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Autore: Fuuma    23/07/2006    12 recensioni
Piovono stelle cadenti dal cielo che docili si porggiano tra la sabbia di un Isola lontana.
Aspettami Riku. Aspettami!
-RikuxSora-
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kairi, Riku, Sora
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Paopu Wish

Serie: Kingdom Hearts

Rating: Pg
Pairing:
RikuxSora
Note:
Ho ricominciato a giocare a KH dopo… quanto? Due anni? Boh, possibile XD, ma la cosa importante è che mi è venuta una gran voglia di scribacchiarci su qualcosa*__*! Cioè, ma quanto è bella la voce di Riku *_*? E quanto è bello Riku in generale XDDD!!! E’ divino v.v!

Well, ovviamente essendo passato tanto tempo non ricordo nulla, ma proprio nulla del gioco, così ho deciso di scrivere una breve storiella (più o meno introspettiva) ai tempi in cui Riku, Kairi e Sora vivevano all’isola del destino. Così taglio la testa al toro e riduco visibilmente le probabilità di scriver cazzate*__*v… Ovviamente la storia dei frutti di Paopu, quella che dice che sono rari e crescono uno ogni anno.. bè, l’ho inventata, ma non ha importanza XD!

Ultima cosa e vi lascio alla “roba” che ho buttato giù più per caso che per altro ò.o… La fic non ha una vera e propria fine, spero di aver fatto intendere ciò che volevo alla fine… Ma non penso che la continuerò mai. Magari un giorno, se avrò ispirazione e voglie sadiche verso i lettori XD ne scriverò un’altra. Chi lo sa. Buona lettura!


Ultimamente mi capita spesso di fare strani pensieri...
C'è qualcosa di reale... o no...?


La sua mano tesa.
Il suo sguardo di cristallo infranto in un oceano infinito.
Il suo sorriso di metallo.
- Cos... ? -
Lo vedo.
Vicino.
Lontano.
Immerso in un mare di piume argentate.
- Aspettami! -
Voglio toccare la sua mano.
Voglio soltanto arrivare a lui!
- Non... Non ci arrivo, aspetta! -
Vortice d'argento e perle d'acqua imbevute di illusione.
Voglio solo afferrare quella mano tesa verso di me.
E arrivare finalmente al suo fianco.
Perchè invece...
Lui è sempre avanti a me?
Sempre.
Constantemente.
Insistentemente.
E le sue spalle sono ciò che mostra nascondendo il suo volto di ragazzo, ridendo del mio affanno.
- No, ti prego.. aspetta! -
Maledizione!
- Aspetta.. Riku!!! -
Frammenti di sogni persi nello spazio.
E lui che li calpesta sciogliendo il suo sorriso in una risata d'acciaio...
Cadono diamanti dal cielo di terracotta. Rosso come il sangue, rosso come il desiderio incessante e prepotente.
E la risata di Riku sparisce in un silenzio assoluto dipingendo il mio mondo di bianco.
Sogno o realtà?
Eppure ho ancora sonno...
Vorrei dormire e sognare di afferrare quella mano che porta verso punti dorati in un cielo stellato.
Sogno o realtà...?
Forse entrambi.
Forse invece....
Forse....
- SOOOORAAAA!!! -
...
- Ahiaaaa!!! Ma che cav...?! Kairi! Ma perchè mi hai colpito?! -
- Semplice, perchè ti ho chiamato più volte e non ti sei svegliato. -
- Non stavo dormendo. -
- Giusto, stavi poltrendo come al solito! -
Sbuffo. Mi stiracchio. La fisso. Rido.
E sogni fatti di bolle di sapone scoppiano a contatto con il sole dell'Isola.
- Macchè poltrendo, stavo solo... - pausa prima di trovare la definizione adatta - ...riposando gli occhi! -
Sì, direi che questa è perfetta e anche lei sembra apprezzarla.
Sorride infatti ed il sole brilla più intensamente invidiando quella luce che compare sul suo viso.
Il sorriso di Kairi.
Splendento come oro colato.
- Ora però basta fare il pigrone, Riku ti cercava, sai? -
Per un attimo il mondo si ferma quando le sue labbra pronunciano quel nome ed i suoi occhi si accendono di segreti che non posso nemmeno immaginare.
Riku.
Tutte le volte che lo nomina il suo cuore palpita.
Tutte le volte che lo pronuncia il mio cuore piange.
Geloso.
Deluso.
- Perchè mi cercava? - chiedo mentre mi alzo portando le ginocchia al mento e distendendole per darmi slancio e saltare in piedi.
Kairi fa spallucce.
- Non lo so, penso voglia aiuto per la zattera. -
- Ah sì... -
Uffaaaa, ma io sono stanco.
Ho sonno.
Ho voglia di sognare e soffocare in piume d'angeli di piombo.
- Ok, vado. -
- Ti accompagno. -
I piedi affondano nella fine sabbia dorata dell'Isola del Destino e presto la lenta camminata diventa una corsa per chi arriva primo da Riku.
E Kairi sorride.
E il sole si specchia sul suo viso acqua e sapone.
E' così bella Kairi, è così dolce Kairi...
...è così perfetta...
- Prima!!! - esclama alzando le mani al cielo con la chiara soddisfazione nello sguardo d'oltreoceano.
- Soltanto perchè ti ho lasciato vincere. -
In realtà ero sovrappensiero e non ho pensato a correre.
Le stavo dietro.
Questo sì.
- Oppure è perchè ti sei abituato troppo ad arrivare sempre secondo, non è così, Sora? -
Giunge il vento ad accompagnare la sua voce che scivola placidamente sul nostro corpo e si insinua nella mente.
- E' un modo per sfidarmi ancora Riku? - domando al ragazzo che ha parlato.
Riku.
Che mi è sempre un passo avanti, nonostante continui a rincorrerlo giorno e notte, nel reale e persino nei sogni ormai.
Questa storia mi farà andar di matto!
- Ancora? Veramente di solito sei tu che sfidi me. -
E ride, con quella risata che accartoccia il mio orgoglio per gettarlo in acqua e guardarlo galleggiare, ma solo per qualche istante perchè poi finisce sempre affondato o divorato dai pesci.
Ride di me, anche senza muover le labbra, soltanto con lo sguardo che mi sonda e mi ferisce.
Ride anche guardandomi soltanto...
Ma lui se lo può permettere, giusto?
Perchè è il più forte tra noi, anche se abbiamo solo un anno di differenza!
Lo so, ha ragione, finirà che dovrò accontentarmi di essere il numero due in ogni cosa e guardarlo mentre corre avanti a me dandomi le spalle...
- Lasciamo perdere va. - sospiro - Perchè mi cercavi? -
Lui si limita a fissarmi.
Accigliato.
O meglio, con un'espressione impassibile ed incomprensibile.
Come sempre.
Chissà che passa per la sua testa.
Chissà a cosa pensa quando i suoi occhi scorgono l'orizzione, là dove il cielo si concede al mare, baciandolo e amandolo.
- Sora... - è il suo sussurro.
Mefistofelico invero...
- Sìììì? - miagolo fingendomi tranquillo.
- Non ti sarai dimenticato, vero?! -
Ehm...
Ma certo che...
Ehm...
Che sì!
Di che parla?
- Dimenticato di...? - lo incalzo con un sorriso che sembra invece una smorfietta imbarazzata e colpevole.
- Sei il solito impedito. -
- Macchè impedito, è solo che non so a cosa ti stai riferendo di preciso. -
Che è come dire che mi sono palesemente dimenticato che voleva da me.
- Dobbiamo preparare la rete, quella vecchia si è rotta. - afferma calmo, come l'acqua che lecca la spiaggia e poi si ritira tornando in avanti sempre con lo stesso monotono moto.
- Ah, sì, ora ricordo! -
Batto una mano contro l'altra.
Ma certo! La rete, l'altro ieri Wakka l'ha trovata bucata e per catturare i pesci ci sono volute due ore!
- Finalmente. - commenta Riku, le mani incrociate e il sorriso sul viso.
Così diverso da quello di Kairi.
Forse è più opaco.
Però è ugualmente bello.
Sa di menta e bacche il suo sorriso. Pungente e velenoso, profumato e distante.
Sa di menta, bacche e lampone.
- Ma le corde le hai già prese? - domando guardandomi intorno e scorgendo dietro di lui corde arrotolate come fossero serpenti.
- Certo che sì, ora però muoviamoci, voglio finire prima di sera. -
- Vi aiuto anche io! -
- No Kairi. - la ferma, solo con un gesto della mano, così semplice il movimento che sembra che il suo arto sia fatto di vento - Tu vai a vedere che fine hanno fatto Wakka e Tidus, dovevano essere qui già da un pezzo ma scommetto che anche loro se ne sono dimenticati. -
Che fa allude?
- Va bene... -
L'ombra della delusione si sparge sul volto di Kairi, ma ci concede un sorriso e corre via alla ricerca dei nostri amici mentre io fisso Riku, sedendomi sul tronco che lo sta ospitando ed esce dalla terra squarciandola e ricoinficcandovisi con prepotenza.
Chissà che passa per la sua testa...
- Dopo che avremo finito qui devo mostrarti una cosa. -
Annuisco ma in realtà non mi sono nemmeno reso conto che Riku mi ha parlato, senza nemmeno guardarmi in faccia, iniziando invece ad intrecciare la corda per la rete da pesca.
- Eh? - soltantanto dopo molto mi accorgo di aver sentito la sua voce pronunciare qualcosa - Mostrarmi qualcosa? E cosa? - domando curioso.
Lui fa spallucce.
Ma non risponde.
Non lo fa mai quando sa di aver ottenuto tutta la mia attenzione e aver attirato la mia completa curiosità.
Lo fa apposta.
Mi prende in giro, mi raggira, mi attira e infine mi respinge.
Chissà cosa pensa in realtà quando i miei occhi si puntano nei suoi alla ricerca di qualche indizio che non avrò mai.
Vorrei tanto saperlo...
- Uffa, potresti darmi un indizio una volta tanto. - sbuffo prendendo un'estremità della rete e iniziando a mia volta a lavorarla, con la risacca del mare come sottofondo e i la voce dei gabbiani come nenia.
E' tranquilla la spiaggia.
L'isola è bella, calma, e calda.
Forse troppo bella, troppo calma e troppo calda.
Per questo Riku parla spesso di andar via da qui e raggiungere posti nuovi. Andar lontano. In altre terre. In altri mondi.
Lontano.
Ci ho pensato anche io qualche volta.
Però...
Davvero esiste qualcosa oltre a questo paradiso d'acqua limpida e cielo aperto?
Kairi è comparsa dal nulla, forse da uno di quei mondi che Riku vuol tanto visitare... oppure... oppure ci stiamo tutti illudendo che ci sia dell'altro oltre a questo.
Possibile... Mhaaaa, che ne so, infondo io sono solo un ragazzo!
E intanto intreccio le corde di una rete da pesca.
Che noia...
Avrei preferito una sfida per decidere una volta per tutte chi di noi due fosse il migliore... Anche se, alla fine, vince sempre lui.
Sempre...
Uff, pazienza.
- Ok, abbiamo finito! -
Finalmente!
- Lasciamola qui, appena Kairi torna con gli altri ci penseranno loro a metterla in acqua. -
Annuisco più volte alzandomi per sgranchirmi le gambe intorpidite e stiracchiarmi, stanco di star seduto.
- Dai vieni, ti faccio vedere una cosa. -
Sorrido mentre mi fa cenno di seguirlo.
Era ora.
La mia curiosità verrà appagata.
Camminiamo ancora sulla sabbia fine della spiaggia che ricopre gran parte dell'Isola, l'altra invece non è fatta d'altro che di alberi e funghi, fiori e ancora alberi. Di cocco per lo più, in cui ci divertiamo a salire per poi tirarci addosso le grosse noci.. che tra l'altro fanno un male cane se ti beccano, soprattutto in testa! Forse è per questo che Wakka alle volte sembra un pò svampito, ha preso troppe noci di cocco in testa!
Ah!
Mi sono accorto soltanto ora che Riku mi sta ancora davanti.
Ha aumentato il passo allungando le falcate e scavalca con l'agilità di un predatore la passerella che ci conduce alla baia.
- Ehy, aspettami! -
Aspettami Riku...
Aspettami...
- Muoviti lumaca. -
Corre e corro anch'io.
Dietro di lui.
Com'è sempre stato.
Come sempre sarà...
- Ma che cavolo mi devi far vedere, eh? Tanto non c'è mai nulla di nuovo su quest'Isola. -
- Dici? E allora Kairi che cos'è stata? -
Mi fermo.
Kairi è stata la boccata d'aria fresca...
Kairi è stata...
- Sora! Ma perchè ti sei fermato? -
Oh, accidenti!
- Sì, sto arrivando! -
Corriamo ancora tra l'erba alta scavalcando i funghi dagli ombrelli gialli e marroni e saltando qua e là tra i tronchi caduti sul terreno.
E Riku sempre davanti.
Cavolo che monotonia sta storia!
- Eccolo è qua. -
- Qua? Dove? -
- Qua. -
Un tronco.
La sua mano sbatte su esso ma senza troppa forza, giusto per far rumore ed indicarlo.
- Eh? -
- Bè, non dici niente? -
- Che dovrei dire, Riku, è un albero... -
E neppure tanto alto.
- Kami-sama, ma sei proprio tocco, eh? Guardalo bene, stupido. -
Guardarlo bene?
E' un albero, che cè da guardare?
Il tronco è spesso e robusto, basso ma resistente e largo.
Le foglie sono di un verde brillante e si aprono tra i rami per dar forma ad una cascata.
Ed i frutti...
I frutti sono strani.
Ma quelli...?
- Finalmente vedo che hai capito. - afferma Riku, sorridendo quando nota la mia espressione stupita.
Ha ragione.
- E' l'albero del Paopu. - spiega lui, incrociando le braccia al petto.
Non sapevo ce ne fosse uno così vicino, di solito li troviamo soltanto nel mezzo dell'Isola e comunque sono rari, così come i loro frutti.
Si dice che l'albero del Paopu faccia un solo frutto l'anno.
E si dice che quel frutto possa... bè, lasciamo perdere, sono solo scemenze per lo più e nessuno ci crede... Ehm, ok.. nessuno a parte quella credulona di Selphie.
- Come hai fatto a trovarlo? - domando osservando bene quell'albero, girandoci intorno e toccandolo con mano per esser sicuro che sia reale.
- Boh. Giravo per l'isola e l'ho trovato. -
- E' strano che ci siano alberi di Paopu così vicini alla spiaggia. -
- Sì, e guarda, questo ha già fatto il suo frutto. -
E' vero.
Un frutto giallo brilla in cima al tronco.
Sono bizzarri quei frutti, a forma di stella e, quando cadono, sembran proprio stelle cadenti cadute dal cielo. Per di più sono anche buonissimi!
- Raccoglilo. -
Mi fermo.
- Raccoglilo. -
La sua frase ripetuta con voce d'oltreoceano, fredda e atona e poi anche tranquilla e sensuale.
Com'è particolare la voce di Riku.
Lui parla e non si accorge nemmeno di essere in grado di far cessare il battito di un cuore soltanto con la voce.
Lui parla e il mio cuore si ferma mentre quello di Kairi accelera all'impazzata.
- Raccoglilo. -
Il suo sussurro giunto questa volta direttamente al mio orecchio, dove si è abbassato per parlare e sono sicuro che la mia faccia si sia subito colorata di rosso!
Ma quando si è avvicinato così tanto?!
- Ra... raccoglierlo...? Pe... perchè non lo prendi tu? - Ehy... ma sto balbettando?! - Infondo sei tu che l'hai trovato no? -
Ma Riku sorride.
Mezza luna di metallo sulle labbra e occhi di zaffiro in quel viso di porcellana, accarezzato da fili d'argento reso liquido.
- Lo sai cosa si dice dei Paopu, no? - inizia quindi, scuotendo il capo e avvicinandosi di più - Se due persone mangiano lo stesso frutto... - la sua mano scorre sulla mia, stringendola e alzandola verso il tronco, verso le foglie - ...il loro destino si intreccerà indissolubilmente. - sfioriamo il frutto dorato e una stella cade tra le mie braccia.
Soltanto allora lascia libera la mia mano indietreggiando di un passo per allontanarsi e portare le mani ai fianchi.
- Quindi svegliati e fallo mangiare assaggiare anche a Kairi. -
Eh?!
- Così sarete legati per sempre! -
EH?!?
Sono perfino arrossito, fino alla punta delle orecchie!
Ma perchè cavolo deve sempre uscirsene con 'ste boiate?
- Daglielo tu a Kairi! - borbotto tendendogli il Paopu che lui afferra con una scrollata di spalle.
- Come vuoi, e poi le chiederò se le piaccio. -
- Fai pure. -
Sì.
Certo.
Fallo.
Che vuoi che mi importi!
E poi non si tratta che di una stupida leggenda, sai chi se ne frega!
- Certo che lo farò. -
Sorride.
Ed io no.
Mi limito a fissarlo negli occhi, ad affogare in zaffiri rifiniti, per diventar più luminosi, e in specchi di ghiaccio infranto.
Riku infondo, anzi nemmeno tanto infondo!, è un bel ragazzo, e Kairi... bè, Kairi è bellissima, no? Per cui formeranno di sicuro una bella coppia... o almeno credo.
Ma tanto non m'importa.
Proprio per niente.
Proprio...
per...
- Ahahahah, guarda che stavo scherzando sciocco! -
Che cosa?!
- Scherzavo, non ho nessuna intenzione di chiederle una cosa del genere, lo so che Kairi piace a te! -
Sorpresa nel mio sguardo e nella mia voce, persino strozzata.
- E con questo che vorresti dire scusa? -
- Siamo amici, per cui è naturale che mi faccia da parte. -
Allora sorride, scompigliando i miei capelli con la mancina e portando tra le mie mani il frutto di Paopu che pare una piccola stella del firmamento caduta sulla terra per esaudire un desiderio.
E la sua voce scivola nelle mie orecchie mentre è lì che le sue labbra si sono poggiate per un attimo, insieme al suo caldo alito, insieme alla sua voce melodiosa come la pioggia d'estate.
- Tu pensa alla leggenda del Paopu, noi ci vediamo dopo. -
Si volta.
Le sue spalle si allontanano ed io vedo solo la sua schiena.
I miei occhi sbarrati.
La mia mano tesa verso di lui.
Irraggiungibile. Così vicino e così distante...
- Aspetta! - sussurro spostandomi in avanti, ma tanto so che lui si allontanerà ancora ed io lo vedrò soltanto scomparire all'orizzonte per lasciarmi indietro.
- Mhm? -
Invece...
- Ma che...? -
...si è voltato ed il suo sguardo d'antartide si fissa nel mio.
- Acc! -
E cadiamo mentre gli vado contro senza aver avuto il tempo di fermarmi.
- Ahio! Sora, ma perchè diavolo mi sei venuto addosso? -
- Ahi, ahi, ahi, scusa. -
Non pensavo ti saresti fermato...
- Sei la solita frana! -
Non pensavo mi avresti aspettato.
- Spero almeno non ti sia fatto male, stupido. -
Non pensavo di riuscire finalmente ad afferrare la tua mano che ora è stretta nella mia e le nostre dita incrociate.
Lui sdraiato in terra con la schiena a contatto col terreno ed io sdraiato sopra di lui.
- Allora? - mi scruta tenendo il mio mento tra l'indice e il pollice della mano libera, alzando il viso verso il suo e controllando che sia ancora tra i vivi.
Ma come faccio a respirare se mi sta così vicino?
Stupido spostati, ancora non l'hai capito che mi togli il fiato!
Ancora non l'hai capito... che è di te che sono geloso e non di Kairi!
- Sto... sto bene, non mi sono fatto niente. - rispondo finalmente spostandomi da lui e mettendomi a sedere.
Fa lo stesso e rimane al mio fianco a scrutarmi in silenzio.
E' così bravo lui a conservare i suoi pensieri e racchiuderli in scrigni a me inaccessibili.
E' così bravo lui a nasconder sempre ciò che prova.
A differenza di me.
Uffa.
Il frutto di Paopu è ancora tra le mie braccia e sembra gallegiarmi in grembo.
- Tho. - non lo guardo quando glielo lascio tra le gambe.
Mi fissa inarcando un sopracciglio.
- Assaggia. -
Inarca anche l'altro sopracciglio in una buffa espressione che mai gli avevo visto in viso.. e a dir la verità non è che ora la stia vedendo proprio bene visto che lo guardo solo con la coda dell'occhio.
Ohooo, basta!
Mi volto verso di lui.
- Ho deciso che ce lo mangiamo noi due. -
- Ma... e Kairi? -
- Sei sempre a parlare di Kairi tu, non lo voglio dividere con lei, voglio farlo con te, ok? -
Fa spallucce mentre gli occhi di zaffiro si abbassano sul frutto dorato e le labbra si incurvano in un sorriso.
Il sorriso di Rikku profuma di menta, bacche e lampone.
E' come miele colato sul fiele.
Il sorriso di Riku ha il sapore dei Paopu...
E afferra il frutto con entrambe le mani portandolo alla bocca, addentandolo e assaggiandolo, gustando quel sapore dolce che scivola nella gola come succo d'ambrosia.
- Povero me, da ora in poi sarò costretto a dividere il mio destino con te e averti sempre tra i piedi. - afferma divertito mentre porge a me il Paopu e mi abbasso su di lui, per assaggiarlo direttamente tra le sue mani.
Lo sapevo.
E' buonissimo!
- Ma infondo tu non credi a quella leggenda, giusto? - chiede con le labbra tornate al mio orecchio che carezzano insieme alla sua voce ipnotizzante.
- Posso sempre cambiare idea. -
Infondo ora la mia mano è stretta nella sua e le nostre dita si sfiorano e si toccano.
Non sono più dietro di lui.
Sono al suo fianco, in grado di ammirare il suo sorriso e guardarlo a testa alta.
- Giusto. Ora però torniamo o Kairi ci darà per dispersi. -
Si alza dopo averlo detto, senza lasciare la mia mano che anzi, tira verso di sè per obbligarmi ad alzarmi a mia volta. Per non lasciarmi indietro.
- E' difficile perdersi in un'Isola piccola come questa. - commento lasciando scivolar via una risata.
- Tu ci riusciresti di sicuro, Sora! -
E ride anche lui per poi darmi una dolorosa pacca sulla schiena e spingermi a camminare, precedendolo, per una volta davanti a lui.
Scioglie la presa alle mie mani. E' come sentire la sabbia scorrere tra le dita, perduta in una spiaggia troppo vasta.
Ma poi...
Le sue braccia si tendono ancora verso di me e mi circondano, premendo il petto contro la mia schiena e poggiando quelle labbra di seta al mio orecchio, dove vorrei che sussurrasse per sempre.
- Ma anche se ti dovessi perdere in un altro mondo, io ti troverei comunque. -
Fluida la sua voce come una carezza, come la sua bocca che si posa alla mia guancia spruzzata di rosso imbarazzo, e il mio viso che si gira per rapire un bacio al sapore di Paopu.
Ultimamente mi capita spesso di fare strani pensieri...
Ma c'è una cosa di cui ora sono sicuro.
Questo non è un sogno.
E se lo fosse...
Bè, allora tanto vale che lo viva fino infondo!
Con la mano ed il destino allacciati a quelli di Riku.
E poi vortici di petali di ciliegio e piume di metallo argentato.
Schegge di zattere affogate in un mare tempestoso.
Altri mondi da vedere.
Un'altra vita da vivere.
E tutto scompare tra le pieghe dei miei sogni rigettandomi alla realtà, solo in mezzo al nulla, con un Keyblade in mano e il suo viso nella mente ad soffocare tra le ombre.
Ma non importa.
- Aspettami... -
La mia voce, mentre in piedi sull'asfalto, con lo sguardo all'orizzonte porto in alto la mia arma.
- Aspettami, perchè tornerò di nuovo a tenere la mia mani nella tua. -
Sicuramente.
Per cui...
Aspettami Riku!


† THE END… †
   
 
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