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Autore: TheSwagGirl    26/11/2011    10 recensioni
If you love two people at the same time,
choose the second one,
because if you really loved the first one you wouldn't have fallen for the second.
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chapter eighteen.    Il Senso Delle Cose Ha Perso Senso.

 
              Honey honey.
                 I can see the stars all the way from here.
                    Can't you see the glow on the window pane. 
                       I can feel the sun whenever you're nera. 
                          Everytime you touch me I just melt away.
 






Tutti hanno dei desideri.
È naturale.
Desiderare le cose è un’abitudine talmente tanto diffusa che si sono inventati persino una notte in cui ogni persona può guardare il cielo ed esprimere desideri.
In realtà non esiste nessuna stella cadente.
Nessuna notte dei desideri.
Ma ci piace crederlo. Specialmente quando ti trovi nella mia situazione.
Ero nel mio salotto stesa a terra a fissare il soffitto con le gambe appoggiate sul divano.
Avevo appena ricevuto una notizia importantissima e Sohpie stava correndo in giro per casa come una pazzoide gridando.
E questi sono i momenti in cui vorrei una stella cadente.
Vorrei un’enorme, gigantesca stella cadente.
Per esprimere un desiderio?
No. Per schiantarsi su Sophie.
Sophie ti prego. Ti voglio bene ma smettila. Mi stai rincoglionendo.” Dissi esasperata.
Allora lei saltò sul divano gridando più euforica di prima.
Oki. Meglio che dica cos’era successo.
Prima di tutto avevamo parlato di me e Justin e l’avevo aggiornata sulla situazione, e già li stava iniziando a dare di matto.
Poi improvvisamente il mio cellulare aveva suonato.
Ed era arrivata quella chiamata.
La chiamata che mi avvisava che mi volevano per presentare la categoria Best Male Video ai VMA’s che sarebbero stati esattamente tra una settimana.
Avevo accettato ovviamente.
Sophie aveva iniziato a dare di matto.
E io me la stavo facendo sotto.
Ecco la verità.
Avevo una strizza tremenda.
E se avessi fatto una figuraccia? 
Ma che dico. L’avrei fatta sicuramente. Sono un disastro camminante.
Esasperata presi il cellulare e chiamai Grace.
Grace ti prego. Devi venire a prendere Sophie. Sta dando di matto.” Dissi senza neanche un ciao.
Le hai dato una notizia sconvolgente?” Chiese lei ridendo.
Si. Ma non l’ho fatto apposta.
Capisco. Arrivo a prenderla.” Rise ancora.
Grazie cavolo.
Oh senti questa. Ho letto su internet che presenterai un premio agli Awards. Fantastico!
Aspetta.. Lo sai che presenterai un premio vero?
Ma certo che lo so.” Dissi prima di scoppiare a ridere.
Come potevo non saperlo.
Oki. Ascolta ora mi vedo con gli altri. Che ne dite di una seratina karaoke tutti assieme?
Io ci sto” Dissi.
Perfetto arrivo.
E buttò giù prima che potessi dire qualsiasi cosa.
L’unica cosa a cui riuscivo a pensare era che la notizia era già su internet.
Porca miseria.
 



 
La cosa più difficile del mondo era dover scegliere cosa mettermi per la serata con i ragazzi.
Avrei dovuto essere al locale tra mezz’ora.
Ma invece di essere pronta ero in camera mia ancora in biancheria a dimenarmi ballando Love on top di Beyonce all’interno del mio armadio.
Arrivo sempre nei momenti migliori
La sua voce mi fece sobbalzare.
Mi girai verso l’entrata dell’armadio.
Justin se ne stava li con le mani nelle tasche appoggiato allo stipite e aveva un sorriso da maniaco sul volto.
Mi hai spaventata!” Dissi sinceramente coprendomi leggermente con le mani.
Oh andiamo! Come se nn sapessi come sei fatta.” Disse alludendo al mio corpo che cercavo di coprire.
Iniziò a venire verso di me.
Esagerato.” Dissi io.
Io non esagero mai.” Disse poi mi baciò.
Mi sciolsi subito. Mi erano mancati i suoi baci.
Mi sei mancata piccola.” Sussurrò sulle mie labbra.
Tu pure. Te l’ho mai detto che sei bellissimo?” Chiesi allontanandomi leggermente.
No.” Disse lui aprendosi in un sorriso.
Sorrisi pure io prima che mi baciasse.
Poi ci allontanammo e io iniziai a frugare nel mio armadio.
Come mai sei qui?” Chiesi.
Sono venuto a prenderti.
Che cosa carina.” Dissi guardandolo.
Sorrise e si pavoneggiò. Il solito stupidone.
Ma justin. Quei pantaloni.” Dissi come ammonimento. Erano troppo bassi.
Lui si guardò.
Che hanno? Oh giusto.” Disse facendo il tontolone.
Poi aprì un bottone e i pantaloni finirono sul pavimento.
Anche se credevo volessi aspettare. Insomma non abbiamo tempo. Rischiamo di arrivare in ritardo.” Continuò lui.
Io scossi la testa divertita. Dio quanto era scemo quando faceva così.
Andiamo. Tirali su stupido.” Mi girai perché non mi vedesse arrossire.
Un giorno o l’altro mi farai morire di autocombustione.” Ammisi.
E sarebbe un peccato.” Disse lui poi la sua risata invase il mio armadio.
Sapevo che sotto sotto ci stava godendo come un matto per riuscire a farmi questo effetto.
Sbruffone.
Che te ne pare di questo? Pensavo di metterci gli stivali” Dissi mostrandogli un abito blu.
È perfetto.” Disse.
Poi sorrise.
 
 



 
Avevamo appena finito di cenare tutti assieme.
Eravamo al Blue Moon. Nome caratteristico direi.
Il posto era a dir poco spettacolare e ancora il nostro tavolo non era stato assalito da nessuna fan.
Il che era davvero favoloso.
Ragazze in piedi! Si va a cantare!” Saltò su Grace.
Oh No. Io non canto.” Meglio mettere subito in chiaro le cose.
Male perché ho detto che saremmo andate. Coraggio. In piedi!” Insistette lei facendo un cenno verso il barista.
No davvero. Non canto. Non so cantare.” Ripetei io.
Si che sai cantare. Hai cantato con me al sound-check.” Justin Drew Bieber.
Gli lanciai un’occhiata inceneritrice alla così-non-mi-aiuti.
Lui la ignorò e mi rispose con un sorriso alzando la sua birra verso di me mentre venivo tirata in piedi da Sophie.
Oki. Oki. Mi serve un’altra birra!” Ormai cercavo ogni scusa.
Coraggio ragazza. Muoviti” Disse Chaz dandomi una pacca sul sedere.
Chaz piano! Ho il culo a pezzi.” Ammisi.
Chris scoppiò subito a ridere.
Che avete fatto tu e Justin?” Chiese Ryan prima di unirsi alla risata di Chris.
Justin poggiò la testa sul tavolo e scoppiò a ridere.
Ma lo conoscevo abbastanza da sapere che stava nascondendo il viso perché era arrossito sicuramente.
Niente! Ho solo esagerato con la ciclette.” Perché la gente pensa sempre male?
Ah si certo.” Mi gridò dietro Chaz mentre le ragazze mi trascinavano sul palco.
Alla fine cedetti e mi divertii pure.
Cantammo I don’t need a man delle Pussicat Dolls. Non era una canzone difficile quindi più che altro facemmo le stupide.
Tornate al tavolo mi sedetti in braccio a Justin.
Lo stavo tranquillamente baciando quando Chaz ci interruppe per dire una delle sue solite cretinate.
Mi divertii un mondo quella sera.
Era tutto perfetto. Alla fine riuscii a far cantare anche Charles, che però non ne sembrò molto felice.
Ma alla fine si divertì anche lui. Cantammo Baby sotto gli occhi di Justin che rideva come un matto assieme a Chris.


 
       Baby it's you. 
          You're the one I love. 
             You're the one I need. 
                You're the only one I see.
 
 


 
 
Quando entrammo in casa di Justin era passata da poco l’una e mezza.
In casa non c’era neanche una luce.
Entrammo in sala e mentre mi toglievo le scarpe Justin accese una lampada in modo da fare un po’ di luce.
L’atmosfera era splendida.
Dio sono distrutto.” Disse stendendosi sul divano.
A chi lo dici.” Ribattei stendendomi su di lui.
Siamo affettuose oggi eh” Disse lui con un sorriso.
Io poggiai la guancia sul suo petto, ero imbarazzata e volevo nascondere il viso.
Mi piaci da impazzire Jey.
Lui mi accarezzò la schiena. Ma non gli diedi tempo di rispondere.
Questa settimana abbiamo un sacco di impegni.” Dissi rialzando il viso.
Ma rimasi abbagliata dalla perfezione di questo ragazzo. Del mio ragazzo.
Eh si. Dobbiamo andare a fare le prove per gli Awards. Sarai perfetta.” Disse con uno dei suoi soliti sorrisi perfetti.
Farò una figuraccia e già lo so. Hai già sentito Scooter per sapere quando hai le prove?
Oddio ma io non so cosa mettermi! Questo è un disastro. Devo trovare un abito perfetto.
” Ero davvero preoccupata.
Lui non rispose. Notai che aveva lo sguardo perso e fisso sulle mie labbra.
Jey? Tutto bene? Ma mi stai ascoltando?” Chiesi.
I suoi occhi si fissarono nei miei. Spendevano da matti. 
Sei bellissima.” Disse con la voce carica di emozione.
Io poggiai la mia fronte sulla sua, i nostri nasi sfioravano. Sorrisi.
Non mentire, bugiardo. Non ti hanno insegnato che le bugie non si dicono?
Lui aggrottò la fronte.
E a te non hanno insegnato che non si ruba? Piccola ladra.”
Cosa? Io non ho rubato nulla.” Dissi confusa. 
Ah si? E allora che fine ha fatto il mio cuore?” Chiese. Poi si aprì in un sorriso.
Mi fece arrossire a sorrisi anche io poggiando la testa sul suo petto.
Lui mi strinse tra le braccia. 
Te lo concedo. Questa era stupenda.. Tu sei stupendo.” Ammisi rialzando il viso verso il suo.
Mi diede un bacio.
Ti amo.” Sussurrò.
Ti amo anch’io.” Dissi sorridendo.
Mi rimisi seduta davanti al lui.
Nel giro di due secondi lui si avventò su di me facendomi stendere sul divano e appiccicando le labbra alle mie togliendomi completamente il respiro.  
Lo strinsi a me e la sua lingua cercò la mia. La sua bocca aveva un sapore magnifico e terribilmente dolce.
La mia lingua formicolava per la presenza della sua. Le sue mani scorrevano sul mio corpo stringendomi a lui.
E io stringevo lui a me. Gli passai una mano sul ciuffo mentre la sua lingua mi leccava le labbra.
Gli morsi un labbro e lui sorrise distaccandosi leggermente da me. I suoi occhi ardevano di desiderio.
Gli presi il bordo della maglietta e glielo sollevai levandogliela.
Gli accarezzai il petto mentre la sua bocca cercava di nuovo la mia. Arrivai al bordo dei jeans e lui mi morse il labbro.
Volevo entrare nei suo jeans e lo volevo assolutamente.
Aprii le gambe consentendo al suo corpo di venire ancora più addosso a me.
Gli misi le mani sul sedere e lo spinsi contro il mio corpo. Poi gli avvolsi la vita con le gambe.
La gonna del vestito mi andò tutta su e le sue mani scivolarono sulle mie cosce.
Temevo che non saremmo mai arrivati fino in camera da letto.
Oh dio. Non sul mio divano vi prego.
Avrei riconosciuto quella voce tra mille.
Seppellitemi. Ora. Vi. Prego.
Justin si staccò da me immediatamente.
Mamma!” Disse diventando più rosso di un peperone.
Normalmente avrei riso. Ma ero troppo occupata a pregare che la terra si aprisse e mi inghiottisse ora.
Spinsi via Justin e mi alzai in piedi cercando di ricompormi.
Pattie mi aveva appena beccata a strusciarmi su suo figlio come una specie di zoccolona. Che bella figura.
Certo che voi sue vi date da fare.” Disse lei senza un minimo di vergogna.
Uccidetemi cavolo.
Justin tesoro lo sai che mi fido di te. Ma il discorso delle api e dei fiori lo abbiamo già fatto mi sembra.” Continuò Pattie.
Mamma ti prego.” Quasi la implorò per farla smettere. Moriva di imbarazzo.
Hai bisogno che te lo ripeto? Allora lo sai che quando un ape impollina un fiore..” 
Mamma!
Pattie alzò le mani in segno di difesa.
Oki. Oki. Era solo per dire.” Si affrettò a chiarire.
So bene la storia.
A questo punto non sapevo se morire dal ridere o di imbarazzo.
E non fate troppo rumore ragazzi che io voglio dormire.” Disse prima di sparire in cucina.
Mi grattai la testa imbarazzatissima. Justin avrebbe voluto scomparire più di me.
Ehm.. Io vado su.” Annunciai prima di catapultarmi di sopra fino in camera di Drew.
 



 
Justin era al bagno.
Io ero già in camera da letto sotto le coperte e guardavo la televisione.
Gli avevo fregato una canottiera con cui dormire.
Ma cosa più importante, ero entrata con il suo twitter e avevo scritto una serie di cose senza senso giusto per divertirmi un po’.
Mi avrebbe uccisa.
Ma ero pronta a tutto.
Tornò in camera e si buttò sul letto con un salto facendogli fare un rumore poco bello.
Shhhh stai buono! Che tua mamma ci sente!” Cavolo chissà cosa pensava Pattie ora.
In risposta lui scoppiò a ridere.
Poi afferrò il cellulare. Ecco. Panico.
Ci smenettò un po’ e poi lo rimise sul comodino.
Nessuna reazione? Forse non lo aveva visto.
Si mise sotto le coperte.
Cosa guardi?” Chiese facendo un cenno verso la tv.
Ah non lo so che programma è.” Ammisi cauta. C’era la fregatura. Ne ero sicura.
Dai passami il telecomando che non voglio vedere sto schifo!” Dio che bambinone.
Il telecomando era sul mio comodino. Mi allungai a prenderlo.
Justin si avventò su di me ed iniziò a farmi il solletico.
Basta ti prego!” Dissi a fatica.
Così impari a fare certe cose!” Si finse arrabbiato ma rideva.
Mi liberai ed iniziai a dargli delle cuscinate.
Cadde all’indietro finendo sul pavimento. Io mi buttai sul letto scoppiando a ridere.
Quando mi passò la ridarella mi resi conto che non era tornato sul letto.
Jey?” Chiesi esitante.
Lui saltò sul letto spaventandomi. Cacciai un urletto.
Shhhh. Fifona.” Disse ridendo.
Poi mi baciò. Risposi immediatamente al bacio e ci lasciammo trasportare come al solito.
Forse troppo.
In un attimo eravamo entrambi svestiti.
Fare l’amore con lui mi era mancato. Mi ero quasi dimenticata di come fosse fantastico Justin a letto.
Dei suoi modi a volte gentili a volte più bruschi. Ma sempre perfetti. Mi faceva impazzire.
Sapeva esattamente cosa fare.
Dopo mi stesi sopra di lui. La sua mano faceva su e giù per la mia schiena e mi dava sonnolenza.
Mi addormentai così.
Con il ritmo del suo cuore.
 



 
Il resto della settimana fu un delirio.
Saltai quasi tutti i giorni di scuola per via delle prove.
Volevo essere perfetta. Si parlava di me ovunque.
Era tutto puro gossip.
Purtroppo io e Justin non avevamo molto tempo per stare con i ragazzi.
Ma il tempo per noi due cercavamo di trovarlo sempre.
Non potevamo farne a meno. A volte ero io stessa ad insistere. E questo mi sorprese.
Le prove degli Awards non erano particolarmente complicate.
Ma doveva essere tutto perfetto.



 
 
 
Quella mattina eravamo andati a scuola.
Gli Awards erano alle porte e ormai c’era ben poco da provare.
O la Va. O la spacca.
Facciamo che la va eh.
Io e Justin eravamo a lezione di economi assieme.
Bene ragazzi ora faremo un piccolo test di un quarto d’ora, solo per vedere se state studiando.” Annunciò Mr.Morris.
Panico.
Guardai Justin.
Cavolo Jey! Io non ho studiato nulla.” Ammisi preoccupatissima.
Non potevo andare male a scuola.
Io so tutto.” Ammise lui con aria superiore.
Grazie amore mio eh.
Dai amore mi devi aiutare!
Ti aiuto se questa sera dormi da me.” Disse sorridendo.
Ovvio che quella frase contenesse parecchi doppi sensi.
Quello che vuoi ma aiutami.” Dissi decisa.
Alla fine mi aiutò in tutto.
E credo che il test andò bene.
Finimmo prima quindi parlammo un po’.
Io e Justin parlammo degli Awards, tanto per cambiare.
Mi stava proponendo di andarci insieme. Proprio come coppia.
Coppia ufficiale. Tappeto rosso e tutto il resto.
Panico totale. Lo avrei fatto sfigurare di sicuro.
Io non potevo proprio far una cosa del genere.
Ma non potevo certo dirglielo. Dovevo inventarmi qualcosa.
Jey io nn ho bisogno di far vedere al mondo che stiamo assieme. Sei tu il mio mondo.
E tu lo sai. A me basta questo
” Dissi convinta. Speravo di convincere lui.
Oh, ma io nn voglio che mi accompagni per far vedere al mondo che stiamo insieme..
Ma dovrò pur vantarmi con qualcuno per tutti i premi che vincerò !
Io lo guardai strano.
Dopotutto sono fantastico. Vincerò di sicuro.” Fece lui convinto.
Si. Senza contare la tua incredibile modestia.” Dissi io sarcastica.
Lui rise. Finalmente afferrava il mio sarcasmo.
La campana suonò e ci alzammo.
Mi prese la mano ed uscimmo assieme dalla lezione di economia.
Per un attimo credei davvero che questa potesse essere la  mia vita di sempre.
Che potesse essere uno dei miei normali giorni di scuola.
Ma non lo era.
Facevo la modella. Giravo mano nella mano con un cantante.
E domani sera avrei accompagnato Justin Bieber ai Video Music Awards.




 
           Come on baby it's you. 
              You're the one that gives your all. 
                 You're the one I can always call. 
                    When I need to make everything stop. 
                       Finally you put my love on top.
 
 
 





- Step to the bit of my heart.




 
     - Ma quella parte di noi, che è più grande della somma delle nostre parti,
               non ha un inizio e non ha una fine, e dunque non può fallire.
 




- Sei tu la parte migliore mi me stesso.
                    William Shakespare.
 
 




 
It’s my turn!
 
Salve Bellezze *w*
Io mi chiedo come farei senza di voi :3
Non potete neanche immaginare quanto vi amo tutte quante :D
Inizio con scusarmi per averci messo così tanto a scrivere il capitolo.
Spero davvero che vi piaccia.
Ma sta tutto per finire e ogni riga che scrivo la fine si avvicina *piange*
Anyway tornerò presto con un’altra storia.
Quindi ringrazio di cuore chi recensisce e anche solo chi legge :D
Pregate con me che le cimici si estinguano v.v
E potremmo avere un futuro pieno di oranghi tanghi (?)
Che poi sto seriamente pensando se sta parola esiste .-.
Credo di no v.v
Anyway.
Hasta Luego.
#MuchLove.
 
 
       #Peace.  I’m Out.
  
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