Storie originali > Romantico
Ricorda la storia  |      
Autore: beyourselfnow_    28/11/2011    1 recensioni
Ryan solo Ryan quella volta rendeva il MIO posto unico, magico. E continuerò ad amarlo, anche se non tornerà più...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ricordi…

‘’Questo è il mio posto’’ gli avevo detto. Lui fissava il mare, luccicava sotto la luce del sole che specchiava la bellezza dei suoi raggi. La brezza faceva rabbrividire, il profumo della salsedine mi faceva sentire nel mio mondo,  i miei sorrisi davanti ad una bellezza simile; i miei occhi fissi su quell’azzurro celeste che  portava le onde a farsi avanti sulla sabbia ,spumose e piene di sentimenti che comprendeva solo il mio cuore. Perché quello era il mio posto!
Lo ripetevo a fatica, sapevo che a lui non interessava; anche se in fondo mi piaceva andare lì con lui e fargli ammirare la bellezza della natura. Glielo avevo detto quattro anni fa quando ci eravamo appena conosciuti; lui era un ragazzo semplice,i suoi occhi grandi e profondi da quel verde che non potevo ignorare, il suo viso dai lineamenti regolari un po’ paffuti ,roseo e vivido. Il suo naso sporgente e bitorzoluto, le sue labbra  carnose spesso imbronciate e infine i suoi capelli biondi quasi castano, corti fino al collo ma con una frangia così lunga che si toglieva spesso dagli occhi. Il suo carattere si differenziava dalle persone con cui aveva a che fare, con i suoi amici si credeva piuttosto ‘’grandone’’ sapeva tutto lui, ma era simpatico, era carino, era semplice del resto come piaceva a me. Mi ispirava fiducia, sapevo che mi avrebbe protetto qualunque cosa fosse successa e mi sentivo bene quando ero con lui. Ma non lo conoscevo ancora bene; in fondo nessuno è perfetto e non lo ero ne io né lui . ‘’Ti potrei ferire, lasciami perdere!’’ Erano state queste le sue prime parole a proposito del suo vizio più che altro una paura. Se c’era qualcosa da affrontare lui lasciva tutto e se andava. Una qualsiasi difficoltà. Un qualsiasi motivo. Un qualcosa che non gli riusciva. Lui prendeva tutto e se andava senza affrontare il problema. Come era successo quella volta. Avevo vent’anni lui un anno in più di me, ed eravamo lì a osservare il magnifico mondo dei pesci e delle barche, quando gli dissi:
‘’Ryan, io… insomma è una cosa difficile da spiegare!’’ Gli raccontai senza neanche pensare alle parole che stavo pronunciando.
‘’Che c’è? Isa… qualcosa di grave?’’ L’ultima parola la disse con incertezza e a malincuore mi guardò. I suoi occhi vuoti e privi di senso mi fissavano e io ero sempre più nervosa.
‘’ Senti… senza farla molto lunga e, non so come la prenderai, io sono incinta!’’ dissi questo e poi girai lo sguardo verso il vuoto. Glielo avevo detto, il mio cuore batteva all’impazzata e adesso avrei previsto ogni cosa. Lui se ne sarebbe andato lasciandomi da sola, ma non fu così. Lacrime di cristallo scendevano pian piano dai miei occhi castani e andavano a rigare le mie piccole guance che per quel giorno stavano risparmiando le fossette delle mie risate. Lui fece uno strano scatto poi richiamò la mia attenzione appoggiandomi una mano sulla spalla…
‘’Isa… non piangere, Isa! Per favore! Non piangere!’’ urlò; ad un certo punto la sua voce soffocò in un ansia tremenda. Lo vidi muoversi era piuttosto agitato. Io ancora piangevo non avevo il coraggio di parlargli. Ma un certo punto sentii delle braccia avvolgersi calorosamente intorno a me. Era Ryan. Il calore del suo corpo mi aveva presa all’improvviso;sentivo il suo respiro affannato e poi mi disse con voce più rassicurata:
‘’Tesoro, senti non me l’aspettavo; ecco perché ho reagito in questo modo… ma non ti preoccupare mi sono tranquillizzato e ora calmati anche tu! In fondo è una cosa bellissima… no?!’’
Me lo disse come se fosse vero, in realtà era veramente una cosa bellissima! Così mi calmai e presi le sue mani tra  le mie. Erano sudate, ma non ci feci caso.
‘’Tranquilla, ti starò vicina…’’


 

‘’Questo tesoro è tutto quello che ti so dire riguardo a tuo padre…’’ la guardai, lei continuava a fissarmi con quegli occhi verdi speranza, come il suo papà; nessuno poteva distrarmi. Quel momento era stupendo, lei era così bella. Quel suo visino roseo e le guanciotte così tonde; il nasino a punta e piccolino , quello lo aveva preso da me, e quegli stupendi riccioli castani che gli cadevano sulle spalle e sopra la maglietta beige che si era messa con cura la mattina, insieme ai jeans blu oramai sporchi di sabbia.
E già eravamo andati su quella piccola e rocciosa sporgenza, che si affacciava sul mare, dove quattro anni fa ero sola con Ryan. Adesso invece avevo lei. Era nata, si chiamava Noà e aveva appena cinque anni. Noà era un nome che mi piaceva tanto, ma anche a Ryan piaceva tanto… lo avevamo deciso insieme due mesi prima che nascesse e un mese prima che se ne andasse. Non aspettò che nacque.
Mi aveva promesso: ‘’Ti vengo a prendere in clinica appena hai finito di fare gli esami’’ e poi NIENTE. Da quel giorno non lo vidi più. Il mio Ryan; alla bambina misi comunque lo stesso nome che piaceva anche lui perché, volevo in qualche modo che quando Noà fosse diventata grande avesse un segno di suo padre .
‘’Mamma’’ mi bloccò lei. Era ancora piccola ma doveva comprendere tutto quello che c’era da comprendere e io glielo stavo spiegando in maniera calma.
‘’Ma papà ritornerà vero? Non mi vuole conoscere? Perché se ne andato?’’
Mi stava guardando così dolcemente con quegli occhi spenti,pieni di dolore. E mi stava facendo troppe domande. Una lacrima sul mio viso intanto stava scendendo, ma mi pulii subito per non fare vedere a Noà che soffrivo, come soffriva lei.
‘’Si amore mio, papà ritornerà. So che da qualche parte nel suo cuore ci pensa, e ritornerà te lo prometto’’ Non riuscii a dire altro. Scoppiai a piangere e strinsi forte forte a me la mia piccola Noà. Si perché lei era solo mia ora, nessuno poteva portarmela via. E non poteva andarsene via da me, perché in fondo era tutta la mia vita.
Lei mi abbracciò così forte, che io abbozzai subito un sorriso.
‘’Tesoro, ti voglio bene’’ la mia voce era bassa.Sentivo il vento che tra i miei capelli e i suoi soffiava.
Poi la sentiì: ‘’Anche io, mamma’’
L’unica cosa che speravo e temevo di più nel mio cuore, io lo sapevo, Ryan sarebbe tornato. Sarebbe tornato per me, sarebbe tornato per la piccola Noà e sarebbe tornato per tutti, per la sua famiglia. Perché lui era Ryan, il mio Ryan e sarebbe tornato.

  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: beyourselfnow_