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Autore: Gin1993    30/11/2011    1 recensioni
Chanel è una ragazza che non ama andare a scuola, la trova inutile. Eppure qualcosa cambia appena conosce Davide. Non vivrà cose facili, ma grazie al migliore amico amico Matteo e ad altri amici riuscirà ad affrontare tutti gli ostacoli della sua adolescenza. Dal vedersi brutta al sentirsi sola.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 1  - L’INIZIO.

 

Odiavo andare a scuola.

Il motivo ero ovvio; non avevo voglia di studiare, ma forse il problema non era solo quello. Lo trovavo inutile, una perdita di tempo; ogni giorno era noioso svegliarsi e pensare di perdere metà della giornata in un posto in cui non volevo stare con persone che non volevo vedere.

Quel giorno ero particolarmente di pessimo umore, avevo due verifiche e una possibile interrogazione e per una volta avevo cercato di studiare, ma senza successo; le cose le sapevo, ma a grandi linee. Se avessi saputo che la terza superiore era così dura mi sarei fermata in seconda e sarei andata a lavorare.

Con mio padre andammo a prendere la mia amica, Samantha, più che amica la definirei “compagna di classe” le sorrisi e ci avviammo a scuola. Lì aspettammo i nostri compagni e ci confrontammo parlando degli argomenti studiati.

Alla prima ora  avevamo religione, l’ora perfetta per ripassare, così la mia preparazione migliorò.

-Marelli- il professore mi chiamò – hai finito di parlare?- la sua voce era calma, anzi, stava addirittura sorridendo.

-Certo, scusi- non ero una che faceva casino; ero abbastanza matura da capire che li loro comandavano, c’era poco da fare. A differenza mia c’erano i soliti casinisti, mi voltai verso di loro e feci un sorriso sghembo. C’era Luca, eravamo molto amici e poi c’era Davide, lui invece non lo sopportavo proprio, forse perché Samantha non faceva altro che parlarmi di lui; era il solito coglioncello, se la tirava da far schifo. Luca e Davide, Luca castano con gli occhi castani e  Davide biondino con gli occhi azzurri. Insieme a loro c’erano Giorgia, Giada, Giulia e Giselle. Era il gruppo “G”, a loro piaceva chiamarsi così. Giorgia era alta, bionda, di corporatura media e mi era simpaticissima, benché fosse un po’ permalosa. Giada era un più più bassa, rossa tinta, e aveva un lato b invidiabile. Giulia era la più cicciottella, bionda, con i capelli lunghissimi, davvero invidiabili e con due occhi strabelli: erano azzurri e blu, sicuramente tra gli occhi più belli che io avessi mai visto. E infine c’era Giselle, quella che preferivo delle quattro, odiava il suo nome, a me piaceva invece, il mio era molto più strano. Lei era davvero bellissima, castana, bassina, ma con un corpo bellissimo; era la più bella della classe, almeno finché non arrivò Alice, lei era alta, mora, occhi castani, ma con il corpo più bello del mondo, era corteggiata da tutti, ma da due anni stava con un ragazzo che la faceva soffrire.  Starei qui a descrivervi tutti i miei compagni di classe, ma ho deciso che ve li descriverò man mano. Ah, devo descrivere me stessa. Mi chiamo Chanel, sono bionda tinta, ho degli insignificanti occhi castano-verdi e sono piena di difetti: sono permalosa, vendicativa, stronza, orgogliosa. Non sono un mostro però, con chi voglio sono dolcissima!

Ma torniamo al racconto.

Quel giorno ci arrivò un bella notizia, per natale saremmo andati a Vienna per visitare nonsobenecheccosa, la notizia ci rese parecchio allegri e finalmente il giorno della gita arrivò.

Alice era contentissima, a Vienna avrebbe potuto usare i suoi stivaloni rosa, era una ragazza dolcissima, anche se all’apparenza veniva sempre considerata una che se la tirava e insieme a lei c’era Alessia, la sua nuova migliore amica; era peggio di una fidanzata, stavano sempre insieme. Alessia non mi piaceva, aveva qualcosa che non mi convinceva, ma volevo un gran bene ad Alice e se lei era contenta allora andava bene così. Luca era seduto accanto a me e dietro di noi c’era Davide con Giselle. I due erano stati insieme, ma ora erano come fratello e sorella, anche perché erano stati insieme quando erano un po’ piccini per rendere la cosa “seria”. Così imparai a conoscere anche Davide, e capii che non era male come sembrava, stemmo insieme per tutta la gita, mi raccontò della sua ragazza, di quanto stava male per lei e non capivo fino in fondo, forse perché avevo avuto un solo ragazzo e non mi ero mai innamorata.

-E tu?- mi chiese – con i ragazzi?-

-Beh, ne ho avuto uno.- risposi di malavoglia – come vedi non sono bella-

E non lo dicevo per sentirmi la classica frase “non è assolutamente vero”. No. Anzi, mi arrabbiavo quando la sentivo.  Mi vedevo grassa, brutta, per questo avevo addirittura cambiato colore, all’epoca ero solo mechata.

Lui mi guardò, uno sguardo dolce. –Non dire così, non è vero-  sorrisi e la conversazione, più o meno, terminò lì. A Vienna mi legai molto di più ai miei compagni, soprattutto a Giselle, era davvero molto simpatica e senza le sue tre amichette si era aperta molto di più con me; anche lei non aveva mai amato e quindi non riuscivamo ad aiutare Davide. Ad un certo punto mi arrivò un messaggino.

“Ciao piccola! Come stai? <3 Non ti chiamo perché sennò spendi i soldi pure tu! Mi manchi, ti adoro!<3”

Ecco, forse non vi ho mai parlato della persona più importante della mia vita, Matteo, il mio migliore amico. Ha due anni in più di me ed è come un fratello maggiore, alla una, quando esco da scuola, mi viene a prender e in moto e mangiamo sempre insieme.

- È il figone?- chiese Giselle ridacchiando.  

- Sì, è Teo- risposi con un sorrisone

-Ehi- protestò Davide – non mi avevi detto che avevi un ragazzo!-

-Ma non è il mio ragazzo- dissi in mia difesa – è il mio migliore amico, mi manca da morire-

-E a quanto pare è bello, no Gis?- chiese a Giselle

-Beh, non come il mio di migliore amico- “che era Davide” disse ironicamente – però è bello da stare male! Altissimo, occhi azzurri e poi ha una vooooce!- disse con un sospiro

-Una specie di Dio,insomma- commentò Davide acido

-Ehi, sei geloso!- urlai ridendo – Nessuno ti porta via la tua migliore amica, stai tranquillo- lo rassicurai – Teo non è pronto ad avere la ragazza, ha sofferto troppo- gli confidai.

-Oh- parve sollevato – ok-

Non mi convinceva, comunque.

-Cosa posso rispondere?-

Giselle sorrise radiosa.  –Digli che lo saluto!- ridacchiai

-Ok tesoro- le dissi felice.

Ciao tesoro! Io sto molto bene, tu? Mi sto divertendo da matti, ho fatto anche amicizia con Davide, ti ricordi? Ora lo chiamo Dave ahah. Sam mi sta lontana, stranamente, credo ce l’abbia con me! Mi manchi da morire! Non vedo l’ora di vederti. Tu che mi racconti? <3 Ti adoro”

Pigiai “invio” e Dave parve basito, mi chiese del perché avessi scritto “ho fatto anche amicizia con Davide” e gli confessai che non era certo il mio compagno preferito prima, ma che conoscendolo meglio avevo capito che era davvero un ragazzo d’oro. E che Sam aveva una cotta per lui.

-Quel cesso?!- chiese stupito

Mi rattristai. Certo, Sam non era un granchè, era cicciottella, castana, con gli occhi piccoli e neri. E poi aveva un pessimo carattere. Non la sopportavo, ma non mi piaceva quando parlavano male di lei. Tutto d’un tratto spuntò dal nulla e ci disse che la professoressa ci aspettava all’hotel, dove saremmo stati smistati nelle camere.

Dave sgranò gli occhi, mi prese a braccetto e iniziammo ad andare all’Hotel. Sam era furente.

 

  
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