Set fire to the rain.
Era una tranquilla giornata di fine luglio. Ero da poco tornata a Los Angeles, la città dove attualmente vivevo, dalle mie vacanze estive in Italia, dai miei parenti e genitori. Mentre camminavo per le vie di quella città che tanto amavo pensavo a quanto mi era mancata. Guardavo i minimi particolari come se fosse la prima volta, o l'ultima. Non mi stancavo mai. Era dalle 10 30 am che camminavo e alle 13 pm mi diressi verso quel delizioso camioncino degli hot dog che tanto amavo, per sedermi a quella fedele panchina nel parco.
Mentre gustavo lentamente il mio hot dog seduta sulla panchina, sentii un rumore in lontananza che diventava sempre più assordante ma non ci feci caso fino a quando una massa di ragazze inferocite si mise a correre verso di me. Le guardai con un sopracciglio inarcato anormalmente.
''Ti prego, di che non mi hai visto!'' Una voce dietro di me mi fece sobbalzare e rimasi inpietrita, pensando subito al peggio.
''Ti prego, oh ti prego. Fingi di non avermi visto con quella massa di pazze.''
Nell'esatto momento una di quelle ragazze mi si rivolse chiedendomi se avessi per caso visto un ragazzo con cappello e occhiali scuri. Istintivamente risposi di no. Dall'ammasso di ragazze si levò un ''ooh'' di disapprovazione e poi si rimisero a correre. Da dietro di me venne un sospiro, poi un ragazzo alto con cappello e occhiali da sole scuri si alzò e si mise davanti a me. ''Grazie per avermi salvato da quelle pazze.'' disse ridendo. Poi si tolse gli occhiali e io strabuzzai gli occhi.
''Ah, sei tu.''
''Mi conosci?!''
''Sai com'è, mi riesce difficile ignorare quello schifo di telefilm che giri.''
Lui rimase basito e mi fissò curioso per poi sfociare in una risata sonora e di gusto.
''A te non piace The Vampire Diaries? Era da tempo che non incontravo una ragazza così decisa! Mi piaci.'' Iniziò ad ammiccare e io sorrisi. ''E' inutile che ci provi, Ian. Anzi, se devo dirla tutta, non solo odio il tuo telefilm, ma odio soprattutto te. Se così... Così odioso. Ti credi chissà chi perché sei bello hai gli occhi azz...''
''Sono bello?!'' mi interruppe.
''Non intendevo questo.''
''Va bene -sorrise- Come ti chiami?!''
''Non ti interessa.''
''Credo di essere abbastanza grande da sapere cosa mi interessa o meno.'' sorrise.
''Io sono Fatalista e...''
''Piacere di conoscerti, Fatalista.'' Mi interruppe di nuovo e io lo fulminai. Sorrise.
''Io sono fatalista e credo che se il destino voglia farci rincotrare, e spero mai, ti dirò come mi chiamo.''
''Mhm, sono tentato. Quindi per ora ti dico .''
Se ne andò sorridendo mentre io finii di mangiare il mio hot dog squotendo la testa.