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Autore: Recorded Butterflies    30/11/2011    8 recensioni
Il nostro Dio del Nuovo Mondo andrà a trovare Takada, ma ad aspettarlo ci sarà una sorpresa preoccupante...
Leggera TakadaxMikami (paring che mi piace molto).
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kiyomi Takada, Light/Raito, Teru Mikami
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Light Yagami si era sempre considerato un tipo modesto.
Lui sapeva di essere l’essere umano più intelligente di tutto il Giappone e uno dei migliori sul pianeta, sapeva di essere bello e, cosa più importante, lui sarebbe diventato il DIO DEL NUOVO MONDO!!!!
Ehm…appunto. Un ragazzo modesto e con nobili scopi;
e adesso perché fate quelle facce? C’è chi da grande vuole fare l’astronauta, chi la principessa, e chi il Dio del nuovo mondo, è una cosa normale no?

Siete pregati di non rispondere, era una domanda retorica.
Allora, dicevamo?

Ah sì: il bellissimo intelligentissimo purissimo e levissimo (?) Yagami Light si stava dirigendo a casa di quella che dovrebbe essere la REGINA DEL NUOVO MONDO!!!
Ehm…scusate, colpa mia: è difficile non farsi prendere dall’eccitazione.
Insomma, stava andando da Kyomi Takada, aveva deciso di andare a trovarla non perché provasse veri e propri sentimenti per lei, per carità!, ma solo perché quella cavolo di stanza d’albergo si era “accidentalmente” allagata;
Sì, accidentalmente, non c’entrava il fatto che il nostro caro (citazione necessaria) Yagami avesse buttato nel cesso i post-it che i due usavano per comunicare senza essere sentiti dalla polizia, otturandone così lo scarico e allagando la stanza;
poco male, aveva rifilato la colpa a Matsuda ed a una sua presunta “diarrea esplosiva”, il poveretto aveva provato ad obbiettare, ma un’occhiataccia raggelante di Kira (il primo ed unico, meglio specificare che a questo punto della storia i Kira spuntano fuori come funghi nel sottobosco) era bastata a fargli chiudere la bocca.
Dunque, Light si stava dirigendo nell’appartamento di Takada; si stava accingendo a bussare quando sentì degli strani rumori provenire dall’interno della casa.
Sia chiaro: Light Yagami non è un vile essere che spia i suoi sottoposti, perché di questo si trattano, mentre sono a casa loro; Light stava casualmente passando di lì e, sempre casualmente, il suo orecchio destro si era poggiato contro la porta.
Tutto qui, normale no?

Giù quella mano tu là in fondo! Era un’altra domanda retorica.

Comunque, Light cominciò a distinguere chiaramente la voce di Takada e quella di un’altra persona che identificò come…
MIKAMI?!
Per quale motivo X-Kira (perché dire “quarto Kira” era scontano, lui è fiQuo e quindi ha una lettera) era lì con la mora?
Che stessero combinando qualcosa alle sue spalle? Non sia mai! Lui li avrebbe puniti di sicuro!

Come? Ancora tu?! Che vuoi ancora?!
Sì, lo so che in teoria Light non ha più il Death Note, che Mikami ha gli occhi dello shinigami eccetera eccetera…
Ma ricordati che stiamo parlando di colui che si è fatto una cifra di seghe mentali in stile “essere o non essere” durante una partita di tennis. Una-Partita-Di-Tennis! Ma ti rendi conto?
Io è già tanto se trovo la soluzione ad un problema matematico di prima elementare…
Ah ecco, adesso ho perso il filo!

Dove eravamo? Ah sì: a Light che origliava, pardon, ascoltava casualmente le conversazioni di Takada e Mikami.
Ecco un resoconto di ciò ce sentì il presunto Dio del nuovo MONDO!!

Ehm…sono migliorata, dai.

Allora, Yagami poté sentire distintamente Mikami pigolare qualcosa come:
-Ah…AH! Takada-san mi fai male!-
E Takada rispondere con uno stizzito –Zitto tu! E’ già tanto che lo stiamo facendo, se poi tu ti lamenti ogni due per tre.-
-M-ma fa male-replicò il magistrato, lasciando Light di sasso.
Che stessero facendo…?
Naaa, impossibile…vero?
Cioè, non lo aveva ancora fatto lui dopotutto, e non perché non volesse, ma era sempre troppo impegnato col lavoro, e poi non poteva essere, insomma, Takada amava lui e Mikami lo venerava come il Dio che era!
E poi quei due non dovrebbero neanche conoscersi! Aveva raccomandato personalmente a Takada di non cercare di capire chi fosse X-Kira!
Ma nel frattempo la conversazione proseguiva:
-B-basta, ti prego!- singhiozzò Mikami.
-Ancora? Diamine, sei tu che stai penetrando me, non il contrario, quindi ora stai fermo!- continuò Kyomi al limite della sopportazione.
-…- il moro non obbiettò, probabilmente cercando di mantenere quel poco (ma mooooolto poco) che gli restava della dignità.
-Guarda che se non lo faccio poi è peggio…- fece Takada provando ad usare un approccio più dolce.
-Ci vorrà solo qualche altro minuto, tranquillo.- continuò lei.
-Ma quindi non è la prima volta che fai una cosa simile?- domandò lui stupito.
-No, anche con Misa è capitato: non poteva chiedere a Yagami-kun poiché lui stava lavorando, e quindi si è rivolta a me- spiegò pazientemente lei.
-Ah- mugugnò lui –questo però Kami-sama non lo deve venire a sapere, ok?- chiese speranzoso.
-D’accordo, questo sarà il nostro piccolo segreto- proseguì lei con un tono che Light percepì come malizioso.
In quel momento qualcosa dentro il nostro impavido (?) pazzo sanguinario, pardon, benefattore dell’umanità, si ruppe.

Ancora tu? No, non ha avuto un ictus.
E neanche un infarto… no, non è diabete! Quello a rischio era L! Tsk, rileggiti la storia, poi puoi tornare.

Dicevo? Ah già, che qualcosa dentro di lui si ruppe: Takada era sua! Certo, non gliene poteva fregare di meno di lei (c’era già Misa che basta avanza e trabocca), ma era una questione di principio, erano fidanzati no?

…Metti giù quella mano o te la mozzo!
Lo so che Light va con chiunque e lei non può andare con nessuno, ma che ti devo dire: lo Yagami è fatto così.

Light fece uno sguardo così brutto, ma così brutto, che una vecchietta è morta d’infarto solo per averlo adocchiato!
Wow, sta facendo progressi: adesso ammazza le “nonne Pedobear” anche senza Death note!
Comunque, Light entrò nell’appartamento sfondando la porta  (era per una giusta causa) e gridando a squarciagola qualcosa come “Fermatevi, maledetti pervertiti!!!”.

Si ritrovò davanti una scena alquanto singolare:
Mikami era seduto sul tavolo della cucina, e teneva la mano destra poggiata sul tavolo, mentre con la sinistra stringeva la mano sinistra della mora.
La stringeva così forte che le sue unghie stavano penetrando nella carne di Takada.
Takada, invece, era intenta a scoppiare con un ago delle vesciche che ricoprivano il dorso della mano dell’uomo.
Light Yagami provò una sensazione strana: che fosse questa quella che viene denominata “Colossale figura di merda” o “Epic Fail” che a dir si voglia?
Takada lasciò di colpo la mano del moro e si diresse ad abbracciare Light.
-Yagami-Kun! Che ci fai a casa mia?- domandò perplessa dopo essersi spupazzata per bene Light che, dal suo canto, era rimasto paralizzato dall’orrore di aver fatto una magra figura.
-C-come vi siete conosciuti voi due?- chiese lui, riprendendosi leggermente.
-Ah ecco- cominciò Taki – stavo tornando a casa col metrò e ho visto ‘sto tizio scrivere su un quadernetto nero mentre sussurrava “Eliminato!”.
Mi è bastato fare due più due!-
-Quattro.- rispose in automatico Light, troppo scosso per rendersi conto di aver fatto l’ennesima figuraccia della giornata.
-Comunque- continuò lei –abbiamo iniziato a parlare e l’ho portato qui per offrirgli un the, ma quest’idiota si è rovesciato l’acqua bollente sulla mano che usa per scrivere.
Allora mi sono messa a sterilizzare la ferita e ora stavo facendo uscire il pus dalle bolle.- spiegò tranquillamente lei.
-E Misa che c’entra?- domandò ancora Light con sguardo vitreo; Lui aveva fatto una figuraccia, Lui: il DIO DEL NUOVO MONDO!!

Uffa!! Lasciamo perdere che è meglio!

-Bhe ecco- si spiegò la moretta –l’altro giorno Misa si è scottata con l’acqua per la pasta, e visto che tu eri occupato ha chiamato me, che ho studiato medicina di base all’università.-
terminò allegra.
Mikami, che in quel discorso aveva l’importanza di un soprammobile (e infatti aveva cominciato a fare amicizia con un vaso di fiori, ma sono dettagli) decise di prendere la parola:
-K-Kami-Sama, siete voi?- domandò servile.
Il castano annuì appena; Mikami si sarebbe gettato prontamente tra le braccia del giovane, se non fosse per Takada che gli premette crudelmente sulle vesciche, provocandogli un dolore agghiacciante che per poco non gli fece lanciare un urlo.
-Ah.- fece Light incredulo, incapace di proferire altro.
-Allora se è tutto io me ne andrei, scusate per il disturbo.- mormorò uscendo dall’appartamento.

Dopotutto lui era Light Yagami, il Dio del nuovo mondo, ed era convinto che tra i due non ci fosse niente.
Sì, ne era pienamente convinto, e neanche quando sentì distintamente Mikami pigolare “ma dopo me lo dai un bacino, vero?” smise di credere nelle sue convinzioni.
Perché lui era Light Yagami.
Il migliore (ex) studente di tutto il Giappone.
Il (futuro) DIO DEL NUOVO MONDO!!!


* Nessuna vecchietta è stata maltrattata durante la realizzazione di quella che spero si possa chiamare Fanfiction*

 

Nyaa: Perché ho scritto tutto ciò? T.T

Near: Bella domanda, è quello che ti chiedo da venti minuti. -.-

Nyaa: Cattivo! >.<    Bhe, spero che questo mio primo tentativo
fic su Death Note non faccia completamente pena;
sia chiaro: Io SO di essere andata OOC sia con il carattere di Mikami che con quello dello Yagami, ma in mia difesa posso dire che anche l’uomo più controllato del mondo piagnucolerebbe se fosse costretto a farsi scoppiare delle bolle da ustione ù.ù
Near: Mello no.
Nyaa: Mello si è procurato una cicatrice al viso ma ha mantenuto intatti i capelli, e questo non è normale, non trovi?

Near: …

Nyaa: Spento U.U

Comunque, questo account lo usiamo in due.
Ehm… buon/a serata/pomeriggio/notte.

  
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