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Autore: Jane The Angel    19/07/2006    8 recensioni

-Dovresti deciderti a fare qualcosa.- consigliò Ginny, guardando anche lei la coppia sulla panchina le cui occupazioni non erano certamente identificabili nella categoria "studio".

non sono sicurissima di questa ficcy, credo che la continuerò ma se le idee inizieranno a scarseggiare la concluderò in un paio di capitoli...
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Gelosia

Capitolo 1 - Il piano

Hermione era seduta sulle scalinate di pietra davanti al castello insieme a Ginny. Seduti, o meglio abbarbicati su una panchina poco distante c’erano Ron e Lavanda, ed Hermione non poteva fare a meno di continuare a fissarli con malumore sempre crescente.

-Dovresti deciderti a fare qualcosa.- consigliò Ginny, guardando anche lei la coppia sulla panchina le cui occupazioni non erano certamente identificabili nella categoria "studio".

-Riguardo a?- domandò Hermione ostentando indifferenza. Non era facile fingere che non le importasse nulla, ma era fondamentale per il piano.

-Non fare la stupida, lo sai: stai rodendo di gelosia davanti a questa scenetta patetica.- spiegò Ginny.

-Perché scenetta patetica?- domandò Hermione aggrottando le sopraciglia –A me sembrano carini.-

-Non dire stupidaggini, sai benissimo che Ron lo fa solo perché è cotto di te.- la rimbeccò Ginny.

-Non dire stupidaggini tu.- ribattè Hermione –Avevo una specie di cotta per Ron, è vero, ma è passata, adesso.-

-Si, come no…- fece Ginny scettica.

-Ti dico solo una parola: Seamus.- disse Hermione. Ginny la fissò in silenzio per qualche secondo, poi ripeté –Seamus? Cosa centra Seamus?-

-Ehi, Herm! Sei qui!- Hermione e Ginny si voltarono: Seamus era appena uscito dal castello e si stava avvicinando a loro –Ciao, Ginny.- salutò, poi sedette accanto ad Hermione e la baciò su una guancia.

Ok, forse è il caso di fare un salto indietro, al pomeriggio precedente, quando Hermione aveva ricevuto tramite uno dei gufi della scuola un biglietto dall’aria abbastanza misteriosa, non firmato, con scritto solo Devo parlarti, è importante. Vieni nella stanza delle necessità alle nove, sola... Maledicendosi per il poco raziocinio che stava dimostrando di possedere andando da sola in una stanza in cui nessuno poteva trovarla con qualcuno di cui non sapeva l’identità, alle nove Hermione si trovò nel corridoio di Barnaba il Babbeo Bastonato dai Troll. La porta della stanzetta era già comparsa, così non sapendo cosa fare bussò. La porta si aprì, e quando Hermione vide Seamus ebbe due reazioni distinte: sollievo, perché non era un Mangiamorte, e delusione, perché non era Ron come lei aveva sperato. Entrando nella Stanza, comunque, la reazione fu di meraviglia, poiché al centro di un tappeto c’era un divano illuminato solamente da due candele e con poggiata sopra una rosa rossa.

-Ehm… Seamus, che cosa…- aveva balbettato immediatamente, ma il ragazzo l’aveva interrotta subito –No, non è come pensi… non che tu non sia carina, ma…non ho intenzione di provarci, non ti preoccupare.- Tranquillizzatasi, Hermione gli aveva domandato –Allora cosa ci facciamo qui in una stanza con un divano, candele e rose rosse?-

-Ok, allora, ho pensato a una cosa, una specie di… piano.-

-Un piano?- domandò Hermione non sapendo se fidarsi o meno.

-Si, ascolta, a te piace Ron…-

-Non è vero, a me…- aveva provato a ribattere Hermione, ma Seamus l’aveva interrotta –Non dire stupidaggini, tu sei cotta di Ron da secoli, ormai lo sanno tutti quindi inutile nasconderlo. Ma non andrò a dirglielo, non preoccuparti, perché a me piace Lavanda.- Si, questo Hermione se l’era aspettato, erano secoli che lo sapeva, così come sembrava che da secoli Seamus sapesse ciò che lei sentiva per Ron… comunque, annuì, e Seamus continuò –Beh, tu piaci a Ron, anche questo lo sanno tutti, e Ron è mortalmente geloso, lo sai, perciò ho pensato che noi due dovremmo stare insieme.-

-Seam…- cercò di dire Hermione, ma di nuovo lui la interruppe –Non dico che dobbiamo davvero stare insieme, parlo di tenerci per mano, qualche bacio ogni tanto, ti porto la borsa… cose così, vedrai, non ci vorrà molto ad ottenere una reazione di Ron. E dopo io andrò a consolare Lavanda, funzionerà!-

-Ok, ma…- rifletté Hermione –E se Ron invece non reagisce?-

-Reagirà. Ma se ci metterà troppo tempo insceneremo una bella litigata coi fiocchi, tu scapperai via piangendo, Ron verrà a consolarti, Lavanda se la prenderà con lui e io andrò a consolare Lavanda.- rispose prontamente Seamus.

-Hai pensato a tutto.- commentò ammirata Hermione.

-A tutto. Mi serve solo un tuo si. Senza di te il piano non può funzionare.-

-Ok, ma a cosa serve tutto questo ambaradam?- domandò Hermione accennando al divano e alla rosa.

-Se qualcuno ci vedesse uscire da qui avrebbe tutta l’aria di un appuntamento.- spiegò Seamus, poi domandò –Questo per caso significa che ci stai?-

-Si, significa esattamente questo.-

I due si strinsero la mano, dando così inizio al loro piano di conquista.

Ginny guardò i due stupefatta, e lo stesso stava facendo Ron. Esatto, Ron: fino ad un secondo prima impegnatissimo a baciare Lavanda, il ragazzo in quel momento fissava Hermione e Seamus come se avesse appena visto la piovra gigante giocare a poker con Fuffy. Il piano di Seamus già cominciava a dare i suoi risultati.

-Herm…- sussurrò Ginny cercando di non farsi sentire da Seamus, cosa piuttosto complicata visto che il ragazzo teneva un braccio attorno alle spalle di Hermione e quindi era decisamente troppo vicino per non sentire –Mi spiegheresti per favore cosa cavolo…-

-Non ora, Gin.- la interruppe Hermione guardando con la coda dell’occhio Ron e Lavanda: Lavanda stava chiedendo a Ron cosa fosse accaduto, e Ron stava balbettando qualcosa come No, niente con poca convinzione. Con un sorriso di vittoria, Hermione disse all’amica –Ti spiego più tardi, ok?-

-Se lo dici tu.- concesse Ginny incerta.

-Ehi, Seam, andiamo a fare un giro prima della prossima lezione?- propose Hermione.

-Certo, va bene.- Seamus si alzò e con galanteria offrì ad Hermione una mano per aiutarla ad alzarsi. Ridendo, Hermione accettò l’aiuto. Normalmente le avrebbe dato fastidio, era una ragazza ma non un’invalida, ma vista l’occhiataccia che Ron lanciò a Seamus aveva ben poco di cui lamentarsi. Prese il ragazzo per mano e insieme si incamminarono per il parco, ma prima sussurrò a Ginny –Se parli con Ron, digli pure che io e Seam stiamo insieme.-

Infatti, puntualmente, Ron si scusò con Lavanda e si precipitò dalla sorella, che intanto si era messa in piedi e stava raccogliendo la borsa da terra.

-Cosa diavolo sta succedendo???- domandò Ron a voce alta.

-Di cosa stai parlando, fratellino? E calmati, sei tutto rosso, persino più del solito. Tra l’altro, credo che se urli così forte ti sentiranno anche dalla torre di astronomia.-

-Lo sai benissimo di cosa parlo.- disse Ron tenendo la voce stavolta bassa –Hermione e Seamus, cosa…-

-Oh, loro!- esclamò Ginny fingendo di aver appena capito –Stanno insieme, sembra. Beh, era ora, dopo Krum Hermione aveva avuto solo quella semi-storiella con McLaggen, finalmente si da da fare. Non sei contento per lei?- domandò Ginny innocentemente. Se Hermione stava bene con Seamus, beh, era felice per lei, ma di certo non poteva e non voleva accettare Lavanda come cognata.

-Felice per lei?- domandò Ron irato ma cercando di fingere che non gliene importasse nulla –Ma certo, se vuole uscire con quell’idiota non sono certo affari miei.-

-Veramente a me Seamus sembra piuttosto dolce, sai, in quel modo che piace a noi ragazze.- ribattè Ginny prontamente –Ad ogni modo sono in ritardo, perciò vado a lezione, ci vediamo fratellino…- e rientrò nel castello, lasciando Ron fuori a rimuginare mentre Lavanda continuava a chiedergli cosa avesse.

-Così iniziamo già a produrre qualche effetto, pare.- sghignazzò Seamus ad Hermione, che poggiata ad un albero ascoltava con il ragazzo la conversazione. Da lontano potevano sembrare davvero una coppietta appartata in cerca di intimità, ma il sorriso vittorioso e leggermente imbarazzato di Hermione tradiva il loro vero scopo –Tu credi?- domandò la ragazza.

-Se lo credo? Da quello che ho visto dell’espressione di Weasley, l’unica cosa che credo è di essere stato veramente fortunato, visto che ho ancora tutte le ossa intatte.- rise Seamus mentre Hermione arrossiva ancora di più –Beh, meglio così.- disse lei –Prima otteniamo ciò che vogliamo prima la facciamo finita con questa farsa.-

-Ehi, ti fa così schifo fingere di stare con me?- domandò Seamus fingendosi offeso.

-Ma no, che centra… è che odio mentire, soprattutto agli amici…-

-E soprattutto a Ron, vero?- Hermione non rispose, non ce n’era bisogno –Senti…- continuò Seamus –Noi lo facciamo anche per Ron. Diciamocelo, anche lui sa che la storia con Lavanda non avrà futuro, tutti sanno che la loro è una cosa fatta così, per fare… se noi due riusciamo a farglielo capire definitivamente, beh, facciamo un favore anche a lui…-

-E anche a Lavanda. Sempre che tu non sia sempre così bravo a rigirare la situazione in modo da sembrare dalla parte del giusto, perché per una ragazza alla lungo potrebbe essere stancante, sai?- lo interruppe Hermione ridendo.

-Già, le farò vincere qualche discussione, qualche volta… per farla contenta…- disse Seamus, e ridendo tornarono insieme al castello, facendo attenzione a tenersi per mano.

  
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