L’aria cominciò a surriscaldarsi, le mani ad essere impazienti, i respiri a mozzarsi, quando…

- Leonard e Penny? Leonard e Penny? Leonard e Penny?

Sapevamo benissimo che Sheldon avrebbe continuato a bussare finché non gli avessimo risposto, così riluttanti ci separammo.

- Vado ad aprire un’altra bottiglia di vino. – se la squagliò Penny ed io fui costretto ad andare ad aprire la porta.

- Cosa c’è?- scandii spazientito.

- Saltiamo i convenevoli. Ottimo. – congiunse le mani e dal modo in cui prese un respiro e inclinò di qualche grado la testa, seppi subito che la cosa non sarebbe stata questione di qualche minuto – Malauguratamente, qualche poco fa, mi sono imbattuto in un programma davvero scadente trasmesso sulla tv nazionale che trattava di ragazzine sprovvedute che, in seguito alle loro gravi, gravissima disattenzioni si sono ritrovate ad affrontare la tragica circostanza della gravidanza…

- Dove vuoi arrivare Sheldon? – chiesi quasi implorante. – Non farla lunga, ti prego.

Si umettò le labbra e tranquillo, disse:-  Nulla. Volevo solo assicurarmi che tu fossi munito di profilattico, prima che porti la tua attività sessuale con Penny ad un punto di non ritorno.

- C-cosa?

- Leonard! – esclamò incrociando le braccia e scuotendo la testa oltre che a farmi dono di uno dei suoi migliori sguardi di disapprovazione – Mi deludi. Non dirmi che non sei a conoscenza del fatto che le coppie, durante il rapporto sessuale, sono solite utilizzare anticoncezionale, contraccettivo, profilattico, preservativo, condom. O se preferisci: guanto, goldone, impermeabile, cappottino per lui, cappuccio…*

- So… so perfettamente di cosa stai parlando! – lo interruppi atterrito che potesse continuare all’infinito.

- Bene! Allora non vedo la difficoltà nella mia precedente domanda. Oh Leonard, da quando frequenti Penny la tua capacità di concentrazione cala ogni giorno di più. Mi chiedo se sia effettivamente a causa sua.

- Sheldon, ti prego, vai a casa.

Ma lui era partito in quarta e non badava di certo a me e alle mie suppliche: - Tornando a noi. – esclamò quindi - Lo so, è una cosa di cui non abbiamo mai discusso, neanche è contemplata dal nostro Contratto tra Coinquilini. D’altronde reputavo altamente improbabile che tu potessi mutare la condizione di assoluta immobilità della tua vita sessuale. Evidentemente avevo sottovalutato il bisogno di affetto di una sempliciotta sola nella grande città che…

- Sheldon!

- Volevo solo informarti che il mio è un categorico “No” ad un’eventuale figliolanza.

Sapevo di avere la bocca spalancata e un’espressione di incredulità al terzo stadio.

- Come ti è saltato in mente? Non vogliamo avere figli, Sheldon! E se un giorno, anche tra mille anni, la questione dovesse ripresentarsi, il tuo parere non sarebbe di certo richiesto! È una cosa tra me e Penny, chiaro?- spiegai, cercando di aiutarmi con i gesti. – Tu non c’entri nulla.

Non sembrava aver afferrato, anzi, si mise a scuotere la testa.

- Ti sbagli di grosso, Leonard! Con il titolo di coinquilino, del quale sono munito, è nel mio interesse far sì che non ci si ritrovi bambini chiassosi per l’appartamento. E in più, con il titolo di amico, sono legittimato a porre domande che interessano la salvaguardia della vostra salute. E questa non è certo una cosa da sottovalutare. Vedi? Lo faccio anche per voi.

- Grazie Sheldon. – mi ritrovai a dire insieme in sincronia con Penny.

- Di nulla. Ora vi lascio alla vostra serata. – tentò un sorriso che gli riuscì davvero male e voltò le spalle. Poi parve ripensarci e tornò sui suoi passi.

- Leonard?

- Sì?

- Non hai risposto alla mia domanda.

- Ce l’abbiamo Sheldon. Ce l’abbiamo sempre. – lo rassicurai sbrigativo.

Lui parve soddisfatto quindi sperai che il discorso fosse chiuso una volta per tutte.

Ed invece avanzò ancora, alzando un dito come era solito fare prima di tenere una delle sue lezioni: - Ottimo. Se me lo permetteste potrei tenere un piccolo corso di educazione all’uso dei profilattici per essere certo che sappiate che utilizzo farne. Credi di sapere tutto Leonard Hofstadter, ma come nel tuo lavoro, sono sicuro che tu abbia lacune grandi come…

Richiusi la porta prima che potesse finire la frase.