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Autore: blupen    30/11/2011    0 recensioni
Fairy Oak , un paese da sempre magico è stato sconvolto dalla visione che tutti avevano dei suoi abitanti e delle loro tradizioni. E se si aggiungessero a questa realtà dei nuovi vicini: l'extramondo?
Nuovi eroi prendono posto nel villaggio ma in stretto contatto con l'altro regno vicino.
I personaggi del famoso anime e manga Sugar Sugar con alcuni dei personaggi del bellissimo mondo di Fairy Oak in una nuova avventura travolgente.
Nuove avventure ma anche la proseguzione di come nella storia del villaggio gli eroi erano vissuti dopo la loro vittoria sul male.
Chocola e Vanilla ai primi passi nella magia seguiranno Vanilla e Pervinca nella loro storia seguendone a volte gli esempi e in altre decindendo del proprio futuro.
Per chi è curioso di vedere come la storia di Pierre vada avanti.
Per chi è curioso di seguire il magico villaggio.
Ecco una nuova fanfiction su queste due realtà fantasy.
Buona lettura
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Era mattina, fuori dalle case le mamme aprivano le ante per far entrere la luce nelle cucine prima di aprire quelle nelle stanze  dei bambini che ancora viaggiano nel mondo dei sogni .
In una delle case nel centro del villaggio  appena dopo la piazza soffiododicisofficisoffidivento,lungo una delle strade colorate dai brillanti colori primaverili e i boccioli di rosa una ragazza ancora dormiva. Le case erano tutte in pietra con le finestre verniciate di azzurro oppure di lilla. Invece altre portavano infissi in legno Il colore era stato aggiunto da alcune famiglie ma il modello iniziale era in legno di salice.

Nella quiete mattutina si udì un urlò frustato che poteva benissimo essere sentito fino a bosco-che-canta.
Un vecchietto era entrato in una delle camete del secondo piano per svegliare la nipotina senza pensare che come tutte le mattine la nipote in un primo momento non si sarebbe svegliata e poi gli avrebbe urlato su tutte le furie.

-Chocola...svegliati. Guarda che la scuola sta per iniziare.- disse beffardo alla porta.

La ragazzina era peggio di un ghiro sotto le coperte, non dormiva molto di notte e di sera era più arzilla che di  mattina .

-nonno..la scuola può aspettare.- disse con la voce impastata dal sonno. I lunghi capelli cremisi le ricoprivano il volto nascondendo il suo viso esausto.

-su svegliati o vuoi che chiami Daisy? lo sai di cosa è capace quella fata. A eccola qua! buon giorno Daisy.- disse sorridendo . Il vecchietto era un uomo non tanto anziano ma gli piaceva a volte ricordare di essere molto avanti con l'età. Era di media statura, con un paio di baffi sotto il naso e  geloso della propria chioma che si conservava ancora integra di un colore misto tra bianco e biondo. L'unica cosa che aveva in comune in evidenza con la nipotina erano i suoi occhi, verde smeraldo intenso.

 Salutò una piccola fata dalle ali leggere e dal corpo luminoso. Una fata-baby-sitter come molte nel villaggio. La tradizione di tenere delle fate accanto ai bambini nella crescita era rimasta costante. Però nella casa non era l'unico aiutante: infatti per controllare la pestifera nipotina avevano preso in casa anche un ranocchio proveninete da uno dei lontani regni magici, il regno delle pozze turchesi. Un luogo palustre dove vivevano una stirpe di rane magiche che da sempre erano in buon rapporto con i magici . Però a Fairy Oak erano diffusi solo da meno di cinquantanni da quando le fate erano diventate sempre di meno nel villaggio della quercia fatata.
La fata però era arrivata lo stesso e per la bambina si erano accostate due figure. Una fata e un ranocchio. Però il ranocchio, dal nome Dufh, non era sempre presente perchè stava spesso in casa o aiutava come assistente magico il signore della casa, ossia lo zio di Chocola.

-buon giorno a lei signor Meilleur, Chocola oggi non si sveglia?- chiese sospirando.

Era da una settimana che la ragazzina faceva storie a svegliarsi. La scuola stava finendo e come tutti i bambini era esausta dopo un anno scolastico.
La ragazzina anche se controvoglia si alzava per la maggior parte delle volte da sola e aiutava lo zio o il nonno a preparare la colazione.
Era sempre stato peggio dalla morte di sette anni prima della zia. Una donna molto dolce e generosa che però a causa di una malattia era morta precocemente lasciando vedovo lo zio. Chocola da piccola era stata propriamente cresciuta da lei come una figlia, l'aveva allevata fin da piccolina ma la sua morte aveva messo in evidenzia che a Chocola sarebbe servito come tutti i suoi coetanei una figura materna.

-la sveglio io se vuole, deve essere il periodo scolastico. Chocola!- disse avvicinandosi nella camera volando pronta per svegliarla con la luce solare della mattina appena iniziata.

Chocola Mellieur era una ragazzina vivace,non più una bambina come la definiva il nonno. Infatti lei aveva già undici anni e presto avrebbe compiuto dodici il 13 agosto.
 Una ragazzina ancora in crescita però già l'orgoglio della famiglia.

 Una ragazzina abbastanza alta, nella media perciò Magra e atletica con una spiccata dote a mettersi nei guai. Un viso dolce dai lineamenti delicati e la pelle vellutata come pesca. Niente lentiggini come li aveva sua zio. Si era sempre chiesta se sua madre ne aveva alla sua età.
Era una ragazzina carina: possedeva ancora la sua lucente chioma rossa e i suoi occhi erano diventanti la sua caratteristica principale, due gemme incandescenti di un verde acceso.

Si alzò per vestirsi. Il villaggiò anche se era progredito possedeva ancora le stesse usanze, le stesse mode e  gli stessi costumi.
Si era infilata un pantalone in tela con sopra una camincetta in tessuto dai merletti colorati con colori predominanti  il rosa e il fucsia.
Nei vestiti poteva anche essere dolce e raffinata ma non avrebbe rinuanciato per nulla al mondo per correre e giocare ad un comodo abbigliamento in tela elastica.
Scese per preparare la colazione a lei e al nonno. Lo zio non c'era, era probabilmente nella serra per cominciare il lavoro.
Preparò del caffe-latte e servi dei biscotti presi da una confezzione nella credenza.

-Daisy andiamo a prendere Vanilla prima della scuola?- chiese pronta per afferrare la cartella per la scuola.

-ok, ma aspetta che arrivo.-.-arrivederci  Corn.- disse rivolgendosi al nonno.

-buona giornata Daisy, tieni gli occhi aperti.- disse alla fatina con attenzione.

Vanilla abitava a poche strade dalla casa. In una piccola villa in centro paese. Vanilla era la figlia del capo del consiglio magico e dell'assemblea cittadina, ossia sua madre. Godevano di una posizione influnte e da generazioni le gare e competizioni erano state vinte dalla sua famiglia.
Chocola e Vanilla erano amiche dall'infanzia. Fin da piccole stavano insieme nei pomeriggi da sua zia Sue. Però verso i quattro anni  rimasero insieme con la zia sempre più spesso. Lo scopo era stata fin dall'inizio chiaro: Chocola era rimasta sola, senza genitori.

Il nonno in quel periodo era troppo impegnato insieme alla mamma di Vanilla nel gruppo dei saggi invece lo zio era sparito per un viaggio alla ricerca della sorella. La madre di Chocola era data per morta, agli occhi della piccolina era morta perchè data per dispersa.  Chocola ricordava poco la madre, Sue si occupò delle bambine nei pomeriggi piovosi insieme a volte alle fatine e alle creature magiche.

Chocola suonò al campanello. Vanilla sapeva già che sarebbe venuta a prenderla perciò scese velocemente e schiocchiando un bacio alla madre e al padre uscì insieme alla fatina . La sua fatina però sarebbe partita da li a poco per il regno della rugiada d'argento perchè troppo anziana.
Vanilla però aveva anche una creatura magica che a casa l'aiutava e la seguiva. Blanca, una topolina del regno dei boschi dorati a nord di valleverde.
Le fatine non avevano più la volontà di venire in quella città e spesso aiutavano i bambini fino agli otto anni ma poi tornavano a casa.

Vanilla era cresciuta bene: era diventata una ragazzina timida e gentile dai capelli corti e lucenti di un biondo pallido. I suoi occhi sempre emozionati erano sempre del suo meraviglioso cobalto.

-ciao Chocola, ciao Daisy.-

- ciao Vanilla ,salve Blanca.- disse la fatina solare e allegra.

Le bambine cominciarono a chiacchierare allegre mentre si avvicinvano alla scuola. Prima di entrere all'istituto mc chips si fermarono sotto la casa dei gemelli Pollimon. Era la casa di due ragazzi della loro età . Due fratelli molto legati e avevano creato da molto tempo una bella amicizia con le due ragazze.

-ciao ragazzi-  urlò Chocola correndo verso di loro. La casa era  proprio nelle vie oltre la piazza di quercia. La casetta era una delle vecchie abitazioni del villaggio che possedeva uno dei più antichi giardini di Fairy Oak. I ragazzi uscirono tranquilli guardando arrivare da sotto un arco di pietre dalla piazza una ragazzina giocosa dai capelli rosso fuoco.
Sorrisero compiaciuti e si avvicinarono alle ragazze.
Salutarono anche Vanilla che timidamente si avvicinava lenta seguita da Blanca e Daisy.

-vedo che oggi sei pimpante come al solito Chocola.- disse Houx.

-cosa ti aspettavi Houx da una mocciosetta.- disse di rimando ironico Saule.

Chocola era famosa tra i suoi coetanei per avere un carattere istabile, impulsivo e combattivo. Era una ragazza molto particolare che però possedeva un ardito coraggio e una spiccata voglia di vivere.

I ragazzi si accorsero subito della furia infernale che ora avvolgeva Chocola. Li guardò arrabbiata perchè offesa dalla schernile battuta.
Sapeva farsi rispettare e fin dall'infanzia i ragazzini avevano imaparato, a loro discapito, a rispettarla.

-ok...come va Vanilla, ti trovo bene stamattina.- disse cortese e dolce Houx a Vanilla facendola arrossire lievemente.

-e buon giorno Blanca e Daisy.- disse anche alle creature fatate.

Tra i due gemelli Houx era il più gentile e cortese. Un ragazzo alto per la sua età dai capelli setosi di un delicato castano chiato. I suoi occhi castani ammaliavano sia donne che bambine ed era uno dei ragazzi più popolari insieme al fratello. Invece Soul era altrettanto alto ma con capelli cobalto e occhi del medesimo colore. Era completamemte diverso dal fratello: un ragazzo molto astuto e sbruffone, adorava comportarsi da monello ma come il fratello era altrettanto ben educato e premuroso. Tutti e due i fratelli erano molto coraggiosi , si capiva che erano gemelli dai lineamenti del viso e degli occhi ,ma anche dalla pettinatura spettinata identica. Houx aveva preso i capelli della madre ma gli occhi dal padre, Saule vice versa.
 Non avevano una fatina perchè erano in grado di provvedere a loro stessi e dato che erano sempre insieme non correvano mai pericoli.

Si incamminarono verso la scuola dove la campanella annunciò l'inizio delle lezioni. La scuola era popolata sia da magici che da non magici. Qui c'erano tutti bambini della stessa età e alcuni sapevano già dei loro poteri.

Entrarono in classe e iniziarono la lezione. La scuola Mc Chips si era ingrandita molto negli ultimi decenni : c'erano molti ragazzi di diverse età.
Vanilla e Chocola erano nella stessa classe insieme a Houx e Saule. Nelle loro classe avevano molti amici come anche nelle altre: Akira, Mike, Samanta e sua sorella Bonnie.

Però c'era solo una persona con cui le ragazzine non andavano d'accordo, solo una che faceva perdere la pazienza a Chocola.
Il suo nome, Yurika Pirpenel, la figlia del sindaco del paese. La sua famiglia anche se solo concettualemente ,ricopriva il ruolo di sindaco da ormai diversi secoli. Una famiglia antica e molto importante il cui ruolo era spesso sottolineato dalla stessa ragazzina.
Insieme a lei c'erano sempre altre ragazzine tutte sempre vestite eleganti e raffinate.
Chocola quando le vedeva e la insultavano rispondeva sempre a tono per proteggere Vanilla che era lei quasi una sorella.
Daisy e Blanca badavano alle bambine da lontano, rimanendo nelle aule esterne o tornando a casa. Loro avevano il compito di controllare le bambine, o meglio ragazze quando tornavano a casa.

Pertanto all'una suonò la campanella. Quel giorno era speciale, non uno qualunque. Era la fine della scuola. Da quel momento erano in vacanza.
I ragazzi uscirono tutti dalla scuola dirette alle famiglie per tornare a casa.

Daisy chiamò Chocola seguita da Blanca con Vanilla . La topolina si poteva teletrasportare sulla spalla della ragazzina per chiamarla poichè non poteva volare.
Tornando a casa le ragazzine chiacchieravano. Saule e Houx si erano fermati con Arika e Sam a giocare perciò non le avrebbero raggiunte.

Nel percorrere le strade Daisy era agitata, si sentiva osservata, era tutta la mattina che si sentiva così e la mancanza di Dufh non aiutava.
Arrivate a casa entrarono e suvbito la ragazzina andò in camera per cambiarsi e cominciare le sue attività pomeridiane.
Spesso Chocola stava in camera a leggere dei libri, non era eccellente a scuola ma era molto curiosa e trovava sollievo grazie alle nozioni nei libri. A volte veniva a casa Vanilla e rimaneva con lei. Per questa loro amicizia avevano messo un letto in più nella camera di Chocola apposta per quando veniva l'amica. Era un sollievo per il nonno sapere che erano molto legate, Chocola non doveva rimanere da sola, non aveva sorelle ne fratelli e i genitori non c'erano. Solo il nonno e lo zio erano la sua famiglia ma Chocola considerava Vanilla e sua zia la sua famiglia allargata.

ANGOLO AUTRICE
ciao a tutti. Ringrazio che legge questa storia. A prestissimo
Blu pen
  
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