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Autore: Montana    27/11/2011    1 recensioni
Dunque abbiamo un ragazzo irlandese arrivato in America per uno scambio culturale, con una bellissima voce ma un'intelligenza limitata.
Aggiungiamo tre ragazze italiane venute in America sempre per lo stesso scambio culturale, e mettiamo la più intelligente delle tre a prendersi una cotta per l'irlandese sopracitato.
Condiamo con un Glee Club pieno di malintesi e gente che dovrebbe farsi gli affari suoi ma non ne ha la minima voglia, due amiche con l'obiettivo di coronare i sogni d'amore della terza, una ragazza con spirito approfittatore e l'obbligo di avere la sufficienza in tutte le materie al primo quadrimestre. Aggiungiamo ancora qualche canzone e.. aspettiamo di vedere cosa viene fuori!
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Dal capitolo 1 "Rory Flanagan aveva a suo parere tre caratteristiche particolari: il suo accento irlandese, così incomprensibile per tutti gli Americani, i suoi splendidi occhi azzurri, e la capacità bastarda di innamorarsi sempre delle persone più sbagliate."
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A Rebecca, perché almeno qui possa avere il suo leprecauno preferito :)

 

Numero Uno

 

 
Rory Flanagan aveva a suo parere tre caratteristiche particolari: il suo accento irlandese, così incomprensibile per tutti gli Americani, i suoi splendidi occhi azzurri, e la capacità bastarda di innamorarsi sempre delle persone più sbagliate.
Era arrivato in America da poche settimane grazie ad uno scambio culturale con l’intenzione di trovarsi finalmente una ragazza, così da poter tornare in patria senza essere preso per il culo da tutti i suoi amici solo perché era ancora vergine, e si era innamorato della prima persona che aveva visto, Brittany S. Pears, ovvero la svampitissima e biondissima cheerleader che l’avrebbe ospitato.
Si era innamorato di lei che lo credeva un leprecauno, e aveva pure finto di esserlo pur di portarsela a letto. Peccato solo che lei fosse lesbica e stesse con Santana Lopez, l’altra cheerleader che tanto odiava Rory ed era in questo perfettamente ricambiata.
Dopo questa stangata nei denti, Rory si era iscritto al Glee Club del McKinley High School convinto che forse era meglio cercare la ragazza giusta in un qualche altro campo di patate (scusate il doppio senso) e che forse era meglio dedicarsi alla musica. Questo ovviamente prima di sbattere letteralmente contro ad Harmony, la ragazza venuta al McKinley per spaventare Rachel Berry e Kurt Hummel ed evitare che si iscrivessero alla NYADA.
Ma forse è meglio se racconto questa storia dall’inizio, non credete?
 
“Levati dalle palle, scozzese!” disse qualcuno alle sue spalle, prima di sbatterlo per l’ennesima volta contro l’armadietto.
Il cellulare gli sfuggì di mano e per poco non cadde per terra; fortunatamente Rory aveva capito che bisognava avere i riflessi pronti per sopravvivere in quella scuola.
“Rory? Sei ancora lì?” chiese sua madre al telefono.
Lui sospirò “Sì, mamma. Sono inciampato e il cellulare stava per cadermi.”
“Sbaglio o ti hanno chiamato scozzese? Non permettere mica che ti insultino così!”
“No, mamma, hanno detto irlandese. Ero in mezzo al corridoio e dovevano passare quelli della squadra di football. Ora devo andare a lezione, ciao mamma.”
“Aspetta, Rory! Come va la scuola? I voti? Guarda che se non hai tutte le sufficienze entro la fine del primo quadrimestre non puoi rimanere lì fino a giugno..”
Rory sospirò di nuovo “Lo so, mamma. Sto recuperando, ho sotto solo spagnolo e fisica. Ora devo veramente andare, ciao mamma. Un bacio.”
Chiuse la telefonata e si appoggiò all’armadietto, affranto: in cinque minuti di telefonata aveva detto quattro bugie. L’avevano chiamato scozzese, non era in mezzo al corridoio, era stato spinto contro un armadietto, e aveva insufficienti spagnolo, fisica, matematica e storia.
E aveva anche solo due mesi per recuperarle tutte.
Era però vero che doveva recarsi al Glee Club per la lezione, quindi si affrettò verso l’aula mettendo a posto la roba nella cartella, ovviamente senza badare a dove metteva i piedi. Quindi andò a sbattere contro qualcuno.
“Ehi! Attento a dove metti i piedi!” disse una voce stizzita, probabilmente una ragazza.
Rory si chinò a raccoglierle i quaderni che le aveva fatto cadere “Scusami, sono in ritardo e non guardavo a...”
Si bloccò all’istante quando alzò gli occhi; davanti a lui c’era una ragazza coi capelli neri, due meravigliosi occhi azzurri che lo guardavano abbastanza irritati e due labbra dipinte di rosso arricciate anche loro in un’espressione irritata.
“Hai perso la lingua? Dammi i miei quaderni!” disse, quasi strappandoglieli di mano.
Questo almeno servì a risvegliare il ragazzo “Scu... scusa, io non ti... ti avevo vista. Stai... stai cercando qualcuno?”
“Sì, ma mi sembri un po’ troppo rincoglionito per chiederti informazioni. Probabilmente non sapresti nemmeno dirmi il tuo nome.”
“Rory Flanagan.” disse lui tutto in un colpo.
“Che accento strano. Sei inglese?”
“No, irlandese.”
“Pff, è la stessa cosa. Comunque adesso io devo andare, e mi sembrava che anche tu fossi di fretta. Addio, Rory Flanagan.” tagliò corto lei, aggirandolo e andandosene.
“Aspetta! Tu come ti chiami?”
“Sono fatti miei, irlandese!”
La ragazza scomparve dietro l’angolo e Rory rimase a fissare il vuoto che aveva lasciato per qualche minuto, prima che alle sue spalle arrivasse Finn Hudson e lo accompagnasse al Glee.
Rory si sentiva felice e questo lo preoccupava, perché sapeva cosa voleva dire.Si era appena innamorato di una ragazza che manco sapeva se avrebbe rivisto.

  
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