fulmine amico. Cerca su google” gli disse Darren per sdrammatizzare e ci riuscì perché Cory lo guardò male e poi scoppiò a ridere.
Amanda continuava a guardare quella ragazza bruna, occhi marroni e non capiva perché tutto doveva sempre essere così difficile per lei. Sentiva dei mormorii che provenivano dalla stanza ma l’unica cosa che riuscì a capire fu Cory che urlava chissà per quale motivo. Solo un’ora si ripetè.
Non si era mai trovata in una situazione del genere, togliendo il fatto che erano delle star di uno show molto famoso, alla fine erano dei ragazzi. E nessun ragazzo si era comportato con lei come aveva fatto Cory la sera prima. Anzi di solito era lei a fare il primo passo e come sempre se ne pentiva. Per questo, ad un certo punto della sua vita si era stancata di quella situazione e aveva cercato di auto-convincersi che prima o poi sarebbe arrivato il suo momento. Ma questo pensiero le poteva essere utile per qualche giorno o settimana ma a volte non le bastava. Mentre cercò di darsi una sistemata, visto che il segno del cuscino era ancora sul suo viso, si ricordò dell’ultima volta che aveva provato a fare il “primo passo”.
Era la metà semestre del suo ultimo anno. Amanda stava studiando nel parco della scuola sotto una grande quercia che lei adorava, lì c’era calma. Solo che ultimamente non sopportava più quel posto perché stando da sola, pensava troppo. E i suoi pensieri riguardavano solo lui: David.
David era il ragazzo più popolare della scuola e lei non aveva di certo la stessa fama. Amanda lo conosceva da sempre, David era il figlio della migliore amica di sua madre ed erano cresciuti insieme. Erano sempre stati buoni amici fino a quando alla scuola media avevano scelto diversi istituti e si erano divisi. Non si vedevano quasi più e ogni volta che la madre l’andava a trovare lui non c’era. Si era rivisti il primo giorno del liceo e non era più lo stesso. Era diventato molto più alto, i suoi capelli erano più chiari ed aveva un bel fisico. David l’aveva riconosciuta, quel primo giorno, e andando avanti avevano recuperato gli anni persi. Un giorno Amanda si accorse che quello non era più un semplice amico per lei. Questo complicò le cose anche perché non sapeva come comportarsi. 
Quel giorno Amanda era andata in quel parco con l’intenzione di studiare ma finì con il mandare un messaggio a David. “Hey dove sei?” “Al campo tu?” “Al parco. Mi raggiungi?” “Arrivo.” Solo Taylor sapeva che Amanda aveva una gran cotta per David. I suoi genitori non lo sapevano e nemmeno sua sorella maggiore. David arrivò con la borsa della palestra e con il suo solito sorriso fantastico si avvicinò ad Amanda e la salutò. “Ciao Amy” “Ciao Dave. Come sono andati gli allenamenti?” “Bene. Hai davanti il quaterback che porterà la squadra alla vittoria” “Il migliore di sempre, certo.” “Certo.” Disse lui e scoppiarono a ridere poi Amanda si avvicinò e lo baciò, così dal nulla. Lui si staccò subito. “Hey che—che fai?” “David mi piaci.” “No Amanda. Sei la mia migliore amica.” “O-ok. Scusa.” Lei stava per scoppiare a piangere e voleva solo scappare ma lui la teneva ferma. “Mi sto vedendo con una persona.” Fece una pausa perché si aspettava una qualche reazione, ma lei non si mosse “E’ Joey.” “La capo cheerleader? Che classico.” “Hey Amy, ti prego.” “Senti David.” Fece un bel respiro e lo guardò dritto negli occhi “Sto fingendo da troppo ormai. E non ce la faccio più. Tu non mi vuoi e io non riesco più a considerarti solamente un amico quindi..basta. E’ finita qua.” E corse più veloce che poteva. Si precipitò a casa di Taylor e restò dall’amica per due giorni.
I mesi successivi non furono facili per Amanda. Ogni volta che incontrava David lo ignorava. Si concentrò sullo studio così che uscì da quella scuola con una minima soddisfazione. Di David non ne aveva avuto più notizia e non lo cercava di certo.
Qualcuno bussò alla porta “Hey Amanda stai bene?” chiese Dianna. Lei si risvegliò dal suo flashback e andò ad aprire la porta “Si scusa. Stavo pensando..niente lascia perdere.” “Ok” rispose Dianna e la guardò confusa. “Dobbiamo andare.” “Ok vi accompagno se vi va..” “Certo Amy.” Rispose Darren contento mentre si avvicinava a lei “Posso chiamarti Amy?” “Preferisco Am.” “Oook Am” e gli sorrise.
Cory era già sul corridoio pronto a partire. Uscirono dalla stanza e chiamarono un taxi che li portò all’aeroporto. Mentre Dianna e Darren stavano andando dall’assistente, Cory rimase dietro con Amanda.
“Prima ti ho sentito urlare è successo qualcosa?” chiese Am “No niente.” “Ok.” Ci fu un silenzio imbarazzante. Poi arrivò Dianna che si rivolse a Cory “Ok ci fanno passare subito.” Poi guardò Amanda “Dammi il tuo telefono.” “Perché?” le chiese mentre lo cercava nella borsa “Ti scrivo il mio numero.” “Ah ok. Tieni.” “Dobbiamo sentirci.” “Ma-“ “Niente ma, e fra due settimane ti voglio a Los Angeles ok?” e le sorrise. “Ok.” Amanda l’abbracciò “Grazie Dianna.” Poi li raggiunse anche Darren. Amanda lo salutò. Alla fine abbracciò Cory. “Non starai piangendo Am?” gli disse Darren “Eh forse” E si asciugò una lacrima che stava per scendere. “Grazie.” riuscì a dire. Poi li risalutò e li guardò allontanarsi oltre la porta.
Solo Cory si girò un’ultima volta e la guardò, le sorrise. Lei ricambiò e poi li vide sparire.
 
***
Venerdì il prossimo capitolo ;)
  
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