Envy of sweets .
-
Prefazione -
Nella piovosa e
aristocratica Londra e come nella maggior parte del mondo,
ogni disagio e piccolo malcontento sono di routine accompagnati
dall’aroma
rincuorante di una tazza di tè e da una buona fetta dolce.
Perché quando un uomo si fa prendere dallo sconforto,
si rifugia spesso
in dolci e consolanti prelibatezze laddove il suo cuore tristemente si
ripiega
su se stesso.
A dire il vero, per la mia modesta esperienza, non sono queste le sole
cause che
spingono a peccare di ingordigia fatto sta, che un dispiacere tira un
dolce e
ad un prezioso evento se ne aggiunge un altro ancora.
Non vi sarà
certo capitato raramente di dover sentire che una sfortunata evenienza, faccia la fortuna di qualcun altro...
Ebbene si potrebbe dire che la Phantom.Company, grande potenza
dolciaria e
famoso marchio di giocattoli, prosperava per la maggior parte di
questo.
Se ogni dispiacere era quietato con un pasticcino, ogni capriccio era
zittito
con un gioco,
ed era proprio così che quest'imponente Industria prosperava
tra la media e alta
borghesia Inglese, perfino in tempi di crisi restava superbamente a galla
lanciando
nuovi e colorati prodotti a prezzi di competizione. E questo faceva modo di generare anche molta
invidia dalla concorrenza .
Si diceva pure che
non fosse meno vulnerabile alla Gola neanche il giovane rampollo che
reggeva
in segreto il bastone dell’Impero Phantomhive.
Erano
pochi infatti, se non chi aveva stretto contatto con la Famiglia
Phantomhive, ad essere alla conoscenza che chi aveva le redini di tutte le
industrie era un cupo e vizioso ragazzino di soli tredici anni.
Quei pochi fortunati che hanno avuto la breve occasione di
incontrarlo e
stringergli la fredda e piccola mano, non sono poi riusciti a restare
indifferenti di fronte alla sfacciata bellezza del suo viso e a non
essere
rapiti dalla profonda determinazione del suo sguardo simile ad un
abisso che
appartiene solamente a chi non ha alcuna scelta se non quella di avanzare verso
l’ignoto
passo dopo passo. L’unica pecca della sua regale
figura era che mentre il
suo occhio sinistro era visibile, il destro, che sicuramente un tempo
era stato
di un tenebroso zaffiro come il gemello, rimaneva celato al mondo come
un
peccato da nascondere in una benda di cuoio che portava vistosamente
legata
dietro il capo forse non volendo far fronte a un doloroso passato che lo
aveva segnato
forse più significativamente di quello che chiunque si
sarebbe aspettato da un
fanciullo della sua età. Aveva tutto, tranne il sorriso.
Perché bastava uno sguardo per arrivare
all’essenza di Ciel Phantomhive, lui
sembrava portarsi avanti per pura e semplice ostinazione. La stessa
ostinazione
che mette un bambino nel completare a tutti i costi la sua partita, pur
andando
contro logica, tempo, e razionalità. Commettendo scorrettezze
e probabilmente anche violando le
regole del gioco.
Con l’improvvisa scomparsa dei suoi genitori gli era stata
rubata l’infanzia e
l’adolescenza,
ma gli era stava concessa una grande seconda opportunità
come uomo, di
dirigere un impero ed essere segretamente un cane al
servizio stretto della
Regina.
Purtroppo sarete destinati a dimenticarvi il suo viso e l'anello
che decora il suo dito semplicemente troppo grande per lui con quelle
pregiate
rifiniture in argento dove incastonata vi è il taglio
rettangolare di una
splendida pietra dello stesso superbo colore dei suoi occhi che vi avevano catturato e ghermito un istante prima, sarete costretti a dimenticarvi
tutto. Tutto, per la pittoresca e silenziosa figura alle sue spalle.
Per quanto il giovane sia uno spettacolo affascinante stretto nel suo completo
cucito su misura con
squisite stoffe e pregiati bottoni, lo sguardo insolente e la voce
essenzialmente calda e profonda del tenebroso servitore che lo
accompagna
riesce continuamente a distrarvi anche durante una tranquilla
conversazione,
facendovi provare un brivido di sorpresa ogni quando ricambia
energicamente il vostro sguardo sapendo esattamente di
essere
osservato.
Inizierete a formulare delle strane ipotesi sul perché
sentite che c’è qualcosa
di profondamente sbagliato intorno a quel giovane aristocratico
annoiato e
l’aura densa e avvolgente del suo misterioso servitore.
Perché anche quando
quest’ultimo abbandona la stanza, questa in qualche modo
risulta impregnata
della sua presenza ugualmente.
L’avvertite consistente come un ombra,
vigile in maniera palpabile, che sembra togliervi il respiro.
L’eccentricità
della situazione dove la personalità del maggiordomo seppur
silenziosa, si rende
molto più vivida e concreta del grigio e spento padrone di
casa, sembra un
forzato e innaturale contro senso.
Non è molto decoroso chiedere subito il nome di quel
originale
accompagnatore senza prima la giusta complicità con
quel giovane
Conte. Il quale tempo sembrava scandito dal preciso e
snervante
ticchettare di un orologio da taschino.
Ma oserete, perché il trattenervi vi costa sempre
uno sforzo
considerevole. Cederete alla tentazione, perché la natura
umana per principio è
essenzialmente curiosa. Così mentre un carrello vi
passerà accanto spuntando
dal nulla, seguito dal delizioso e inebriante profumo di pasta sfoglia
appena
sfornata e all'intenso aroma della crema montata
all’uovo annebbiando i
vostri sensi,
verrete riportati alla realtà dall'impeccabile
incedere da un passo felpato e
silenzioso. Molto più comune vi sorprenderete a pensare, in
un grosso e familiare predatore;
lasciandovi in balia della spiacevole sensazione che si stia burlando
di voi.
E mentre ve ne starete accigliati e senza parole, delle dita lunghe affusolate celate da un paio di impeccabili guanti
bianchi vi
serviranno il Tè porgendovi quella profumata e crudele
tentazione sotto il
naso. La sua voce colpirà il vostro udito scandalosamente vellutata,
mentre si attiene alla presentazione meticolosa di quel peccato di gola che
già
pregustate dando l'idea di divertirsi un mondo nel cogliere il vostro imbarazzo. Dimenticherete per qualche istante tutto il resto e non
potrete
fare a meno di chiedere il suo nome in un fremito, scordandovi
dell’etichetta che vi impone rispettosamente di chiedere il
permesso, prima al padrone
di casa.
Errore comune che strappa un sorriso al tenebroso servitore. Una
piccola
mancanza che al silenzioso giovane seduto davanti a voi non
sfuggirà. Ascolterà
con interesse le vostre scuse mentre sorseggerà il suo
Tè, soppeserà la vostra
dimenticanza nel mancargli di rispetto, mentre con squisita lentezza
terminerà
il suo dolce. E solo alla fine deciderà di soddisfare quella
vostra unica
curiosità in modo del tutto originale, congedandovi con
qualche parola e un
sorriso di circostanza:
- Sebastian, mi ritiro nelle mie stanze, accompagna cortesemente i signori
alla porta.
-
Vi farà apparire palese che nella sua vita non sono ammessi
errori di sorta.
Quella sarà probabilmente la vostra prima e ultima visita,
terminata forse
troppo in fretta,
ma uguale a poche e allo stesso tempo simile a molte altre.
Forse scottati dall’episodio inizierete a parlare di lui e
del suo bizzarro
maggiordomo per le strade di Londra o forse vorrete lasciarvi lo
spiacevole
episodio alle spalle, magari accompagnati da una tazza di Tè
o perché no?
Da buona fetta di dolce che non guasta mai...
Ma per voi cari lettori farò uno strappo alla regola
perché dopo tutto non mi
costa davvero nulla presentarmi, io potrei essere una figura di
passaggio nella
vita di chiunque, la tentazione di un istante, l’esitazione
di un passo, il
dubbio e il tormento che vi assilla durante sonno, l'insidia che attende dietro l'angolo,
ma in vero, sono un povero diavolo a cui spetta
l’anima più succulenta di
tutte.
La mia fame dovrà attendere e
reggere lo scettro ancora un
po’ al moccioso più spocchioso e arrogante sulla
faccia del pianeta, … al fine
di ottenere il banchetto più prelibato di sempre.
Salve gentaglia, spero che come prefazione sia abbastanza intrigante... è una narrazione nuova che ho voluto sperimentare, spero che il risultato finale sia piacevole e non troppo caotico, ringrazio il mio procione che mi segue sempre e altri che noto leggono molto volentieri i miei lavori, chi vuole donare del prezioso tempo per una recensione sarà per me una felicità rispondere e ricevere dei pareri costruttivi.