Un'altra scarica di dolore percorse il mio corpo.
Un'altro paio di lacrime rigano le mie guance.
Altri urli di dolore.
Mia madre mi guardava terrorizzata, immobile. Lasciava che io soffrissi per non soffrire anche lei. Che vigliacca.
Basta, non ce la facevo pių. Dovevo scappare da quell'inferno.
Mio padre mi teneva stretta a contiuava a picchiarmi, ancora e ancora.
Cercai di divincolarmi ma peggiorai solo la situazione.
Uno schiaffo, ancora pių potente di tutti gli altri mi colpė in piena faccia. Un urlo straziante uscė dalla mia gola e mia madre si tappō le orecchie piangendo.
Mio padre, invece, ridendo, continuō a torturarmi.