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Autore: Zomi    01/12/2011    4 recensioni
Arretro su un terreno che mi è invisibile. Attorno a me solo questo maledetto inquietante mare. Lo osservo attenta. Le acque immobili che lo compongono sono di blu scuro tetro, quasi nero. Sento che se mi immergessi in questo piatto oceano, non riuscirei più a riemergerne…
...arretro ancora di un passo sulla spiaggia su cui mi trovo e cerco di ragionare. So, perfettamente, che è tutto un sogno, ma che significato può avere tutto ciò?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nami | Coppie: Nami/Zoro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ANGOLO DELL’AUTORE:
Non sono certa che possa piacere, perché non è esattamente il mio stile questo. Ahimé, ho perso una scommessa e la mia penitenza è stata quella di scrivere una FF con, testuali parole ”… pensieri sparsi in una notte che non lascia spazio a Morfeo, perché già abitata da Afrodite…”. Spero che, nella sua mediocrità, possa farvi almeno sorrider. =)

       Zomi92
       

P.S.: Per favore commentate!!!! Grazie  =)
 
 
 

L’ETERNITA’ PIU’ UN GIORNO
 
 

Il nostro è un amore amaro, di quelli che fanno più soffrire che godere. Di quelli perversi che ti tengono sveglia la notte e ti martellano il cervello di giorno, implorandoti di smettere di torturarti con questo sentimento vissuto nell’oscurità delle tenebre, prigioniero di una camera buia e illuminato solo dalla flebile luce delle stelle.
Sempre più spesso, mi ritrovo a pensare a noi due. Io e te, Zoro. Tu, il grande spadaccino che sfida la sorte per realizzare il suo sogno, e io, Nami, la giovane navigatrice di Cappello di paglia e abile ladra.
Non so come due anime così diverse tra loro, siano riuscite ad incontrarsi in questo grande mondo, ma sulla Rotta Maggiore, tutto è possibile. Ci siamo incontrati, conosciuti, odiati, riappacificati e picchiati fino a volerci bene. Ci siamo innamorati nonostante il nostro orgoglio ce l’ho avesse proibito. Ci amiamo, e viviamo nella paura che qualcuno ci divida di nuovo come è già successo. Io, soprattutto, tremo al pensiero di una nuova separazione, e muoio nel vederti ferito dopo un nuovo combattimento. Ti ho chiesto innumerevoli volte di stare attento, di evitare scontri inutili, in nome dell’amore che ho per te. Tu mi hai sempre risposto con un ghigno, per poi buttarti a capo fitto nella mischia. –Tranquilla mocciosa…- urlavi correndo -… so difendermi-.
Non mi hai mai detto che mi ami, mentre io, al contrario, te lo ripeto spesso. A volte dubito che tu mi voglia bene davvero, mi interrogo sul perché tu sia così restio nel rendere noto a tutta la nostra famiglia di noi due. Ti vergogni di me? Di noi?
Mi domando il perché di un amore così folle e doloroso, almeno per me.
-Perché mi sono innamorata di te?- ti ho chiesto, involontariamente, una notte mentre mi rivestivo e me ne stavo per tornare nella mia cabina. Credevo tu dormissi e mi sono allungata sul tuo viso per darti un ultimo bacio, ma tu mi hai stretto forte i polsi, riportandomi di nuovo tra le lenzuola. Mi sono ritrovata con te sopra e tutti i miei ramati capelli sul viso. Con mano leggera li hai scostati per vedermi negli occhi, e con il tuo solito diabolico ghigno, mi hai risposto:- Perché, mia dolce Nami,  la fortuna è dalla mia parte…-. Quella è stata l’unica notte che abbiamo dormito interamente assieme.
Ma, più il nostro amore cresce, più mi chiedo che ne sarà di noi una volta che tu ti stancherai di me. Che ne sarà del mio debole cuore e dell’anima che mi hai rubato?
Che ne sarà di questo amore che mi fa bere per attutire il male che mi produce dentro?
Come sopravvivrò se ti accadesse qualcosa?
Come potrò vivere, quando l’unica ragione per la quale il mio cuore batte, non esistesse più?
Che senso avrebbe continuare a vivere, quando tu, mia unica ragione di vita, mi saresti negata?
L’amore che mi lega a te, ora e per tutta l’eternità, può resistere anche a questo?
È notte e non riesco a dormire senza il tuo russare e il calore del tuo corpo. Questi orribili e stupidi pensieri mi tormentano l’animo. Mi rigiro nel mio letto e ripenso al nostro ultimo bacio di questa giornata.
–Sai davvero di mandarino…- mi hai canzonato accarezzandomi la guancia e leccandoti le labbra con la tua affilata lingua. Sono arrossita e mi sono staccata dal tuo torace, imbarazzata come proprio una mocciosa. Ho cercato di difendermi dal tuo attacco, ma sono indifesa contro di te. Ho cercato rifugio nel tuo sguardo di petrolio, proprio in te che mi ferisci cerco cura, Zoro.
 –… adoro i mandarini…- hai aggiunto nel mio silenzio riprendendo a baciarmi, nascosti a prua della nave.
Zoro, mi scombussoli e distruggi il mio equilibrio. Ridacchio, coprendomi con la coperta per non svegliare Robin, pensando che ridotta peggio di così proprio non potrei essere. Mi rigiro nuovamente tra le lenzuola e fisso il soffitto, le braccia dietro alla testa imitandoti e pensando che forse ora mi stai sognando. I miei occhi debolmente si chiudono e riesco a prender sonno anch’io, ridacchiando, malinconica, ancora un’ultima volta pensando che sei proprio soporifero.
 
Sogno.
 
Sogno un mare calmo e piatto.
L’assenza delle onde m’inquieta.
Il vento si alza e inizio ad aver paura. Il freddo mi penetra la pelle, arrivando fino alle ossa, iniziando a crivellare la cartilagine. Tremo, scossa da brividi incontrollati di freddo.
Dove sono i miei compagni?
Dove sono io stessa?
Perché non riesco a darmi un punto fisso per orientarmi?
Arretro su un terreno che mi è invisibile. Attorno a me solo questo maledetto inquietante mare. Lo osservo attenta. Le acque immobili che lo compongono sono di blu scuro tetro, quasi nero. Sento che se mi immergessi in questo piatto oceano, non riuscirei più a riemergerne…
Arretro ancora di un passo sulla spiaggia su cui mi trovo e cerco di ragionare. So, perfettamente, che è tutto un sogno, ma che significato può avere tutto ciò?
Fisso preoccupata l’orizzonte oscurato da enormi nuvole tempestose. Si avvicinano minacciose e, di certo, scateneranno un temporale con i contro fiocchi. Prendo coraggio e mi avvicino al bagno asciuga. Mi accerto di non immergere nemmeno un millimetro di pelle nell’acqua e studio il paesaggio. Un lampo in lontananza mi fa sobbalzare. Le nuvole si deformano per la forza del vento, che soffia diabolico.
Soppeso la mia situazione: sono sola, in un isola, forse, circondata da un mare sconosciuto e irreale sul quale sta per scatenarsi un uragano. Ora, questa visione catastrofica come è collegabile con la mia realtà?
Sbuffo, rendendomi conto che certi tipi d’incubi posso farli soltanto io. Di certo Rufy mai sognerebbe uno scenario simile a questo. Il suo incubo peggiore potrebbe essere un frigo vuoto e desolato, ma non un mare in tempesta. Ridacchio, ritrovando un po’ di serenità.
Torno a fissare l’oscuro oceano che ho di fronte, piatto nonostante la tempesta in arrivo. Porto una ciocca dei capelli dietro l’orecchio e sorrido.
Ho capito.
 –Ho capito…- sussurro a non so chi -… questa sono io. Il mare calmo anche davanti alle nubi minacciose di temporale… il vento tagliente…. I lampi in avvicinamento… questo uragano sono io!!-.
Una raffica di vento mi scompiglia i capelli e mi fa rabbrividire, dandomi conferma dei miei pensieri.
-Il temporale in avvicinamento, rappresenta tutti i miei dubbi e paure su Zoro e me. Loro minacciano la tranquillità del mio mare, la mia navigazione… Ma io sono qui, al sicuro su di un’isola. Un atollo che mi protegge e che non ho bisogno di vedere per essere certa della sua presenza. Un luogo sicuro che è sempre presente per me, pronto a proteggermi. La mia fortezza di pietra, e sono certa di sapere chi sia in verità questa mia rocca: Zoro. Zoro e il sentimento che mi lega a lui…-.
Sorrido e mi abbandono sedendomi sulla sabbia candida e calda improvvisamente apparsa. Il vento ulula imperterrito, i lampi aumentano d’intensità, le nuvole corrono verso di me ostili… Ma mi sento protetta. Un calore intenso mi avvolge e le preoccupazioni che mi tormentavano, scompaiono. Mi accoccolo per bene nel mio rifugio caldo, il calore aumenta, e solo ora mi accorgo che forti braccia mi circondano il corpo. Volgo il capo, per scoprire chi mi abbraccia così affettuosamente. Zoro. Sorrido nel sentirlo così vicino, e mi rilasso completamente tra le sue muscolose braccia. So che lui per me ci sarà sempre, e che non devo preoccuparmi del futuro. Il nostro amore resisterà a tutto, nessuno potrà dividerci, nemmeno le mie preoccupazioni. Noi ci amiamo e l’amore è il più saldo legame che unisce le nostre anime. I nostri spiriti saranno uniti per sempre. Per tutta l’eternità. Sento le sue carezze sul capo e mi addormento nel mio sogno.
Mi sveglio di soprassalto sentendo le urla mattutine di Sanji contro il capitano e un suo nuovo attentato alla colazione.
-Se ti prendo ti metto a marinare con le acciughe…- grida infuriato, aggirandosi in cerca di Rufy per i corridoi della Sunny, brandendo un coltello da carne spesso 4 dita. Ridacchio vestendomi e incamminandomi spedita in cucina. Ho una starna voglia di vedere il mio spadaccino, di abbracciarlo anche davanti a tutti gli altri e di stringerlo forte al mio petto, per fargli sentire quanto il mio cuore batta solo per lui. I dubbi, le paure, le ansie che mi attanagliavano lo stomaco, scomparse. Entro nella stanza e lo vedo, appisolato su di una sedia vicino la tavolo, a braccia conserte sull’addome. Mi avvicino felina a lui. Mi posto dietro le sue robuste spalle e gli soffio nel padiglione auricolare. Si muove un po’ sulla sedia per poi aprire, pigramente un occhio.
-Buongiorno…- mormoro, con il tono più sensuale che conosco. Lui ghigna e alza la testa verso di me.
-Dimmelo…- ordina in un bisbiglio, muovendo appena le labbra. So a cosa si riferisce e mi avvicino ancor di più a lui. Controllo ben bene che Sanji sia impegnato ai fornelli e che non ci noti, e che il resto della ciurma non ci badi.
Schiocco la lingua e soffio maliziosa sul suo lobo, facendo tintinnate i suoi orecchini. Lo sento sussultare lievemente, prima che pronunci le parole magiche.
Muovo appena le labbra per poi accarezzargli il collo e dire: -Ti amo…-.
Con un movimento fulmineo, mi prende per la vita e mi fa cadere tra le braccia, seduta sulle sue gambe e il suo ghigno luminoso a pochi millimetri dal mio viso.
Mi bacia senza ritegno, premendomi la bocca con foga sulla mia e richiamando l’attenzione di tutta la nostra famiglia.
-Ma che cavolo…- provo a biascicare, ma lui mi sorride raggiante e urla a pieni polmoni, come se solo ora avesse capito a cosa servono, -TI AMO ANCH’IO NAMI!!!!-.
Resto impietrita e non capisco che gli prende. Ma se fino a ieri non me l’aveva mai voluto dire, che gli prende oggi? E la sua reticenza nel farlo sapere a tutti gli altri nostri nikan?
Mentre lo guardo confusa più che mai, lui mi appoggia sulla sua sedia, alzandosi e inchinandosi davanti a me.
-Amore mio…- inizia a parlare con tono serio -… in questi giorni ti ho visto sempre più assorta nei tuoi pensieri, e so perfettamente cosa ti preoccupa: noi. Hai ragione, ho sbagliato a voler tenere nascosto il nostro amore, ma tu sei stata paziente e mi hai assecondato, ma sappi che non ce ne sarà più bisogno. Ti amo Nami e sarei onorato se tu mi facessi il grande onore di sposarmi, anche qui, subito, davanti a tutta la nostra famiglia. Non abbiamo bisogno d’altro se non di loro per unire le nostre anime per tutti i giorni della nostra vita…ma che dico? Solo per tutta la nostra vita? Per l’eternità più un giorno ti voglio, amore…-.
Da una sua tasca estrae un piccolo cofanetto di tessuto blu, che fa aprire in uno schiocco. Al suo interno, un piccolo anello d’argento con sopra il simbolo dell’eternità ( una specie di otto in orizzontale, simile a questo,  per chi non lo avesse presente ∞ nda ) in sfumature verdi e arancioni.
Scossa da piccoli singhiozzi di felicità, mi porto una mano davanti alla bocca, mentre all’altra viene infilato l’anello da un entusiasta spadaccino dai capelli color menta. Annuisco e lo abbraccio per il collo, mentre intorno a noi la cagnara nasce tra le urla e  le grida di gioia dei nostri compagni. Ci baciamo, mentre Sanji sguaina i suoi coltelli contro Zoro e Brooke canta felice. Franky e Chopper piangono commossi, singhiozzando: -Che romanticone il fratellone verde. That’s amoreeeeeeeeeeee!!!!!!!!!!!!!-.
Rufy balla con Usop e Robin sorride gioiosa.
Bacio la mia anima gemella e lo stringo forte a me. La tempesta che ci minacciava è ormai lontana. Il sole è tornato a splendere, anche per noi, ora e sempre per tutta l’eternità.
L’eternità più un giorno…  

   
 
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