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Autore: crownless    01/12/2011    4 recensioni
Arthur Pendragon è l’oscillazione concreta dell’universo verso la vita, per Merlin. Si dondola con aria arrogante e sorrisi irregolari nei meandri dorati in tutto quello che fa di lui Merlin.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Gwen | Coppie: Merlino/Artù
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Quarta stagione
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scusatemi se scrivo così tanto, davvero. *corre via*


Notte (comune e semplice)



'Vivo per proteggerti. Proteggerti è tutto per me.'

Uragiri wa boku no namae o shitteiru

 



Quando la notte restia a divincolarsi dalle stelle, brillanti e ferme, dilaga nel suo sguardo perso, Merlin si sente estraneo al mondo che lo circonda.

Le camere reali sono calde e familiari.

Merlin ricopre con devozione e calma le cicatrici invisibili di pura magia che restano appiccicate alla sua anima (quando la usa per salvare Arthur da pericoli e morte certa).

Il respiro tremante, la mente sconnessa.
Merlin è raggomitolato in Arthur, in ogni sua piega e sorriso, nelle sfaccettature del suo (asinino) carattere.

Eppure Camelot non è mai stata tanto bella, semplicemente tinta di una notte qualunque.

Emrys, dentro di lui, è come un neonato che scalcia desideroso di venire al mondo; Merlin si passa le mani gelide sul ventre inconsciamente, noncurante dell’occhiata stranita di Arthur, appena sdraiato sul letto.

Emrys è il neonato anziano che crescerà ed è già cresciuto assieme ad Albion, poiché nato per lei. Merlin è padre, figlio, lo stesso destino che decreterà l’Unione.

Merlin, chiudendo le finestre, stranamente silenzioso, si ritrova a pensare di non avere paura della morte. La magia in lui erutta come un vulcano caldo che gli riscalda il cuore, pronto a difenderlo,  e forse è un pensiero sciocco ed automatico ma, sorridendo, non può che voltarsi - l’aria notturna lasciata fuori, lontana, un eco sereno nelle orecchie - e guardare Arthur.

Lui.
Lui che è il motivo per cui possiede il suo dono. Lui che ha dovuto proteggere, protegge e proteggerà sempre. Lui che è in assoluto la persona più insopportabile che abbia mai conosciuto ma anche la più nobile ed importante.

Come può permettersi di morire (nelle battaglie che profumano di sangue, di Morgana, di discesa dell’essere) e lasciare un tale Asino Reale da solo?

Arthur Pendragon è l’oscillazione concreta dell’universo verso la vita, per Merlin. Si dondola con aria arrogante e sorrisi irregolari nei meandri dorati in tutto quello che fa di lui Merlin.

Arthur gli dona la vita nel senso più intimo del termine.

“Sire.”

In quella notte comune e semplice, fredda, è naturale avvicinarsi a lui, chinarsi sul suo volto e posargli le labbra sulla fronte in una carezza lieve.

Gli occhi di Arthur si sgranano impercettibilmente, prima di abbassare piano le palpebre, e Merlin serrando i suoi  avverte il battito frenetico del cuore del re come se fosse suo, legati indissolubilmente seppur lontani.

 
Gwen unirà e sfalderà Camelot. La regina del passato e del futuro sarà una macchia d’inchiostro nero brillante nel candore legata alla ruota del tempo, destinata a finire prima di iniziare del tutto. E Merlin lo sa, perché ha Visto .


“Dormite adesso. Domani mattina mi ritroverete qui, al vostro risveglio,” sussurra dopo essersi staccato dalla pelle di Arthur, il quale ha uno spasmo del corpo.

La mano di Arthur gli artiglia il polso; Merlin riesce a contare le sue ciglia riflesse sulle guance.

“Merlin...?” dice Arthur riaprendo con lentezza gli occhi, la voce bassa ed incerta.

E Merlin sa che ha paura: Igraine, suo padre, Morgana... e lo sente...

...Guinevere...


 ma la sua voce è più rapida di lui.

Io no, Arthur.”

Arthur non dice una parola; il tremolio arricciato delle sue labbra parla abbastanza.

Io non vi lascerò mai solo.


“Vai, idiota.” lo concede, e Merlin forse lo immagina, ma le sue dita sfiorano con delicatezza il suo polso magro prima di abbandonarlo.

Esce e si richiude il portone alle spalle, la notte quieta che li avvolge nel sonno, si permette di sorridere mesto ed andare a casa da Gaius.




'Una persona riesce a diventare veramente forte solo quando vuole proteggere qualcosa di importante.'

Naruto

 

FINE

  
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