18/07/2006
8 recensioniFiori bianchi
Notte.
Notte?
Oppure morte?
Sento freddo.
Lame di ghiaccio mi trafiggono.
Eppure non sento dolore. O sì?
Non capisco. Non riesco a pensare. I miei occhi sono chiusi.
Eppure vedo.
Cammino nell'oscurità. Dove vado?
Non lo so. Ma continuo a camminare.
Lacrime cangianti s'infrangono a terra.
Dai loro frammenti, nascono gigli candidi. Risplendono.
Ma chi piange? Io? Oppure...
Un bambino, di fronte a me. Mi guarda con i suoi grandi occhi colmi di rugiada.
Dolore. Il suo sguardo cristallino mi trafigge come mille lame non hanno saputo fare. Soffro. Perchè ricordo.
Ricordo quel pezzo di corda intorno al mio collo.
Ricordo quegli ultimi istanti di luce, illuminati dal ricordo di un angelo bambino, che per me rimarrà sempre tale.
Grandi laghi profondi mi osservano e mi giudicano.
E mi trovano colpevole. Colpevole di abbandono.
Un baratro di densa oscurità si apre ai miei piedi. Lentamente sprofondo, sotto gli occhi di quella piccola creatura. La mia creatura.
Non mi ribello, ma accetto la mia condanna. Le forze mi hanno ormai abbandonata.
Ma la paura avvolge il mio cuore.
La paura che quel fragile fiore possa spezzarsi sotto i miei occhi. Per colpa mia.
Ormai le tenebre mi hanno quasi rinchiusa nella loro prigione. Ho solo il tempo di fissare nuovamente negli occhi colui a cui ho dato la vita;
e che mi ha dato la morte;
e sussurrargli "Perdonami".
Un cenno d'assenso.
Un sospiro.
Un sorriso.
E poi il buio. Per sempre.