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Autore: callmesupernova    27/11/2011    6 recensioni
Bene, nella presentazione non so mai che cosa scrivere. Comunque dovete sapere che la sottoscritta ha una leggera fissazione per i Paciock, sopratutto per Alice. Anche se di lei si parla pochissimo me ne sono innamorata. Ecco in questa piccola fanfiction ho deciso di parlare di lei e di Frank. Non so se magari continuerò con altri capitoli, spero di trovare l'ispirazione, però non lo so.
Spero soltanto che la schifezza che scrivo possa piacere a qualcuno. :D
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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I love your voice.




 
December, 15th 1976.
 
 
«Alice, Frank Paciock ti sta fissando… di nuovo» 
La Grifondoro alzò lo sguardo alla ricerca del ragazzo che si trovava seduto dall’altra parte della stanza intento in una partita di scacchi contro Arthur Weasley.
Non appena i loro sguardi si incrociarono Frank abbassò immediatamente il viso. Alice sorrise a quel piccolo gesto e chiuse il libro che stava leggendo.
«Gin, vado a farmi una passeggiata, vuoi venire con me?»
«Magari la prossima volta, ora non ho proprio voglia di muovermi dal divano» disse la biondina con le punte arancioni, che Alice amava tanto, seduta accanto a lei. 
«Mamma mia, come sei scansafatiche, dai, ci vediamo dopo» rise alzandosi dal divano rosso davanti al caminetto, si sistemò i capelli corti, anche se più che sistemarli li metteva ancora più in disordine, e si diresse verso il passaggio della Signora Grassa.
Prese il berretto, la sciarpa e il cappotto, che le aveva regalato sua nonna Althea per il suo ultimo compleanno, li indossò e uscì dalla sala comune. 
Scendendo la scalinata principale vide Marlene e Sirius discutere abbastanza animatamente.
Ma non fanno altro che litigare quei due?” pensò tra se e se guardandoli da lontano prima di uscire dal castello “Però dai, tutto sommato sono una bella coppia!” e, sorridendo per quell’ultimo pensiero, usci dal castello.
L’inverno era ormai alle porte, il freddo cominciava a farsi sentire. Alice si strinse nel cappotto, oltrepassò una radice di un albero che spuntava dal terreno e si fermò non appena fu arrivata davanti al lago nero.
«Maledizione!» esclamò una voce alle sue spalle.
Alice si voltò e sorrise nel vedere chi fosse. Frank era a terra e cercava di rialzarsi prima che Alice se ne potesse accorgere. Lei corse in suo aiuto porgendogli la mano. «Frank, devi stare attento dove metti i piedi! Ma comunque, che cosa ci fai qua? Non stavi giocando a scacchi dei maghi con Arthur?» domandò sorridendogli come sapeva fare solo lei.
«Ehm… veramente… io…» balbettò Frank.
La ragazza, notando l’imbarazzo del suo compagno di casa, frugò nella piccola tasca della gonna e tirò fuori due caramelle colorate.  
«Vuoi una Bolle Bollente?» gli domandò. Frank annui lievemente e, senza dire una parola, prese la gomma dal palmo di Alice.  «Io ne vado matta, non so che farei se non ne mangiassi almeno una al giorno»  
Frank rimaneva li a fissarla, con la bolla bollente in mano.
«Mangiala! Non è mica avvelenata!» rise la Grifondoro, andandosi a sedere a sedere su un masso vicino alla sponda del lago, mangiando la sua gomma.  
«Mi piace venire qua, sai? Mi ricorda tanto casa mia! Nel cortile sul retro abbiamo un laghetto e i miei durante le vacanze di Natale lo ghiacciamo completamente così poi io e mia zia Melanie ci possiamo pattinare. Ora come ora sono abbastanza brava, ma dovevi vedermi i primi anni. Mi facevo sempre male. Mamma mi diceva sempre di andare con calma, ma come al solito non la ascoltavo. Sono sempre stata dura di comprendonio» rise guardando Frank che si era seduto accanto a lei per poi tornare a guardare il lago «Ma comunque scusami, sto parlando troppo, ma, sai, a volte quando inizio non finisco più. La mia voce può diventare davvero fastidiosa dop…»
«A me piace la tua voce» la interruppe Frank.
Alice si voltò di nuovo verso il ragazzo. Lo vide arrossire lievemente per quello che aveva detto.  
Tornò a guardare il lago e arrossì anche lei sussurrando un «Grazie» mentre si sfregava le mani infreddolite. Si alzò guardando Frank.
«Ehm… ora devo andare, altrimenti Gin mi uccide se non torno. Ci vediamo nella sala comune» e si diresse verso il castello.
Frank la guardò allontanarsi e prese tutto il coraggio che aveva.
«AlicetivadiandareaMielandiainsiemeungiornodiquesti?» 
Queste parole gli uscirono di bocca come un proiettile, senza neanche prender fiato.
Lei si bloccò e un sorriso apparve sulle sue labbra. Si voltò e, mordendosi un labbro con un po’ di agitazione. 
«Si, Frank, mi farebbe molto piacere. Domani andrebbe benissimo» affermò lei, e detto questo lasciò Frank a festeggiare per la sua conquista.


















Ok, è la mia prima ff su Alice e Frank, però penso che scriverò ancora molto su di loro. Spero che questo testo possa esser piaciuto a qualcuno.
(il finale, ve lo dico, non mi convince più di tanto. :D)
Comunque ditemi che ne pensate lasciandomi una recensione, anche solo di poche parole. c:
Grazie. 
  
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