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Autore: Alexiel83    22/07/2006    14 recensioni
Harry gradirebbe tanto farsi una doccia fredda per sopportare meglio il caldo, ma Draco continua imperterrito ad annaffiare i fiori del giardino rubandogli tutta l'acqua...
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Disclaimer: I personaggi sono di JK Rowling, le idee stupide solo mie, non c'è scopo di lucro (anche perché non credo che qualcuno mi pagherebbe per scrivere...)

Note dell'autrice: Dedicata come sempre alla mia beta Hakka, ma anche a Clo, Samatha e Vera, rigorosamente in ordine alfabetico XD

Ringrazio tutti quelli che hanno commentato la mia prima fic, mi ha fatto un immenso piacere sapere che è piaciuta così tanto ^^

Per l'ispirazione ringrazio mia mamma (o è stato mio fratello?) che ha aperto l'acqua mentre mi facevo una doccia fredda per sopportare l'afa...

Doccia e Fiori

Harry guardò sconsolato il bocchettone della doccia. Con un gesto secco chiuse i rubinetti, afferrò un asciugamano legandoselo in vita, e uscì dal bagno.

– Draco Lucius Malfoy!! –
Il biondino in questione -che stava tranquillamente innaffiando i fiori del giardino- sobbalzò sentendosi chiamare con quel tono arrabbiato. Anzi, incazzato nero.
Mise su l’espressione più angelica del suo repertorio e si girò.
– Sì, Harry? –
La rabbia di Harry esplose. Cominciò ad urlare gesticolando ampiamente.
– “Sì, Harry” un corno! Possibile che ogni singola, maledetta, dannata volta che vado a farmi una doccia tu debba correre ad innaffiare i tuoi stramaledetti fiori?!?! Fa caldo, dannazione!! Voglio farmi una bella, lunga, rinfrescante doccia fredda!! È così difficile da capire?!? Ma no!! Io non posso godermi la mia stramaledetta doccia perché tu -e puntò l’indice addosso a Draco- tu devi innaffiare i tuoi dannatissimi fiori!!! E non importa se la faccio alle sei del mattino, alle quattro del pomeriggio o alle otto di sera, tu devi sempre innaffiare i tuoi stramaledetti fiori!! Mi porti via tutta l’acqua, dannazione!!! –
Harry prese un bel respiro.
– E adesso voglio una spiegazione chiara ed esauriente del perché, per Merlino. –
E, incrociate le braccia, si mise in attesa.
Draco guardò -osservò- il suo ragazzo.
L’acqua aveva parzialmente domato i capelli ribelli, che ora ricadevano in morbide ciocche grondanti acqua ad incorniciare il viso. Da sotto quel mare di inchiostro brillavano decisi un paio d’occhi di un verde intenso, capace di ammaliare. La bocca morbida era atteggiata in una linea dura eppure seducente. Il corpo statuario -eh sì, Harry aveva decisamente dei gran bei muscoli, torniti ma non troppo scolpiti- era cosparso di miriadi di goccioline che catturavano la luce del sole di agosto. L’asciugamano copriva giusto il minimo indispensabile.
Draco si ritrovò a pensare che se Canova avesse potuto vederlo, l’avrebbe di sicuro usato come modello per un fiero Marte o un seducente Apollo.
Seguì con lo sguardo una gocciolina che, caduta dai capelli, scendeva pigra lungo la linea sensuale del collo, proseguiva lungo i pettorali e poi giù, fino agli addominali per venire poi assorbita dall’asciugamano.
Draco ingoiò un’enorme quantità di saliva, riuscendo per un pelo a trattenersi dallo sbavare peggio di una lumaca incontinente.
Poi parve ricordarsi che quella magnifica visione -alias il suo ragazzo- attendeva una spiegazione. Chiara ed esauriente, ovviamente.
Chiuse il rubinetto dell’acqua -i gladioli ringraziarono di non essere annegati-, prese un profondo respiro e si girò a fronteggiare il ragazzo-leggermente-alterato-perché-non-poteva-farsi-una-doccia-in-santa-pace -al secolo Harry James Potter-.
– Il solo motivo per cui ogni volta che cerchi di farti una doccia io mi metto ad innaffiare i fiori -che, per inciso, non ne hanno affatto bisogno- è che speravo che prima o poi avresti perso la pazienza e io avrei potuto ammirarti esattamente come sei ora: bagnato, praticamente nudo, arrabbiato e incredibilmente sexy. –
Harry sgranò gli occhi, mentre Draco si guardava attorno.
– E sai, credo che anche la nostra vicina -e indicò la staccionata col pollice- abbia apprezzato la vista almeno quanto me. –
Harry si girò verso la staccionata e vide la loro vicina -un’arzilla vecchietta sui settanta- che se lo stava praticamente mangiando con gli occhi.
Arrossì miseramente come un peperone e corse a rifugiarsi in casa.

Draco ripose il tubo per innaffiare e seguì il suo ragazzo. Il sole di agosto era particolarmente caldo, e una doccia fredda era proprio quello che ci voleva. Con il suo ragazzo, ovviamente.

  
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