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Autore: Daisy Potter    22/07/2006    7 recensioni
Hawaii...sole, mare, onde...tutto ciò che serve per fare surf tra una pausa e l'altra durante le riprese di un film! E se poi l'istruttore fosse un bel ragazzo dolce e gentile...
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Naozumi Kamura/Charles Lones, Sana Kurata/Rossana Smith
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 7

Sn troppo felice: è appena uscito il volume speciale della “Villa dell’acqua”!!! è stupendo! L’ho comprato stamattina!

Ehm … già, giusto, a voi ke ve ne frega? … ehm, sorry! Ecco il capitolo, come avevo detto! Ci sentiamo alla fine!

 

Capitolo 7.

 

“Ciak … AZIONE!“

Subito Charles si avvicinò di più a Sana e la baciò lentamente.

“Ti amo, Kelly …” le sussurrò staccandosi solo di qualche centimetro dalle sue labbra. Sana si convinse a recitare, e assunse un’espressione stupita, ma felice … falsamente felice.
“Anch’io ti amo, Mike …” rispose, prima di unire di nuovo le loro bocche. Lentamente il bacio si fece più profondo, più avido … forse più di quanto avrebbe dovuto, anzi, sicuramente, ma Sana non poté fare altro che assecondare il partner, mentre lui la coricava sull’asciugamano e si sistemava sopra di lei. Le sue mani cominciarono a scorrere con bramosia sul corpo della ragazza, mentre le loro labbra non si dividevano, ma anzi si univano con sempre più passione. Dopo alcune carezze la mano di Charles corse con impazienza sulla schiena di Sana, slacciando i nodi che fermavano il pezzo superiore del costume, scoprendo poi il petto della ragazza.

A pochi metri di distanza Heric strinse i pugni, osservando con impotenza la scena, gli occhi che si riducevano a due fessure per la rabbia che provava nei confronti dell’attore che stava approfittando della sua ragazza, vedendo Sana lottare per non ribellarsi.

Finalmente la bocca di Charles abbandonò quella di Sana, ma solo per scendere sul collo, e poi ancora più giù, fermandosi sui seni prima di raggiungere il ventre.

Sana chiuse gli occhi, fingendo piacere, quando in realtà avrebbe voluto urlare la sua paura e fuggire. Sentì con orrore che Charles stava per spingersi ancora oltre, ma fortunatamente, come se fosse l’annuncio dell’agognata liberazione, sentì risuonare nell’aria il grido del regista.

Eeeeee … STOP! Bravissimi! Buona la prima! Quanta grinta, quanta passione! Non vi avevo mai visti recitare così in nessun altro vostro film …” disse, e continuò con mille altre lodi, ma nessuna di queste giunse alle orecchie di Sana. La ragazza, le lacrime che minacciavano di uscire dagli occhi, cercava di rialzarsi, ma Charles, che approfittando dell’attimo di distrazione del cast era rimasto a contemplare il corpo della ragazza, era ancora sopra di lei, desideroso di possederla. All’improvviso, però, Sana si sentì libera. Si affrettò ad alzarsi, e vide Charles a terra con Heric in piedi tra loro due, un pugno alzato e un’espressione furiosa sul viso. Mentre Sana indossava la vestaglia per coprirsi, nella notte risuonarono le urla del biondino:
“Come ti sei permesso, lurido verme?!”

Charles si era appena rialzato, massaggiandosi lo zigomo colpito, quando si sentì afferrare per un braccio.

“Non toccarla mai più, hai capito?? Non approfittare mai più di lei!” gridava Heric ormai fuori controllo, picchiandolo un’altra volta. La troupe del film si accorse della rissa e cercò di sedarla, ma sembrava impossibile fermare la rabbia di Heric. Solo il rumore di un pianto soffocato lo riscosse, e si voltò appena in tempo per vedere la figura di Sana sparire di corsa tra gli alberi. Scoccando un’ultima occhiata agghiacciante a Charles, steso a terra, si voltò e prese a rincorrerla.

“Ma che diamine succede con quei tre??!” si chiese sconsolato Robbie, che aveva assistito esterrefatto alla scena, senza aver però notato, come d’altronde il resto dei presenti, le lacrime dell’attrice, che invece non erano sfuggite a Heric.

 

Sana corse senza fermarsi, senza una meta, con solo l’immagine di ciò che era accaduto prima in testa a tormentarla. Sentiva ancora le mani di Charles su di sé, riviveva l’incubo di pochi minuti prima. Nessuno si era accorto di ciò che stava succedendo, nessuno aveva fermato Charles … dopotutto lei stessa non aveva fatto nulla per far capire che qualcosa non andava … aveva subito la prepotenza di Charles, desiderosa solo di allontanarsi il più in fretta possibile da lui. E ora finalmente stava fuggendo … in lacrime, spaventata, disgustata … ma stava fuggendo. Dove, non lo sapeva nemmeno lei. Voleva solo allontanarsi.

Improvvisamente sentì un paio di forti braccia muscolose frenare la sua corsa, attirandola contro il corpo di qualcuno, e lei vi si abbandonò, respirando il profumo della pelle di Heric, continuando a piangere, mentre il biondino, senza dire nulla, le dava conforto solo con la sua presenza.

Shhh …” le sussurrò all’orecchio, mentre non smetteva di stringerla tra le braccia. Ci vollero parecchi minuti perché Sana si calmasse. Alla fine Heric la prese in braccio e si avviò verso l’albergo, senza dire nulla, mentre Sana si accoccolava contro il suo petto, cercando di soffocare gli ultimi singhiozzi. Una volta giunto all‘hotel, invece che lasciarla all’ingresso come faceva tutte le notti, Heric entrò, si diresse alla reception, chiese la chiave della signorina Smith. Il portiere, vedendo che era presente anche l’attrice, gliela diede, e Heric, sempre tenendo Sana in braccio, entrò in ascensore. Quando arrivò alla camera della ragazza l’aprì, si diresse verso il letto e vi distese Sana. Poi si sedette accanto a lei e rimase a fissarla per qualche istante con occhi dolci, che la rassicurarono con una semplicità inaspettata. Alzò una mano e la portò al viso di lei, accarezzandolo teneramente, con fare protettivo.

Stai tranquilla, piccola, è tutto finito. Ora riposati.” le sussurrò, il tono di voce caldo e rassicurante, poi si piegò e le diede un leggero bacio sulla fronte. “Buonanotte, Sana.” mormorò, poi si alzò e se ne andò.

“Aspetta!” esclamò Sana, mettendosi a sedere e afferrandolo per una mano. Il ragazzo si voltò, pronto ad esaudire qualsiasi suo desiderio. Sana lo fissò negli occhi, uno sguardo determinato e, per la prima volta quella sera, sicuro.

“Resta con me, stanotte … tutta la notte …” gli chiese, e lo attirò a sé, facendolo sedere sul letto accanto a lei e baciandolo con passione. Quando si staccarono, Heric la guardò intensamente.

“Lo vuoi davvero?” le chiese, timoroso di fare la cosa sbagliata. Ma lei annuì, e i due si baciarono di nuovo, stendendosi sul letto, l’una tra le braccia dell’altro …

Ore dopo, nel cuore della notte, Sana e Heric erano distesi sotto le lenzuola, abbracciati, lei appoggiata al petto nudo di lui, ad ascoltare i battiti feroci dei propri cuori.

“Sana?” mormorò Heric nel silenzio, per vedere se era ancora sveglia.

Mmh?” mugugnò lei, facendogli capire che aveva la sua attenzione. Ci fu un breve silenzio, poi la voce di Heric risuonò di nuovo nel buio della stanza:

“Ti amo”

Il silenzio seguì quella confessione, un silenzio durate il quale credette di aver detto la cosa sbagliata. E ne ebbe quasi la certezza quando sentì un singhiozzo sfuggire alle labbra di Sana. Si mise a sedere, guardando la ragazza negli occhi, e notando con sorpresa che erano inondati di lacrime.

Cosa c’è, piccola?” le chiese titubante. Sana continuò a piangere silenziosamente, incapace di dirgli qualcosa, ma lo smarrimento negli occhi del ragazzo la costrinsero ad inghiottire il nodo che si era formato nella sua gola e a rispondergli.

Heric … questa sera sono finite le riprese … io … domani … dovrò partire …” gli svelò, mentre un altro singhiozzo risuonava tra le sue parole. “Non ci vedremo più, Heric …”

Il ragazzo si sentì come se una lama gli avesse trapassato il cuore, che smise di battere per un istante che gli parve un’eternità. Ma poi si riprese, e tirando fuori tutta la forza che possedeva guardò Sana negli occhi e le sorrise … gli costò uno sforzo enorme, ma ci riuscì. Le posò un dito sulle labbra e le sussurrò:
Shh, non piangere … se questa deve essere la nostra ultima notte insieme, allora deve essere la più bella … non roviniamola … rendiamola magica …”

Poi spostò il dito e le sue labbra presero il suo posto, mentre si sistemava sopra alla ragazza e una seconda volta si perdeva in lei, donandole davvero la notte più bella che avrebbe mai ricordato …

 

Eccomi qua, raga! E ho bisogno del vostro parere: sono tentata di lasciar finire così la ff … è un po’ triste, ma sarebbe comunque un finale…

Voi però cosa preferite? Vorreste un altro capitolo? Preferireste che Sana e Heric si rivedessero, avessero un’altra opportunità, o che si lasciassero così, dopo questa notte, per non vedersi mai più, tenendo solo il ricordo della storia che hanno vissuto?

Recensite, così vedrò cosa fare! Grazie 1000 a tutti! siete fantastike!!! Vvtttb J Daisy J

 

  
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