01/12/2011
4 recensioniPrima di cominciare: I personaggi presenti in questa storia sono tutti maggiorenni, e comunque non si tratta di persone realmente esistite o esitenti, bensì di personaggi di pura fantasia della serie © Dragon Ball di proprietà di Akira Toriyama e Bird Studio
Lacrime Nere
Non è andata male. Da un’ora mi rigiro nel letto e mi ripeto che non è andata male e che poteva andare peggio. Tutta quella gente, le luci, gli auguri. Una confusione che non ti aspetti. Poi gli abbracci, i sorrisi di tutti.. o quasi. La festa per eccellenza, insomma.
E come al solito ho rovinato tutto, perché il mio cervello ha deciso che era ora di finirla con tutte le finzioni e le bugie. Yamcha stasera era elegante, come gli altri. Mi ha portata fuori, in terrazza.. un bacio, una carezza e poi l’oblio: “Bulma, ormai non siamo più ragazzini.. so che le cose tra noi.. ecco, non sono sempre il massimo.. ma ti voglio accanto a me.. se possibile per sempre. Sposami Bulma.” Con le mani tremanti mi dà una scatolina, sul contenuto riesco ad avere solo brutte sensazioni. Un anello.
Dicevo, l’oblio nella mia testa, una fitta allo stomaco. Come si era permesso di rompere l’equilibrio perfetto delle mie bugie, che con pazienza avevo creato dopo una notte, la migliore e allo stesso tempo peggiore della mia vita, la notte passata col saiyan, la mia prima notte da donna, con Vegeta? Lo prendo, l’anello, e me lo rigiro tra le mani, mi sembra infinitamente pesante.
Lo lascio cadere a terra, le mie mani non reggono il suo estenuante peso. Yamcha mi guarda, lo guardo.. gli occhi lacrimano troppo, una goccia color mascara sporca la gonna del mio vestito nuovo. Lo guardo e l’unica cosa che so dire è che non posso, che tutto questo è sbagliato. Mi alzo e scappo, e non so nemmeno dove sto andando. Passo per la grande sala, al diavolo gli altri invitati, non hanno mai visto una donna piangere? Chichi quasi mi si avvicina, Goku la ferma. Chissà come ha già capito tutto.
Salgo le scale e dopo essere caduta apro la porta. Ora so dove sono, sono qui da lui. Ricordo solo che mi guarda, la solita aria da strafottente, ma qualcosa lo turba, sarà il vestito strappato nella caduta o il trucco tutto sbavato? Mi prende, o forse sono io che gli salto addoso, e non mi importa se giù la festa è finita o meno, ma facciamo l’amore, nel modo più bello e disperato che si possa immaginare. Di lui non mi stancherò mai, adesso so che non è andata male, poteva andare peggio. Avrei potuto dire di sì a Yamcha, ascoltare mille e mille volte gli auguri di un sereno matrimonio, e vivere infelice per sempre.
Ma ora sono al sicuro, ora ho scelto te, Vegeta.
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Eccomi qui, con il mio piccolo scritto prodotto probabilmente da questa mattinata di febbre.. il mio nome è Natalia, e alcune volte studio per cercare di capire cosa voglio fare da grande (forse la giornalista, o l'avvocato.. sarebbe bello fare l'astronoma!). vabbè, non sto quì ad annoiarvi più di tanto.. leggete e fatemi sapere cosa ne pensate! se questo lavoro non dovesse fare schifo avrei una mezza idea di scrivere una ff un po' più lunga a due voci, sempre BulmaxVegeta. Beh, buon dicembre a tutti :)