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Autore: Spyre    26/11/2011    3 recensioni
- Chiaro. Ci siamo scambiati ragazze per anni. -
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Simon trasse un lungo respiro profondo, raschiando dal fondo dei suoi polmoni l'ansia che lo attanagliava, soffiandola fuori con lentezza, il petto che si abbassava.
Sbattè le palpebre al buio, alla ricerca di una forma familiare nel soffitto. Il lampadario un'ombra tonda si profilò nei suoi occhi.
Allungò la mano destra tra le lenzuola e incontrò la coscia di Dave.
Si ritrasse di scatto e si girò lentamente nella sua direzione, la guancia contro il cuscino.
Il ragazzo biondo era ancora profondamente addormentato, le labbra sottilmente dischiuse, l'espressione placida, i capelli spettinati attorno al viso magro.
L'altro si tirò su sedere, piegando contro di sè le ginocchia, in un fruscio di stoffa bianca.
Cercò appoggio a tentoni nel comodino e si alzò con movimenti cauti, per non svegliare il compagno.
Sempre con le mani alla ricerca di sicurezza, passò a piedi nudi sul parquet freddo e liscio, poi sul tappeto sfilacciato e infine sulle mattonelle gelide della cucina, i polpastrelli contro il muro sfiorarono alcuni quadri e una libreria.
Quando riuscì a infilarsi nello stanzino soffocante si chiuse la porta alle spalle e accese la luce che lo investì aggressiva, costringendolo a strizzare gli occhi.
Aprì il frigorifero e prese del latte dal ripiano più basso, che si scolò passando in rassegna tutti i cassetti e le ante, alla disperata ricerca di biscotti, tra tintinnii di posate e sbattere di legno contro legno.
Quando si rese conto che la ricerca era vana, appoggiò quello che era avanzato sul piccolo tavolo pieghevole in plastica verdastra che era posizionato sotto la finestra, incastrato tra il frigorifero e i fornelli.
Poi spense la lampadina fluorescente che fungeva da illuminazione e tornò con gli occhi lampeggianti di colori stroboscopici in camera da letto.
Dave si stava passando una mano tra i capelli, intravedeva il movimento del gomito.
- Ti sei svegliato, finalmente. - Simon deglutì silenziosamente, un po' nervoso.
- Sì. Cosa eri andato a fare in cucina? -
- Colazione. Ho bevuto il tuo latte. -
Il biondo fissò il punto in cui era appostato Simon, accigliato. - Brutto stronzo. Esci e comprane dell'altro. -
- Come? Ne è rimasto un po'. -
- Non me ne frega un cazzo! Chi ti ha dato il fottuto permesso di andare nella mia cucina e bere il mio latte in casa MIA? -
- Cosa? Sono rimasto più volte a dormire da te e mi hai sempre detto di fare così. -
Interdetto, Dave strinse le labbra. - Ero ubriaco. Qualsiasi cosa sia successa. -
Simon si sentì andare a fuoco, le guance improvvisamente bollenti, avanzò di qualche passo ispezionando la sua mente per qualcosa da dire.
- Siamo amici. - Borbottò.
- Chiaro. Ci siamo scambiati ragazze per anni. - 
Il moro avanzò ancora di qualche passo e poi un piede gli si incastrò sotto il tappeto, e cadde a terra con un tonfo sordo. Imprecò ad alta voce e si aggrappò al letto.
  
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