My damned life because of you.
life is a threat,
stabs shoulders
when you least
expect it.
2. Festa.
Ciao a tutti mi chiama Valentina, una ragazza allegra e solare, almeno così mi descrivo gli altri, mi piace la nutella,
la pizza....ma importa qualcosa?Imposrta il giudizio degli altri?Io personalmente mi vedo così... sono una ragazza alta e magra,
odio le persone altezzose, e superbe, amo la fotografia, e sopratutto amo l'equitazione; sono una casinista, e forse anche un po'
pazza, ma il mio difetto più grande in assoluto è che mi affezzione troppo e velocemente alle persone, il problema è che la
maggior parte delle volte loro mi spezzano il cuore.
CAPITOLO 1
Mancano solamente 1 giorno ad Halloween la mia festa dell'anno preferita, io è la mia migliore amica, abbiamo deciso di
andare ad una festa in un bel locale, che hanno organizzato dei nostri amici del maneggio. Così, mi addormentai felicemente.
IL MATTINO DOPO
Appena aprì gli occhi, una strana sensazione d'ansia si impadronì di me, con calma esagerata, andai in bagno, mi feci una
doccia rilassante, poi andai in cucina e feci colazione, poi mi vestì, e feci i compiti. Dopo pranzo presi la mia borsa e chimai
mio padre che era ancora la lavoro, gli dissi che andavo da Jessica per le 4:30, mi disse che per lui andava bene, così salutai mia
madre che era di là che stava chattando con la sua migliore amica. Aspettai Jessica e sua madre sui gradini di casa mia, visto
che mancavano ancora venti minuti buoni, accesi il mio I-Pod e misi un pò di musica, quando stavo per crugiolarmi nel mio
dolore privato, ecco che un clacson mi fece svegliare dai miei problemi. Misi via l'I-Pod e corsi verso la macchina, aprì il baule
e ci misi il mio abito di Halloween.
Lungo il tragitto, Jessica mi spiegò quello che aveva in mente di fare con la MIA faccia, l'avevo provata a convinvicere in ogni
modo di non truccarmi, ma ovviamente non mi ascoltò, così scesi dalla macchina e presi il mio vestito, salì le scale, mentre Je
chiarlava di come era andata la sua ultima verificha di Fisica.
Quando entrai nel suo bagno per sottopormi a una tortura, mi venne un colpo al cuore, su tutto il bagno erano sparsi trucchi
in ogni dove
<< Starai scherzando vero? >> chiesi sbalordita
<< Assolutamente no >> mi disse tranquillissima
<< Mi puoi fare un favore? E vero che mi piastri i capelli >> continuò lei
<< Sì, siediti >> le dissi ancora sbalordita.
Così incominciammo a chiacchierare del più e del meno, quando finimmo di piastrarci i capelli, la madre di Jessica ci chiamò
per la cena. Dopo aver finito di mangiareil secondo stavo per alzarmi, ma il padre di Jessica mi fermò dicendo che c'era anche
il dessert, quindi mi rimisi seduta
<< Vale,ti piace il gelato? >> mi chiese lui con curiosità,anche se tutte le volte che mangiavo da loro mangiavo sempre il gelato
<< La mia passione per il gelato non è cambiata >> dissi ridendo
<< Bene, perché ho comprato un gelato, il tuo preferito >> mi disse con un sorriso a trentadue denti
<< Quale? >> dissi spaesata
<< Quello di Silvio >> disse con ovvietà; Ahi, quel dannato nome, ogni volta che lo sento pronunciare il cuore comincia a
pulsare
<< Ah, già e vero >> dissi cercando di riprendere un pò di lucidità. Jessica sapendo come mi setivo per quel nome, cercò di
cambiare argomento, e come sempre ci riuscì, mimai un grazie con le labbra.
Finito anche il dessert Jessica mi prese per un braccio e mi trascinò nel bagno, per gli occhi mi mise dell'ombretto verde, che
prese ispirazione da internet, per la bocca mi mise semplicemente un pò di lucidalabbra brillantnato, e mi ricoprì il viso di
terra; quando ebbe finito ho dovuto ammettere che ero bellissima, i miei occhi verdi che risaltavano con l'obretto e tutto ciò
era incorniciato da folte e lunghe ciglie nere.
Quando anche Jessica finì di truccarsi, andammo a vestirci stando attente a non rovinare il viso, dopo ci passammo ancora
qualche volta la piastra. Mentre stavamo aspettando la macchina dei miei, parlavamo di Silvio e di Claudio.
Finalmente, arrivati alla festa, tutti ci accolgono con un CIAO!!
Come mia abitudine feci una veloce pelustrazione della stanza, ma lui non c'era, lui non si era fatto vedere, lui non è venuto,
stavo per dire che me ne volevo andare a Jessica, ma appena mi voltai lo vidi che stava venedo verso di me a salutarmi proprio
come hanno fatto tutti gli altri.
Qundo si avvicinò e mi abbraciò una scarica in me si diffuse a quanto pare l'aveva sentita anche lui, perché si allontano
impercettibilmente.
Mentre da lontano stavo osservando Silvio, Jessica mi tirò per una manica, e mi trascinò al centro della sala dove c'erano
due tavoli, Jessy salì con agilità, e mi porse una mano, che accettai malvolentieri, poi però riconoscendo la canzone
incominciai a scaternarmi....
Ciao!! Come vi è sembrato?? Commentate miraccomando!!
-Alice Cullen Elis-