Lavi, di sicuro, si stava divertendo come un bambino.  Tutta quella neve incredibilmente soffice e pulita e bianca era un enorme parco giochi dove scivolare, lanciare pallate micidiali e rotolarsi facendo più chiasso possibile.
Un Kanda immobile e impassibile lo fissava da sotto il portico dove non potevano arrivare gli schizzi di neve sollevata dagli altri. Mugen se ne stava pigramente sguainata nella sua mano. Questo perché Kanda sapeva che, per quanto Lavi fosse imprevedibile, sarebbe successo quello che in effetti successe e cioè che una sfera lucida e ben pressata di neve sarebbe stata lanciata nella sua direzione.
Senza neanche scomporsi Kanda sollevò la spada limitando il movimento del braccio al minimo indispensabile e la palla di neve esplose a mezz'aria sfarinando tutto attorno. La stessa fine fecero le palle successive. Quello che però Kanda non aveva decisamente previsto era che Allen, Marie e Lenalee si sarebbero uniti alla battaglia.
Ben presto il portico si riempì di neve esplosa e Kanda, nonostante la sua abilità, finì innevato esattamente come gli altri.
- Avanti Yuu, tanto vale che esci di lì - vociò Lavi ridendo allo spettacolo di un Kanda infarinato di neve.
Ne ebbe in risposta solo un ringhio.
Fu Lenalee, una volta rientrati, a sancire la tregua con una tazza di tè sencha, tiepido e senza zucchero (Allen, ovviamente, aveva preferito una cioccolata bollente).
Mentre si faceva buio e i vetri in parte appannati mostravano un mondo in nero e bianco vorticante, Lenalee non poté fare a meno di pensare che quel momento passato tutti insieme - senza sangue, senza feriti da portare in infermeria, senza perdite da contare e segnare sul maledetto tabellone - fosse un bellissimo regalo di Natale.