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Autore: Doherty21    24/11/2011    1 recensioni
"Niente è per sempre", alcuni pensano questo. Beh sì, anche io la pensavo allo stesso modo.
Ma una cosa è certa: tutti ritornano. Arrivano all'improvviso, così, senza chiedere il permesso, esattamente nello stesso modo in cui riescono ad entrare nella tua vita, e a volte far parte di essa e del tuo cuore.
Appena ritornano, riprendeteveli.
Velocemente, fatelo subito. Senza rimpianti, sena concessioni, senza mettere a fuoco cosa potrebbe succedere.
Riprendeteveli,stavolta senza giocarci, senza farsi male.
"Non oso immaginare come sarà la mattina, appena svegli, quando lui con il suo solito fare sarà giù in cucina a preparare caffè e frittelle per colazione, riempiendo di sciroppo la sua quantità industriale, non porgendomele a me accompagnate da un bacio dolce ed appiccicoso, il suo buongiorno speciale. Oppure a pranzo sul sofà di fronte al televisore, a guardare i cartoni animati. Come sarà averlo accanto a me il pomeriggio tardi, vedendolo sorseggiare il solito tè in completa solitudine, senza che mi porga uno di quegli odiosi biscottini secchi, obbligandomi a mangiarlo?" dal capitolo primo.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Vederlo entrare nella stanza non mi fece alcun effetto, al contrario di quanto potessi immaginare. 
Pensavo mi sarei catapultata addosso a lui non appena avrei avuto l'opportunità, invece mi limitavo a stare seduta sul divanetto dello studio a smanettare il pc, mentre mi gironzolava intorno sbrigando le solite faccende.
Sono passati esattamente un mese, due settimane e tre giorni da quando spense il cellulare e sparì senza motivo.
Litigavamo ormai da tempo senza alcun motivo. 
Mi lasciò, senza alcun motivo.
"Eccoti dov'eri, fatti stringere, piccola mia!", Shannon è sotto la porta rossa dello studio, mi aspetta con le sue possenti braccia aperte per un abbraccio. Mi fiondo su di lui con uno slancio, mi faccio piccola tra le sue spalle mentre mi stringe fortissimo, scompigliandomi i capelli, aspirando forte col nasone il mio profumo. Ci siamo mancati tantissimo, io e il mio fratellone.
Da quasi un anno ormai che con Shannon c'è un legame fraterno.
Un anno fa era tutto completamente differente. 
Io e Jared eravamo assieme da poco più di un mese quando dovette stare via due settimane per lavoro e Shan venne a stare da me per tenermi compagnia. Dormivamo persino assieme, ma non era mai successo nulla tra noi, finché una notte la paura di un temporale non ci costrinse ad abbracciarci. 
Sapevo che non dovevo fare niente di tutto ciò che feci, ma sono sempre stata una fidanzata ingrata.
Ricordo ancora l'espressione dei suoi occhi nei miei, la mano forte dietro la nuca, le labbra grosse e ruvide sulle mie, toccarci ovunque per spogliarci e poi fare l'amore.
Un incesto tra fratello e sorella insomma. 
Tradii Jared col suo stesso fratello, che oltretutto era il mio migliore amico.
Il mattino dopo ci promisimo di non fare più nulla, ma ci ingannammo da soli. Proseguì così per due settimane, finché Jared tornò da noi.
A distanza di ben undici mesi è ancora ignaro di tutto.
Ricordo che all'inizio per me e Shan era difficile anche solo salutarci. Ci manchiamo ancora adesso che siamo l'una nelle braccia dell'altro, perché sappiamo chiaramente di non poterci più permettere gli errori commessi in passato.
Jared siede di fronte a me in questo momento, parla con Tomo, ride talmente di gusto che fa sorridere anche me. E lo nota.
Per un attimo i nostri sguardi s'incrociano, timidi, per poi scomparire ancora una volta nel nulla più assoluto.
Come ho potuto lasciarlo andare, dopo tutto ciò che avevo fatto per stare assieme a lui?
Dovevo continuare a lottare come ho sempre fatto, invece si sentiva trascurato. Ero troppo sicura di averlo per sempre, ma mi sbagliavo.
Jared è sempre stato un bravo ragazzo con me, non ha mai fatto un errore, mi ha presa sotto la sua ala e mi ha protetta da tutto quanto. Lo vedevo come un modello da seguire, saranno stati i dieci anni di differenza o il fatto che ero persa davvero per lui. Meglio non pensarci più, è andata come doveva andare.
"E tu cosa ci racconti, come stai?" mi chiede Tomo porgendomi una tazza di caffè fumante. Assieme a lui c'è Vicki con il pancione, sono troppo belli assieme.
"Io sto bene, qui è tutto ok come sempre", appoggio il pc sul tavolo ed esco fuori, devo fumare. 
Non vanno assolutamante bene le cose qui, invece. 
Fumo troppo, ho ricominciato a bere, non dormo la notte. 
Lo nego a me stessa, ma il tassello mancante è tornato a fare parte della mia vita e a riempire ogni attimo delle mie giornate. Torno dentro, è ora di cena e non vorrei si freddasse il take away. 
Salgo le scale di legno per andare in aula riunioni, mentre una mano mi afferra il braccio e mi ferma. 
Non riesco a muovermi.
Mi trascina indetro, verso il suo petto. Con la spalla sfioro il tessuto morbido della sua camicia a quadri rossi. Fa scivolare le braccia sulle mie, mi stringe, nascondendo il viso sull'incavo del mio collo. Respira profondamente poi molla la presa, permettendomi di girarmi verso di lui. Ha gli occhi lucidi, Jared.
"Dimmi la verità..", sussurra a bassa voce mentre gioca con una ciocca dei miei capelli e con l'altra mano mi cinge la vita, "..come stai?".
"Bene."
"Avanti, ti conosco", mi giro di scatto e continuo a salire gli scalini, mentre mi supera bloccandomi.
"Ti manco." dice con tono deciso.
Rimaniamo secoli a fissarci con gli occhi lucidi e le prime lacrime che scivolano via, bagnandoci i visi.
"Ormai è andata, Jay.." riesco a dire, prima di voltare i tacchi e salire dagli altri.
Siamo seduti l'uno di fronte all'altra, ceniamo senza dire nulla, al massimo accenniamo qualche sorriso.
Ci fissiamo sottecchi ogni tanto, qualche volta ci becchiamo pure. Non ce la posso fare.
Mi alzo e comincio a togliere da tavola il mio piatto e qualche tovagliolo consunto sparso qua e la da Shannon.
"Non ti sai proprio contenere" gli sussurro guardandolo quasi con disprezzo, scherzando.
"Acida" riesce a rispondere l'energumeno, con la bocca piena di riso alla cantonese e mezzo involtino primavera. 
Mentre gli altri finiscono di cenare vado a stendermi sul salottino, col pc in mano, scrivendo qualcosa sul mio blog.
Il pensiero di Jared mi tormenta, e lo farà per tutti questi giorni in cui lui e Shannon saranno ospiti a casa mia.
Sarà terribilmente triste dormire da sola in quello che era il nostro letto, sapendo che Lui è solo poche stanze più avanti la mia. Non oso immaginare come sarà la mattina, appena svegli, quando lui con il suo solito fare sarà giù in cucina a preparare caffè e frittelle per colazione, riempiendo di sciroppo la sua quantità industriale, non porgendomele a me accompagnate da un bacio dolce ed appiccicoso, il suo buongiorno speciale. Oppure a pranzo sul sofà di fronte al televisore, a guardare i cartoni animati. Come sarà averlo accanto a me il pomeriggio tardi, vedendolo sorseggiare il solito tè in completa solitudine, senza che mi porga uno di quegli odiosi biscottini secchi, obbligandomi a mangiarlo? La sera, le coccole prima di cena, andare a letto pieni come uova e smaltire tutto tra le lenzuola, svegliarsi in piena notte e raccontarci i sogni, oppure perché si ha voglia di fare l'amore, ritrovarmi ogni mattina addosso la sua felpa che m'infilava puntualmente perché rabbrividivo, non riuscire a salutarsi prima che io vada in ufficio perché troppo tardi, per poi passare tutto il mattino attacati al telefono. Le rose che trovavo sulla mia scrivania, oppure il semplice gesto di passare a prendermi dopo lavoro per andare fuori città assieme. Le liti fuoriose, che si risolvevano iniziando a ridere e a prenderci gioco quando uno di noi sbagliava un congiuntivo, gli abbracci stretti quando eravamo stanchi, le scappatelle in bagno quando avevamo qualcuno a cena da noi. Sopportarci dolcemente quando avevamo le palle girate, fare a botte coi cuscini per sfogarci. I miei pianti isterici la notte perché mi mancava mamma e lui sempre pronto ad aiutarmi in ogni piccola cosa.
 Cosa faremo quando ci ritroveremo nella stessa casa e fuori ci sarà il solito temporale, di quelli forti, che mi mettono paura nonostante l'età, e lui se ne starà in un angolo, ed io in un altro? 
Cosa n'è stato di noi? 
Eravamo quelli che si amavano davvero. Ma adesso, di quell'amore rosso di passione, vero, non è rimasto nient'altro che un ricordo. Ricordo che probabilmente conservo solo io. 
   
 
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