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Autore: Demsmuffin    28/11/2011    6 recensioni
Occhi azzurri. Grandissimi occhi azzurri. I capelli più morbidi e biondi che abbia mai visto. La pelle del colore olivastro più particolare che ci fosse. Una ragazza che quando si muoveva faceva girare tutte le altre ragazze verso di lei, anche le più belle, smuovendole di gelosia, mentre i ragazzi si giravano per ammirarla. Ecco di chi mi sono innamorato per cinque interi anni. Non vedevo nessun’altra, c’era solo lei e poi tutto il resto. E lei non mi voleva. Tutte le ragazze avrebbero dato tutto quello che avevano solo per un mio bacio e lei non mi concedeva nemmeno quello. Nemmeno un abbraccio negli ultimi tempi. Quel nostro amore esisteva solamente nella mia mente, fino quasi all’esagerazione.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Taken.

 


Occhi azzurri. Grandissimi occhi azzurri. I capelli più morbidi e biondi che abbia mai visto. La pelle del colore olivastro più particolare che ci fosse. Una ragazza che quando si muoveva faceva girare tutte le altre ragazze verso di lei, anche le più belle, smuovendole di gelosia, mentre i ragazzi si giravano per ammirarla. Ecco di chi mi sono innamorato per cinque interi anni. Non vedevo nessun’altra, c’era solo lei e poi tutto il resto. E lei non mi voleva. Tutte le ragazze avrebbero dato tutto quello che avevano solo per un mio bacio e lei non mi concedeva nemmeno quello. Nemmeno un abbraccio negli ultimi tempi. Quel nostro amore esisteva solamente nella mia mente, fino quasi all’esagerazione. Ero arrivato a dire “quando io e Liz saremmo sposati abiteremo in Irlanda.” e cose del genere, ma non c’era nessun noi e non ci sarebbe mai stato. Era un amore che io stesso mi ero creato per non ammettere che nulla sarebbe successo. Per evitare al cuore di fare male. Eppure ultimamente era successo qualcosa. Un’altra ragazza, l’unica che è riuscita a svegliarmi da quel mio mondo assurdo in cui avevo vissuto per cinque anni. Il suo nome?
Giulia.
Non somigliava per niente a Liz. Giulia era diversa da tutte le altre ragazze che avevo conosciuto. Giulia aveva i capelli rossi, gli occhi di un verde quasi smeraldo e non era magra come le altre. Non aveva niente di spettacolare fisicamente eppure mi faceva impazzire. I suoi genitori erano italiani, ecco perché l’avevano chiamata con quel nome. La stavo guardando proprio in questo momento. I suoi occhi stavano brillando di felicità. Era la “movie night” come l’aveva chiamata lei. Avevamo dato via a questa routine quando un venerdì sera, eravamo andati al cinema insieme e a lei era talmente piaciuto che aveva voluto rifarlo. Ma non voleva pagare il biglietto ogni venerdì, anche perché, non sempre facevano cose interessanti. Allora avevamo deciso insieme che saremmo andati di venerdì sera a guardarli in santa pace a casa mia.
Finalmente quella sera avevo ceduto, dopo tante storie di Giulia, per guardare ‘i passi dell’amore.’ Nulla contro Nicholas Sparks, ma un po’ troppo sdolcinato, il tizio.
“Oh, amore perché non prendi esempio da lui?”
Eccola all’attacco. Ogni volta che vedeva qualcosa di romantico mi diceva sempre quella stessa frase. Eppure la tratto come una principessa. Se lei ha bisogno di ridere, io la faccio ridere; se ha bisogno di urlare, io faccio finta di non sentire il suo grido forte e dopo le sorrido per tranquillizzarla; se ha bisogno di piangere, io le offro la spalla; se ha voglia di essere coccolata, io non mi tiro certo indietro. Non sono esagerato nei miei gesti, lei non ha grandi pretese, è solo che si monta la testa quando vede i film d’amore. E’ per questo motivo che non volevo vedere Nicholas Sparks.
“Be, tu non mi hai mai riferito che vuoi stare in due posti nello stesso momento.” Incrociai le braccia al petto, mentre Giulia prendeva il telecomando e rimandava indietro la scena.
La protagonista guardò incredula a terra, quando i suoi piedi stavano al confine di due stati, non avevo capito bene quali. E poi la ragazza, si fiondò ad abbracciare il ragazzo, con gli occhi lucidi. Oh sì, che gesto romantico.
“Mi sta venendo il diabete.” Mormorai.
“Fai del sarcasmo?”
Lei alzò un sopracciglio e io scoppiai a ridere per la sua espressione buffa. Era bellissima anche quando si irritava perché prendevo in giro il suo smielato romanticismo. Per me non c’era bisogno di essere così estremi. Il problema dei film d’amore è che poi le ragazze si aspettano cose straordinarie da noi. Cose che noi non possiamo giustamente fare.
“Non c’è bisogno di fare quelle cose per farti capire quanto ti amo. Anzi, lo dovresti sapere senza che io ti dimostri nulla.”
Le presi la mano e lei sbuffò, seccata.
“Qui si parla di una lista dei desideri che lei vuole realizzare prima di morire, Malik.”
“E perché lo fanno a diciassette anni e non dopo?”
“Perché lei ha la leucemia, Malik, ma hai seguito il film?”
Lei mi guardò con una punta di divertimento negli occhi. E io che pensavo di aver capito il film, mi resi conto che non ne avevo capito proprio nulla.
“Il mio cervello rifiuta queste cose.”
Le dissi accarezzandole la guancia. Lei si morse il labbro inferiore. Mi faceva letteralmente impazzire quando lo faceva. Giulia prese il telecomando, bloccò il film e si mise sopra di me. Le sue labbra si posarono sulle mie, calde, passionali. Non resistevo ogni volta che faceva in quel modo, era più forte di me. Il calore delle sue labbra, dei suoi baci, le sue carezze mi riscaldavano anche se fuori c’erano 5 gradi. Non potevo resisterle.
“E questo Malik? Il tuo cervello lo rifiuta?” Sussurrò lei mordicchiandomi l’orecchio.
Ci sapeva proprio fare, la mia ragazza. Sì, la mia ragazza. Mia e di nessun’altro, altro che Liz.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
E’ buffo come riconobbi la sua pelle olivastra e i suoi movimenti. Non volevo credere che Liz era lì, davanti a me, in quel momento.
“Zayn?”
Mi venne incontro, sorridente. In quel momento non riuscii a pensare a qualcosa di più significativo che odio profondo.
“Liz.” Feci secco io, stupendomi ben poco.
Non poteva certo sperare che le sarei saltata al collo, urlando “quanto è bello rivederti”, perché non lo era affatto. Avevo passato tutti gli anni del liceo ad andarle dietro, a rifiutare ragazze anche più belle di me, per lei. Facevo solo sesso e basta, solo e soltanto del buon sesso. Ero convinto che Liz, un giorno sarebbe venuta da me e io dovevo farmi trovare disponibile.
“Come stai? Da quanto tempo!”
I suoi occhi brillavano di una strana luce. Guardai furtivo Giulia che era andata a prendere due frappé. L’aria fresca di fine Novembre, ci colpì sul viso, facendoci gelare.
“Sto bene grazie e tu?”
Che ci crediate o no, quella era la nostra prima vera conversazione. Non me l’ero mai immaginata in quel modo, assolutamente.
“Benissimo!”
Annuii senza guardarla. Non avrei guardato il suo corpo tentatore ancora.
“Amore, te l’ho preso al cioccolato è il…”
Giulia si bloccò vedendo Liz. Si conoscevano quelle due, eccome se si conoscevano. Liz l’aveva stuzzicata per tutto il liceo, finché al penultimo anno, aveva spinto Giulia a ficcarsi due dita in gola dopo ogni pasto. Lo sapevano tutti a scuola, eppure Liz non aveva smesso di piacermi. Solo in quel momento mi resi conto di quanto fossi stato stupido.
“E’ il mio gusto preferito, sì.” Continuai la frase al suo posto, vedendola irrigidire.
Liz ci mise qualche secondo prima di capire che eravamo fidanzati. Aprì la bocca per parlare e poi la richiuse.
“Di che parlavate?”
Giulia mi porse il frappé e io lo presi senza indugiare.
“Ho chiesto a Zayn come se la passava.”
Liz le rivolse un sorriso sadico, mentre io guardavo preoccupato Giulia. Stava stringendo il bicchiere con il frappé e mi chiesi come mai ancora non fosse schizzato tutto fuori.
“Tu come te la passi?” Continuò Liz, sapendo di provocare rabbia con quella domanda. Mi chiesi a cosa pensassi al liceo. 
“Sto bene.”
Giulia mi prese la mano, lasciando stare il frappé e cominciando a torturare il mio pollice. Non era un problema per me, poteva farlo.
“E come va con... insomma…” Liz finse imbarazzo “Con la bulimia?”
Le ultime parole non le disse, le urlò. Tanto che alcune persone si girarono verso di noi. Giulia abbassò lo sguardo, imbarazzata. E allora quelle persone la guardarono quasi con disprezzo. In quel momento, avrei volentieri ucciso Liz.
“Ti aspetto in macchina.”
Quella frase fu appena un sussurrò, parole soffocate. Liz la guardò con senso di vittoria e poi, quando notò la rabbia nei miei occhi, mi sorrise.
“Davvero stai con quella ora?” Mi chiese quando lei sparì.
“Quella si chiama Giulia, Elizabeth.”
E fu allora che il suo sorriso diventò quasi ghiaccio. Scrollò le spalle, poi quasi non facendo caso al mio tono acido.
“Sei.. diverso.”
“Mi ricordavi come un bambinetto con gli ormoni e la testa impazzita per la stupenda Elisabeth Black, no? Be ti dico una cosa, sono cresciuto adesso. Sto con Giulia e tu non devi per niente al mondo offenderla.”
Liz si strinse nel suo giubbotto, non so se la sua pelle d’oca fosse dovuta al mio tono o al freddo, ma stava congelando e lo vedevo.
“Mi piaci, Zayn. Non è la prima che ti vedo, ti ho visto spesso in questi giorni e…” esitò un attimo “ ti trovo carino, insomma.”
Mi bloccai sentendo quelle parole. Come potevano avere un senso? Dopo cinque anni, dopo cinque lunghissimi anni, lei mi diceva che era interessata a me. No, non aveva senso.
“Tu non vuoi veramente il mio cuore, eh Elizabeth? Mi vuoi solamente perché mi vedi con un’altra. Non cadrò ai tuoi piedi come ogni ragazzo esistente su questa terra. Sono innamorato, adesso, di Giulia.”
 Lei annuì, rassegnandosi forse. Chi credeva di essere? Non poteva venire da me e dirmi quelle parole, non dopo tutto quello che aveva fatto. Chi credeva chi fossi io?
“Allora.. ci vediamo.”
Senza dire altro, mi guardò furtiva e mi oltrepassò. Tornai in macchina da Giulia, prima di aver indugiato un attimo sulla strada.  
“Se devi lasciarmi fallo subito. Veloce e indolore.”
Giulia mi guardò con gli occhi umidi. Mi girai verso di lei, aggrottando le sopracciglia.
“Perché mai dovrei lasciarti?”
“Non lo so, hai parlato con Liz, pensavo che adesso mi volessi lasciare e stare con lei.”
Aprii la bocca e la guardai incredulo. Lei non poteva davvero pensare che io volessi lasciarla per Liz. Non poteva pensarlo. La sua insicurezza era davvero arrivata a tanto?
“Non ti lascerei mai per Liz, amore. Ne per lei ne per qualunque altra ragazza dell’universo. Ti amo.”
Era la prima volta che dicevo quelle parole. Dopo diciannove anni di vita ero riuscito finalmente a dire quelle due parole magiche.
“Davvero?”
Giulia si asciugò gli occhi, mentre io diventavo sempre più convinto di quello che avevo detto. Non pensavo che fosse così facile dirle. Pensavo fosse difficile, eppure mi era venuto semplice e naturale.
“Davvero.”
La vidi sorridere e poi spostarsi i capelli dietro l’orecchio.
“Oh bè, ti amo anche io.”
“Ci sposeremo, un giorno. Te lo prometto.”
Annuì divertita. Liz passò davanti la nostra macchina, guardandoci. Mi scambiai uno sguardo di intesa con Giulia e abbracciandoci, ci baciammo. Quando ci staccammo, Liz non c’era più.
Queste sono soddisfazioni.  






Style's Wife Corner

Eccomi! Allora, questa one shot (ora faccio capitan ovvio) è stata ispirata dalla canzone Taken dei One Direction *cori da stadio*
Ho ADORATO scriverla mentre ascoltavo la canzone.
Poiché faccio sempre Fan Fiction e One Shot su Harry\Louis, stavolta ho deciso di cambiare e di scegliere Zayn, che mi è sembrato perfetto per questa storia.
Io lo so che scrivo sempre miliardi di cose e che sfracello le ovaie (?) ma non posso farne a meno çwç

Spero che vi piaccia perché a me è piaciuto davvero scriverla.
Il banner l'ho fatto interamente io, se lo copiate siete fregate :'D

Il nome Giulia lo devo alla fantastica Lady Jonas a cui dedico anche questa shot.  Recensite mi raccomando ùù
Love ya, Sarah. ♥
   
 
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