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Autore: Shannonwriter    30/11/2011    3 recensioni
A volte ritornanooo! Avevo detto che aspettavo l'ispirazione ed eccola qui: una piccola one-shot sul giorno del Ringraziamento. Protagonisti Jess e Rory, insieme.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jess Mariano, Lorelai Gilmore, Rory Gilmore
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PREMESSA: Se avete letto "Io, New York e..tu" ossia l'altra mia fanfiction allora siete a posto e potete leggere. In caso contrario ecco che cos'era successo: Rory e Jess si sono incontrati a New York, si sono rimessi insieme e alla fine lei attendeva di sapere se avrebbe ottenuto o no un lavoro in un importante giornale della città. Ah, e Lorelai era incinta (di Luke, of course). In questa one-shot troverete risposta a domande tipo: "ma Lorelai l'ha avuto o no sto bambino? maschio o femmina?" e soprattutto "Sta durando tra Jess e Rory?". Ok, ho finito, ci vediamo in fondo.

 

“Preparerò il tacchino, le patate dolci e, senti qua: c’è anche il dolce.” Annunciò Lorelai usando il suo tono di voce più convincente.

 “Che tipo di dolce?” chiese Rory niente affatto colpita all’altro capo del telefono.

 “Quello che vuoi tu, pensavo alla torta di zucca.”

 “Molto Halloween.” Commentò Rory.

 “Sai come si dice, vivi come se tutti i giorni fossero Halloween” replicò Lorelai.

 “Si beh, peccato che qui stiamo parlando del giorno del Ringraziamento quindi non so se ho voglia di mangiare ancora zucca visto che non ho fatto altro alla festa in ufficio.” Rory fece una smorfia al pensiero della festa di poche settimane prima al New York Journal. La ragazza aveva scoperto che prendevano le festività molto sul serio lì e non si lasciavano scappare nemmeno un’occasione per organizzare un party a tema. Quello di Halloween in particolare era stato pieno zeppo di dolci vari.

 “Come vuoi, faccio la torta al cioccolato.” Incalzò Lorelai.

 “Giusto per essere chiari, quando dici preparerò e faccio in realtà ti riferisci…”

  “A Sookie ovviamente, per il dolce, mentre il resto lo lascio fare a Luke” confessò candidamente la madre.

 “Come immaginavo.”

 “Si ma non credere, quest’anno sto lentamente imparando alcune nozioni fondamentali della cucina grazie a Luke.”

 “Ah, tipo?” chiese Rory incuriosita.

 “Girare i mestoli.”

 “Sono sconvolta dalla tua bravura.” Rispose Rory con finto stupore.

 “E poi aggiungo il sale nei composti per le torte, non è mica roba da niente.” Insistette Lorelai.

 “Certo, roba da chef pluripremiato.” Disse la figlia.

 “Tu non sai di che parli ragazza, ce ne vuole per capire quant’è esattamente un pizzico di sale! Voglio dire, un pizzico! Ti pare una quantità specifica?!” divagò la donna ormai persa nei suoi discorsi.

 “Mi complimento con te ma temo che non riuscirò a farcela quest’anno per il Ringraziamento, lo sai.” Concluse Rory tornando all’argomento principale.

Lorelai sentì tutto il suo entusiasmo abbandonarla. “No, ti prego, è il Ringraziamento, è importante passarlo tutti insieme!” cercò di convincerla un’ultima volta.

 “Lo so mamma ma pensa che il Natale è ancora più importante e per quel giorno ci sarò, lo prometto.”

“Ok, fatto sta…” cominciò sospettosa Lorelai.

 “Cosa?”

 “Fatto sta che ho un sospetto.”

 “Riguardo al giorno del Ringraziamento? Te l’ho detto sono molto indietro con il lavoro e in questo periodo non ci possiamo assentare quando vogliamo. Non è colpa mia.” Si giustificò la ragazza.

 “Se, se, come vuoi” rispose scettica Lorelai.

 “Mamma andiamo, che motivo potrei avere per rimanere a New York da sola?”

 “Questo è il punto, non sei da sola…”

 “Ci risiamo…” Rory alzò gli occhi al cielo capendo esattamente a che cosa si stava riferendo la madre. “Jess a malapena si ricorda che il giorno del Ringraziamento è dietro l’angolo, figurati se rimango a New York per festeggiare sola con lui” si difese prontamente Rory.

Non era ancora sufficiente per Lorelai. “Si, si come no. Secondo me stai pensando di preparargli la cena.”

 “Ma figurati, le mie doti culinarie le ho prese tutte da te, quindi su questo puoi stare tranquilla.”

 “Esiste il take away.”

 “Che romantico. Ascolta mamma ora devo andare. Non ci sei rimasta troppo male vero?” tagliò corto la ragazza.

Lorelai sbuffò. “Beh abbastanza ma c’è qualcuno che la prenderà peggio.”

 “Ah, non ci provare!” Rory aveva capito al volo cosa stava per fare e cercò di fermarla. Inutilmente.

 “Vieni amore, parla con tua sorella!” la sentì dire mentre si allontanava dal telefono. “Dì ciao Rory, vieni per il Ringraziamento, ti aspetto!” continuò con voce da bambina.

 “Roooyyy!” disse una vocina. “Royyyy! Qui!”

La ragazza si trovava sempre in difficoltà di fronte al suo fratellino. “Danny, piccolo ciao! Non posso venire quest’anno mi dispiace. Ma ti manderò un regalo, ok?” si scusò Rory sinceramente dispiaciuta. Quello era un bel colpo basso per lei e sua madre lo sapeva bene.

 “Naaaaaa! Na! Qui!” insistette Daniel in braccio alla mamma, premuto contro la cornetta.

 “Oh, piccolo, scusa, davvero!” il senso di colpa aumentava.

“Hai visto cosa stai facendo a tuo fratello? Soffre povero piccolo, in così tenera età potresti provocargli dei traumi e poi chi lo ripiglia più, diventerà come Michael Myers!” Esagerò come al solito Lorelai, riprendendo il telefono.

 “Tipo serial killer del giorno del Ringraziamento?”

 “Esattamente. E sarà tutta colpa tua.” Concluse Lorelai drammatica.

  “Vedrò cosa posso fare.” le concesse Rory.

 “Siiiiiiii! Hai sentito Danny? Rory verrà! Puoi smettere di vivisezionare topi adesso!” esultò tutta gioiosa Lorelai.

 “mamma! Non parlargli così, lo metti sulla cattiva strada!” la rimproverò la figlia.”E poi non ho detto si, ho detto che vedrò cosa posso fare”

 “Rimango fiduciosa. Ti mando delle foto nuove di Danny intanto, così non ti dimentichi.”

 “E come potrei” rispose Rory alzando gli occhi al cielo.

 “Vado, devo dare da mangiare al piccolino. Mi raccomando, fatti sentire con delle buone notizie presto.” La salutò la madre.

 “Vedremo. Ciao mamma.”

 “Bye bye.” e la conversazione finì lì.

Rory posò il cellulare sul bancone della cucina abbassando il capo rassegnata. Indossava il suo nuovo grembiule, tutto viola con scritto “Kiss the cook” in giallo. Le era sembrato divertente. Davanti a lei il grande libro di cucina preso in prestito dalla sua collega esperta d’arte culinaria sembrava essere lì apposta per farla sentire in colpa. Mentre lo guardava mestamente, sentì un rumore di chiavi appena fuori dalla porta. Pochi secondi dopo quella si aprì ed entrò Jess.

 “Dio, fa un freddo assurdo là fuori.” Si lamentò togliendosi la giacca e appendendola all’attaccapanni lì accanto, riabituandosi lentamente alla temperatura molto più calda dell’appartamento. Dopo un attimo diede uno sguardo alla cucina e vide Rory, ancora appoggiata al bancone, col capo chino. Già sembrava sospettare cosa ci fosse dietro.

 “Ehi.” accennò prudente.

 “Ehi a te.” rispose la ragazza con voce depressa senza alzare lo sguardo dal tavolo. Con una mano accarezzava una pagina del libro di cucina.

 “Tutto bene?” chiese ancora avanzando leggermente verso il bancone.

  “No.”

 “Ha telefonato tua madre?”

 “seee” disse Rory ancora più sconsolata.

 Jess fece un cenno con la testa tra sé, aveva già visto un’espressione del genere un paio di settimane prima.

Si avvicinò a Rory trovandosi davanti a lei, anche lui appoggiato al bancone. “Ti ha chiesto di andare da lei per il Ringraziamento?” chiese Jess, anche se la risposta la conosceva già.

 “Certo!” si rianimò Rory alzando finalmente la testa guardando Jess in faccia. “E sai come fa! All’inizio le tengo testa perché non fa altro che promettere dolci e a quelli riesco a dire di no.” Gli spiegò infervorata. “Ma poi…” la sua voce perse leggermente slancio.

 “Ma poi sfodera Danny.” Finì la frase per lei Jess.

 “Si, ed è così carino, comincia a parlare e dice ‘Royyy!’ dovresti sentirlo.” Si addolcì  Rory pensando al suo fratellino.

 “Beh di questo passo credo che poco ci manchi.” Commentò Jess.

 “Cosa?”

Jess si sporse verso di lei e le prese la mano. “Rory, continui ad insistere per rimanere a New York per il Ringraziamento ma per me è uguale, davvero. Possiamo tornare a Stars Hollow.” Le disse tranquillo.

 “No invece! Questa è un’occasione importante per noi. È il nostro primo Ringraziamento insieme!” protestò Rory.

 “Non mi pare.” La contraddisse Jess ripensando al passato.

 “Ok, ma questa volta viviamo insieme, da soli, per la prima volta le cose stanno andando veramente bene. Perché non possiamo iniziare a crearci le nostre tradizioni?” gli spiegò Rory col cuore in mano, i suoi occhioni azzurri fissi su quelli di Jess.

Il ragazzo ascoltò con attenzione le sue parole e dopo qualche secondo le accarezzò la guancia. “Possiamo, certo che possiamo. E credimi, sono felice quanto te che le cose vadano bene tra noi. Ma se vuoi trascorrere queste vacanze con tua madre, io verrò con te. Ceneremo tutti insieme.”

Rory fece una smorfia, non del tutto convinta. “Si ma noi due soli..?”

 “Possiamo andare là per un paio di giorni. Poi torniamo e mi cucini quello che vuoi.” E accompagnò le sue parole con un bacio. “Ti va? Un bel compromesso.”

Rory ci pensò su. “Credo che potremmo…” cominciò a cedere. “Vedrei Danny. Chissà come sarà cresciuto.” Iniziò a fantasticare.

 “Vedi, si può fare.” sorrise leggermente Jess.

 “E pensare che una volta avresti fatto di tutto per stare lontano da Stars Hollow. Non ti riconosco più.” Lo prese un po’ in giro Rory.

Jess ridacchiò. “Beh, diciamo che non era così male se c’eri tu.” E la baciò di nuovo, più intensamente.

 “Bene, allora credo che richiamerò la mamma. Sarà felice.”

Riprese il telefono in mano e stava per comporre il numero quando si fermò e guardò Jess di nuovo. “Grazie.” Gli disse sincera.

Lui sorrise. “Figurati. Ti amo.”

 "Ti amo anch’io.”

E mentre faceva il numero di Lorelai, Rory si sentì veramente felice. Avrebbe avuto il meglio dei due mondi, Jess e la sua famiglia, compreso il suo adorabile nuovo fratellino. Le cose sembravano davvero andare a meraviglia per tutti quanti. Era ora.

 

NOTE: Allora, la storia di Michael Myers è riferita a Halloween The Beginning (o qualsiasi altro film di quella serie lì, avete presente?). Sappiate che il sesso del bambino l'ho scelto tirando una monetina (non sto scherzando) perchè ero indecisa e quindi ho lasciato fare al caso. Il nome Daniel è un omaggio a Daniel Palladino, uno dei creatori della serie. Mi sembrava giusto. Ora, visto che questa è una storia un pò corta, potrebbe essere che qualche ispirazione arrivi anche per Natale (incrociamo le dita, mi piacerebbe fare una storia natalizia *-*). Spero vi sia piaciuta :)

   
 
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