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Autore: Lyra Snape    26/11/2011    14 recensioni
Cosa succederebbe se Draco Malfoy fosse costretto, suo malgrado, a conoscere usi e costumi del mondo Babbano? Ve lo posso dire io cosa: una catastrofe dalla quale nessuno uscirà vivo. O senza qualche cicatrice.
«Per evitare che spiacevoli manifestazioni di disprezzo nei confronti dei Babbani si ripetano, la corte ha deciso che il signor Draco Malfoy debba imparare le loro abitudini. La signorina Hermione Granger si prenderà la responsabilità di istruirlo».
Era difficile dire chi, tra i due, fosse stato il più scontento.
«Io ho aiutato Harry a salvare il mondo, perché il Ministero ha deciso di punirmi?» si era lamentata Hermione con Ginny, che aveva fatto spallucce.
«Possono anche cadere diciotto Signori Oscuri uno dietro l’altro, ma il Ministero continuerà a prendere decisioni del cavolo»

La raccolta è iniziata partecipando ad un contest, e ora ho deciso di continuarla utilizzado i promt della Big Damn Table.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
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Scritta per la Challenge 12 mesi di Fan Fiction!, indetto da BS.
Ogni mese, la giudiciA ci darà un tema su cui
dovremo scrivere la nostra storia,
scegliendo il giorno in cui pubblicarla.
Ho scelto il 26 perché a Settembre è il giorno del mio compleanno,
perciò ho pensato che mi potesse portare fortuna.
Il promt di questo mese è Halloween.
(096. Scelta libera: Halloween nella Big Damn Table)




NOME AUTORE: Lyra_weird (forum) Lyra Snape (EFP)

TITOLO DELLA STORIA: Il costume più spaventoso
PERSONAGGI: Harry Potter, Hermione Granger, Ginny Weasley, Ron Weasley
RATING: Verde
GENERE: Commedia
AVVERTENZE: One-shot

NdA: l'ho scritta di corsa, perché fino a tipo due giorni fa non avevo nessunissima idea... Poi mi è venuto in mente qualcosa: se i maghi si travestissero ad Halloween, da cosa si vestirebbero? Da lì, ho costruito questa one-shot che è particolarmente stupida, ma pazienza...
La faccenda delle nuove politiche Ministeriali pro-Babbane me le sono inventate io, non penso che siano avvenute davvero XD






Ron Weasley ed Harry Potter guardarono le rispettive ragazze come se avessero appena annunciato che si erano scoperte lesbiche e che volevano andare a vivere insieme.
«Come avete detto, prego?» chiese Harry, incredulo.
«Te l’ho detto, il Ministero ha deciso che il modo migliore per evitare che strane idee anti-Babbane si sviluppino nuovamente in futuro sia imparare a conoscere meglio le loro abitudini» spiegò Hermione.
«E quindi voi avete proposto di organizzare una festa di Halloween in maschera, come fanno i Babbani» completò Harry, per essere sicuro di aver capito bene.
«Esatto!» intervenne Ginny, entusiasta. «Non vi pare un’idea assolutamente geniale?»
Harry si scambiò un’occhiata perplessa con Ron, che non aveva ancora detto una parola. «È un’idea stupida» disse infine quest’ultimo. «Credi che gente tipo Malfoy accetterà mai di venire?»
«Malfoy deve venire» tagliò corto Ginny. «Il Ministero lo ha obbligato a imparare qualsiasi cosa riguardante i Babbani, per evitare che quello che ha detto o fatto in passato si ripeta».
«Me lo ricordo» borbottò Hermione, contrariata. «Sono stata io che ho dovuto spiegargli che cos’è un telefono. Mi sto ancora chiedendo se il Ministero volesse punire me, invece che lui».
«Questo non toglie che sarà obbligato a venire, però» concluse Ginny.
«Certo, e se siamo fortunati si vestirà normalmente e si attaccherà addosso un foglietto su cui avrà scritto “Dio”» sbottò Harry, sarcastico.
«Oppure non farà neanche la fatica di scrivere sul foglietto e dirà di essersi vestito da mago» aggiunse Ron.
«Già, a questo non avete pensato, vero?» chiese Harry. «I Babbani si vestono da maghi o fantasmi perché per loro sono creature di fantasia, ma noi da cosa ci dovremmo travestire? Da Babbani?»
Le due ragazze, assolutamente sconcertate da quell’affermazione, rimasero in silenzio per dieci minuti buoni, riflettendo. All’improvviso, gli occhi di Ginny si illuminarono pericolosamente.
«Potremmo fare una gara per premiare il costume più spaventoso, come fanno i Babbani!» esclamò. «Ma nel nostro caso sarà molto più difficile, perché non bastano i fantasmi a spaventare un mago!»
«Con tutto quello che abbiamo passato, sarà impossibile trovare qualcosa che ci spaventi» borbottò Ron. «Sembreremo solo molto ridicoli».
«Oh, non so», disse Hermione, guardandolo con un ghigno. «Io per esempio potrei mettermi un sacco di ragni finti addosso, e mettermi in testa un enorme cappello a forma di ragno, e poi…»
«D’accordo, hai vinto!» disse Ron, guardandola spaventato. «Non ti travestirai davvero da ragno, vero?» aggiunse, impallidendo.
«Non so, devo ancora pensarci», concluse Hermione, sadica, tornando a concentrarsi sul pranzo. «Certo, potrei essere più buona se voi ci aiutaste ad organizzare la festa» aggiunse poi, con un sorrisetto.
Harry e Ron sospirarono, impotenti. Perché riusciva sempre a vincere lei? Li aveva trascinati nel CREPA, li aveva obbligati a seguire i suoi stupidi programmi di ripasso nel corso degli anni, e ora dovevano anche prestarsi a organizzare una maledetta festa di Halloween.
«D’accordo, hai vinto», borbottò infine Ron. «Ti aiuteremo».
«E cercherete di trovare un travestimento decente, vero?» aggiunse Hermione, guardandoli minacciosa.
«Certo», la rassicurò Ron. «Il più spaventoso che riusciremo a trovare».

 

Hermione squadrò Ron dalla testa ai piedi, poi gli lanciò un’occhiataccia, così simile a quelle della professoressa McGrannitt che il ragazzo si aspettò quasi di sentirla togliere dieci punti a Grifondoro.
«Seriamente?» chiese infine lei, furiosa. «È questo il costume più spaventoso che sei riuscito a trovare?»
«Mi dispiace!» si difese Ron. «Ero così impegnato ad organizzare la festa, e poi c’è il corso di addestramento per Auror, e poi…»
«E poi in un mese non sei riuscito a trovare una schifosissima mezz’ora per andare a cercare un costume decente?» completò Hermione.
«Beh, ok, mi ero dimenticato» ammise Ron. «Mi sono ricordato solo ieri del costume, e allora sono andato in tutti i negozi Babbani di travestimenti che sono riuscito a trovare, e c’era solo questo! Comunque riflette lo spirito della festa, no? L’ho preso in un negozio Babbano!»
«Sei vestito da pinguino!» sbottò Hermione, rinunciando ad ogni tentativo di mantenere la calma. «Da pinguino!» ripeté, non riuscendo a trovare altre parole per esprimere la sua indignazione.
«Scusa» borbottò Ron, ma prima che Hermione potesse anche solo pensare di rispondere qualcosa Harry entrò nel salotto della Tana.
«Allora, come sto?» chiese, girando su sé stesso. Indossava dei semplici jeans e camicia Babbani, e l’unica differenza che si poteva notare erano i capelli e gli occhi, che aveva trasfigurato in modo che cambiassero colore: i capelli erano più chiari, mentre gli occhi erano di un orrendo color giallo.
«E tu che cosa saresti?» sospirò Hermione.
«Edward Cullen! Quello di Twilight, hai presente?» esclamò Harry. «Dico, ma li avete letti quei libri? Sono spaventosi!»
«Ecco, lo vedi?» disse Hermione, rivolgendosi a Ron. «Lui ha capito lo spirito!»
Harry decise di intervenire prima che si scatenasse una delle loro solite infinite liti. «Ginny dov’è?»
«Ancora in camera sua» rispose Ron. «Ha detto che doveva rifinire gli ultimi dettagli…»
Prima che riuscisse a finire la frase Ginny apparve sulla soglia, e tutti e tre indietreggiarono di parecchi passi, spaventati: indossava un orribile tailleur, estremamente brutto, estremamente antiquato ed estremamente rosa.
«E tu da che cosa ti saresti vestita?» chiese Ron, con gli occhi fuori dalle orbite.

«Da professoressa Umbidge» disse Ginny, orgogliosa. «Vedrete, ho la vittoria in pugno».

  
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