Waffle al cioccolato

Shikamaru si leccò le labbra sottili con lentezza, mentre Ino di fronte a lui passava dal sollevare le magliette di svariati colori dal pavimento della sua stanza, allo sbocconcellare un waffle al cioccolato, dall’aria particolarmente gustosa.
Ammirò per un secondo le curve del suo sedere, salendo ai fianchi ed infine al seno, inarcando un sopracciglio scuro.
“É più grosso,” disse d’un tratto, sgranando gli occhi scuri.
Ino si bloccò in mezzo alla stanza, la bocca leggermente sporca di cioccolato decisamente invitante, pensò Nara guardandola.
Le mani della ragazza, senza logica, si chiusero intorno al proprio sedere.
“Non…non è più grosso,” sibilò assottigliando gli occhi, e Shikamaru indietreggiò automaticamente, prima di sbuffare.
“Non intendevo quello, Ino.”
“Oh, certo,” gli tirò addosso un cuscino, “e allora cosa, eh?” Seguì una spazzola per capelli ed una scarpa, prima del suo corpo che lo schiacciava contro il materasso del letto. “Peso, Nara?”
Il chuunin roteò gli occhi esasperato, masticando tra i denti un improperio contro se stesso e la giovane a cavalcioni sopra di sé che no, non pesava affatto.
“Indubbiamente sei più morbida di qualche anno fa,” spiegò con calma, passando una mano dalle sue natiche salendo ai fianchi, in una carezza piacevole che Ino riuscì quasi ad apprezzare, “ma io parlavo del seno, Ino. Non dei waffle che ti mangi.”
La Yamanaka sbatté le palpebre un paio di volte, prima di mollare un pugno decisamente forte a Shikamaru. Questo ululò di dolore, afferrandosi l’arto ferito e guardandola male.
“Perché diavolo l’hai fatto, seccatura?!”
“Perché sei un porco!”
Shikamaru sbuffò, ma poté notare gli angoli della bocca di Ino inclinati verso l’alto, e pensò che fosse ora di toglierle quel baffo di cioccolato dalle labbra.

In pillole: è corta, senza senso, ma è stata fonte di ispirazione per caso, mentre Cheche, di fronte alla mia fame, diceva di starsi mangiando waffle al cioccolato. XD Tutto qui, niente da aggiungere.
Vi piace? Io la trovo stupida, ma così è.